In vista dell'apertura della stagione estiva alcune note sul Friuli. A Trieste piacevole come sempre. Città mitteleuropea con tappe obbligatorie dalla cattedrale al castello di San Giusto, a Piazza Unità d'Italia, fino al castello di Miramare. Ed ecco come sempre le note dolenti. Parco magnifico, prezzi dei locali pubblici un po' meno: due mezze minerali a 3,40 euro, un panino rucola e formaggio 4,50 euro, una caprese con mezzo panino a 7,50 euro. Totale 15,40 euro. Certo nei pressi del castello di Miramare il paesaggio è incomparabile, ma un po' di controllo sui prezzi non guasterebbe.
Tutt'altra musica al castello di Spessa, a Capriva (Go), fra Trieste e Gorizia. Altra musica, altra accoglienza, altro mondo come si suol dire. Vale la pena arrivarci per un fine settimana. Qui si vive nel Collio, fra i colori di una primavera che tarda ad arrivare e i sapori di una stagione che sta dando ora il meglio di sè. Lo si scopre nella cucina della Tavernetta. Tonino Venica e Maurizio Dall'osto creano una cucina di terra unica. Dal territorio raccolgono il meglio. Luppolo, erbette, asparagi, ortiche per creare risotti e paste all'insegna della genuinità.
Nessun condimento particolare se non la mestria nell'abbinare i prodotti poveri e spesso dimenticati della terra. Il tutto accompagnato da Ribolla gialla, Pinot e Torriani, vini doc di Pali Wine prodotti nei 30 ettari di proprietà assieme alla frizzante Boitina. Ne è geloso custode nei sotterranei il castello di Spessa dove Giacomo Casanova trascorse, fra vino e donne, giorni burrascosi nel 1772. Il tutto come citano le cronache di allora, all'insegna dell'ozio e del divertimento. E come poteva essere diversamente nella patria del Collio?
Note liete quindi da Capriva.