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Turismo, battuta d'arresto ad aprile Presenze alberghiere in calo dell'1,7%

Dai dati di Federalberghi appare evidente come la recessione stia continuando a incidere in modo inatteso e improvviso sulle scelte dei consumatori italiani e stranieri anche in campo turistico. Prosegue il calo di lavoratori occupati -3,8% (-5,1% tempo indeterminato e -1,9% tempo determinato)

 
11 maggio 2010 | 11:55

Turismo, battuta d'arresto ad aprile Presenze alberghiere in calo dell'1,7%

Dai dati di Federalberghi appare evidente come la recessione stia continuando a incidere in modo inatteso e improvviso sulle scelte dei consumatori italiani e stranieri anche in campo turistico. Prosegue il calo di lavoratori occupati -3,8% (-5,1% tempo indeterminato e -1,9% tempo determinato)

11 maggio 2010 | 11:55
 

«Il mese di aprile, turisticamente parlando, ha fatto registrare una imprevista battuta d'arresto di arrivi e presenze alberghieri rispetto allo stesso periodo del 2009, che purtroppo lascia intendere come la ripartenza del comparto sia ancora sottoposta agli umori ed alle turbolenze del mercato». è quanto afferma il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla lettura dei dati relativi al monitoraggio mensile effettuato dalla Federazione (l'inchiesta è stata svolta dal 3 al 7 maggio, intervistando con metodologia internet 1.040 imprese ricettive, distribuite a campione sull'intero territorio nazionale).



«Dai dati in nostro possesso - prosegue Bocca - appare evidente come la recessione stia continuando ad incidere in modo inatteso ed improvviso sulle scelte dei consumatori italiani e stranieri anche in campo turistico».

«Ciò comporta un'altalenante andamento del mercato - sottolinea il presidente degli albergatori italiani - che se da un lato va a influenzare il numero di arrivi e pernottamenti, dall'altro incide fortemente sulle politiche organizzative delle imprese turistiche, condizionando la programmazione e gli organici delle stesse e mettendo a rischio sempre più la tenuta occupazionale dei nostri collaboratori».

«Sarebbe dunque opportuno e auspicabile - conclude Bocca - che le parti interessate: imprese, sindacati ed esecutivo, istituiscano a breve un tavolo di confronto all'interno del quale analizzare la congiuntura, in vista soprattutto dell'imminente stagione estiva».

  • Gennaio: -2,1% di presenze (e il -3% di lavoratori occupati)
    di cui -4% a tempo indeterminato e +0,1% a tempo determinato
  • Febbraio: +1,5% di presenze (e il -0,8% di lavoratori occupati)
    di cui -2,5% a tempo indeterminato e +3,2% a tempo determinato
  • Marzo: +4,4% di presenze (e il -3,7% di lavoratori occupati)
    di cui -4,6% a tempo indeterminato e -2,1% a tempo determinato
  • Aprile: -1,7% di presenze (e il -3,8% di lavoratori occupati)
    di cui -5,1% a tempo interminato e -1,9% a tempo determinato

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