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Spiriti e cioccolato, connubio d'amore per un "Incontro" molto speciale

Sono tre le condizioni per un incontro fortunato: una grappa perfetta, un cioccolato d’alto valore sensoriale e un consumatore capace di assaggiare. Non c’è una regola fissa per scegliere la grappa da abbinare al cioccolato, la cosa importante è che non sia viziata e abbia una personalità decisa

 
04 ottobre 2010 | 14:37

Spiriti e cioccolato, connubio d'amore per un "Incontro" molto speciale

Sono tre le condizioni per un incontro fortunato: una grappa perfetta, un cioccolato d’alto valore sensoriale e un consumatore capace di assaggiare. Non c’è una regola fissa per scegliere la grappa da abbinare al cioccolato, la cosa importante è che non sia viziata e abbia una personalità decisa

04 ottobre 2010 | 14:37
 

Grappa e cioccolato: sicuramente un matrimonio d'amore. E l'amore, come si sa, non è mai spiegabile fino in fondo. Però riteniamo che non ci sia nulla di più indovinato che terminare una degustazione di grappe con un cioccolato, a cui far seguire qualche altro sorso di grappa. A "sposarsi" sono le praline tartufo classiche (nella foto a destra), realizzate da uno dei 100 migliori pasticceri al mondo, il bergamasco mastro pasticcere Giovanni Pina, e la grappa da vitigni Nebbiolo da Barbaresco e da Barolo invecchiata in barriques "Incontro" di Mazzetti d'Altavilla.

Sono tre le condizioni per un incontro fortunato: una grappa perfetta, un cioccolato d'alto valore sensoriale e un consumatore capace di assaggiare. Tralasciando l'ultimo elemento, due parole in più meritano i precedenti. Non c'è una regola fissa per scegliere la grappa da abbinare al cioccolato, la cosa importante è che non sia viziata da sentori biochimici (lattico, crauti, sudore o, peggio, muffa e simili) e abbia una personalità decisa. Per quanto riguarda il cioccolato vale la stessa regola, ma in questo caso è forse meglio affidarsi a un classico.

La grappa "Incontro" proposta per l'abbinamento fa parte della serie "In" di Mazzetti. Un'alta espressione di arte distillatoria, tre grappe prodotte dalle vinacce accuratamente selezionate dei più nobili vitigni piemontesi, ottenute mediante distillazione in alambicco di rame in corrente di vapore, con processo discontinuo. La serie "In" trae la sua nobiltà dai sapienti tagli in cantina, fra partite a lungo invecchiate in barriques, che conferiscono ai distillati un'armonia e un equilibrio senza eguali. Della serie fanno parte "Invito", grappa da vitigni Barbera e Dolcetto invecchiata in barriques, "Intesa", grappa da vitigni Brachetto e Dolcetto invecchiata in barriques, e la già citata "Incontro", grappa da vitigni Nebbiolo, Barbaresco e Barolo invecchiata in barriques.

La qualità è l'obiettivo verso cui converge l'agire aziendale di Mazzetti d'Altavilla, nel massimo rispetto della tradizione, dei "terroir" di provenienza della materia prima (vinacce e mosti, questi ultimi per la produzione di distillati d'uva) e continuando in quell'opera di ingentilimento di un prodotto grezzo, retaggio contadino legato al freddo e alla fame, ma che ultimamente si è trasformato in prezioso distillato salottiero. Ogni investimento è sicuramente realizzato nell'intento di migliorare sempre più gli standard qualitativi e sensoriali del nostro prodotto. Forti investimenti sono stati fatti per il restauro e rinnovo della sede storica dell'azienda, al fine di rendere più forte il legame con il territorio e con la terra, il Monferrato.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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