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La Tuscia, terra antica perfetta per un turismo moderno

Tra Umbria, Toscana e mar Tirreno, è meta ideale per il turismo culturale, balneare, lacustre e termale amate dai Papi, accoglie gli appassionati della natura e i turisti attirati dalla sua ricca enogastronomia. A Civita Castellana dal 30 settembre al 3 ottobre il quarto workshop turistico

 
09 settembre 2010 | 16:27

La Tuscia, terra antica perfetta per un turismo moderno

Tra Umbria, Toscana e mar Tirreno, è meta ideale per il turismo culturale, balneare, lacustre e termale amate dai Papi, accoglie gli appassionati della natura e i turisti attirati dalla sua ricca enogastronomia. A Civita Castellana dal 30 settembre al 3 ottobre il quarto workshop turistico

09 settembre 2010 | 16:27
 

ROMA - La Tuscia, terra degli etruschi, può offrire molto a un turismo moderno, colto, qualificato. Si trova nel cuore dell'Italia centrale e comprende i 60 comuni della provincia di Viterbo. Tra Umbria, Toscana e mar Tirreno, è una meta ideale non solo per il turismo culturale, ma per quello balneare e lacustre, vanta le acque termali amate dai Papi, accoglie gli appassionati della natura e i turisti attirati dalla sua ricca enogastronomia.

Tutto è concentrato in poche decine di chilometri, la Tuscia si percorre da un capo all'altro in mezz'ora d'auto. Far conoscere agli operatori italiani ed esteri il potenziale di questa destinazione privilegiata del Lazio è lo scopo del workshop 'VisiTuscia, un club di prodotto” (Civita Castellana, Forte San Gallo, 30 settembre-3 ottobre).

Con un'offerta integrata e con progetti che partono da un partenariato pubblico e privato, la Tuscia è in grado di calamitare molti flussi turistici generalmente più attratto dalle bellezze della Città Eterna. «Il Lazio non è solo Roma - ha scritto l'assessore Regionale al Turismo Stefano Zappalà in un messaggio agli organizzatori dell'evento - per questo intendiamo dar vita a un sistema turistico regionale e incentivare iniziative come questa, che si svolgono nelle province e che rappresentano l'inizio virtuoso di un percorso che ha come traguardo un'immagine nuova di tutto il Lazio».

L'iniziativa, giunta alla quarta edizione, è stata presentata a Roma, all'Enit, dal responsabile marketing del progetto, Vincenzo Peparello, da Ferindo Palombella, presidente della Camera di commercio di Viterbo e dall'assessore provinciale al Turismo, Andrea Danti.

Il programma si articolerà in quattro giorni e prevede incontri con una cinquantina di operatori turistici nazionali provenienti da quasi tutte le regioni italiane e per la seconda volta, dopo i risultati positivi dello scorso anno, anche stranieri. I mercati prescelti sono quelli di lingua tedesca (Germania, Austria e Svizzera) e del nord Europa.

«La nostra politica di concertazione che ci eravamo imposti all'inizio di questa avventura - ha detto l'ideatore e curatore di VisiTuscia Vincenzo Peparello - sta finalmente dando i suoi frutti. Ogni anno indaghiamo i mercati, perché il nuovo turista si muove sempre con una motivazione e con una giusta politica dei prezzi possiamo recuperare le quote di mercato perse da quando eravamo la prima destinazione al mondo».

 Il comune più conosciuto della Tuscia è Viterbo, non soltanto perché è il capoluogo ma perché è una città ricchissima di storia e di cultura. Ci sono però tutta una serie di località altrettanto importanti ma poco conosciute con monumenti medievali e ville rinascimentali, ricche di attrattive paesaggistiche, come l'Alta Tuscia, i laghi di Bolsena, di Vico e di Monterosi, la città di Montefiascone dove si fa una importante Fiera del vino, con la sua bellissima Rocca, residenza estiva dei Papi, senza trascurare Tarquinia, capitale del mondo degli Etruschi a cui è dedicato un importante museo.

«Abbiamo potenzialità enormi - ha detto l'assessore Danti- spesso non del tutto sfruttate e solo la collaborazione con gli operatori turistici, locali e non, è fondamentale in un'ottica di sviluppo del settore. Per questo vetrine importanti come VisiTuscia costituiscono un'opportunità concreta per mettere in mostra il patrimonio, artistico, culturale e naturale del nostro territorio» .

L'interesse degli operatori suscitato dalle precedenti edizioni della manifestazione ha già dato i suoi frutti, come ha sottolineato il presidente della Camera di commercio di Viterbo, Ferindo Palombella. «La realizzazione di questa quarta edizione - ha detto - rappresenta un traguardo significativo per la promozione del turismo nella nostra provincia non solo per il crescente numero di partecipanti ma anche per la continuità data ad un progetto che mira a valorizzare stabilmente la nostra offerta turistica sia all'estero che nel mercato interno».

La Tuscia ormai è un territorio maturo dal punto di vista dell'organizzazione turistica per la capacità delle imprese locali per offrire un prodotto spendibile, commerciabile, per Federica Alatri dell'Agenzia della Promozione turistica di Roma e del Lazio. «Rispetto alle altre province del Lazio - ha detto - la Tuscia ha già una posizione privilegiata e non deve perderla».

Le problematiche e le prospettive possibile per valorizzare le province laziali che proprio nel turismo potrebbero trovare la prima risorsa economica sarà ampiamente affrontato il prossimo novembre nella Prima Fiera Turistica del Lazio (18-21 novembre), annunciata in anteprima.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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