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Dieci anni di vita per il Gvci A Hong Kong festeggiano i cuochi

Primo compleanno importante per il Gruppo virtuale cuochi italiani nel mondo, che nell'ex colonia britannica ha aperto il summit della Cucina italina. Per la prima serata in campo i cuochi delle Stelle del Piemonte con una cena a base di tartufo bianco. E ora 5 giorni di aggiornamento e confronto

03 novembre 2010 | 03:22
Dieci anni di vita per il Gvci  A Hong Kong festeggiano i cuochi
Dieci anni di vita per il Gvci  A Hong Kong festeggiano i cuochi

Dieci anni di vita per il Gvci A Hong Kong festeggiano i cuochi

Primo compleanno importante per il Gruppo virtuale cuochi italiani nel mondo, che nell'ex colonia britannica ha aperto il summit della Cucina italina. Per la prima serata in campo i cuochi delle Stelle del Piemonte con una cena a base di tartufo bianco. E ora 5 giorni di aggiornamento e confronto

03 novembre 2010 | 03:22
 



Mario CaramellaHONG KONG - Con una cena di gala allo Shangri La Kowloon, presenti molti ospiti della ex colonia britannica, si è aperto ad Hong Kong il summit del Gvci dedicato alla Cucina italina nel mondo. Un'occasione per festeggiare anche i primi 10 anni di attività del Gruppo virtuale cuochi italiani che per il presidente Mario Caramella (nella foto a sinistra) è ormai la vera anima e il luogo di riconoscibilità dei ciochi italiani impegnati fuori dall'Italia. La serata è stata dedicata al tartufo bianco di San Damiano d'Asti sotto l'egida del gruppo Stelle del Piemonte.

Tra i ristoratori impegnati anche Marco Sacco che, questa volta, anziché provenire dal suo Piccolo Lago di Verbania, ha raggiunto i colleghi direttamente da Pechino, dove da qualche mese ha dato inizio all'avventura del River Club. E con lui Pier BussettiGiovanni Grasso & Igor Macchia e Sergio Vinesi (tutti nella foto a destra).

Il più importante congresso gastronomico internazionale interamente dedicato alla Cucina italiana è quindi cominciato, ovvimente a tavola. L'Italian cuisine world summit di Hong Kong è promosso dai 14 migliori ristoranti italiani della ex colonia britannica - più due attivi rispettivamente a Macao e a Shenzhen - e dal network globale Itchefs-Gvci (Gruppo virtuale cuochi italiani - www.itchefs-gvci.com). Si tratta di un'impressionante rassegna di talenti culinari, di sapori e di enogastronomia italiana di eccellenza. I riflettori si sono accesi sui 35 master chef di cucina italiana, in maggioranza stellati Michelin, provenienti dall'Italia, da New York, da Rio de Janeiro, da Mosca e dall'Asia.

La scelta di Hong Kong come sede del vertice non è casuale. A parte la sua vibrante economia, la città è la porta naturale dell'Asia, il continente che offre le maggiori potenzialità di crescita di mercato al made in Italy agroalimentare.

Tra i master chef ospiti del Summit, oltre alla ricordata delegazione delle Stelle del Piemonte, c'è quella del Consorzio Cuochi di Lombardia guidata da Matteo Scibilia (con gli stellati Michelin Enrico Bartolini, Gaetano Simonato e Andrea Tonola, oltre a Roberto Andreoni e Paolo Manfredi). Dalla Lombardia, grazie anche al sostegno di Grana Padano, sono arrivati anche due altri grandi cuochi: Claudio Sadler e Philippe Leveillé. Ma a Hong Kong ci sono anche famosi cuochi ospiti provenienti da New York (Cesare Casella e Mark Ladner, nella foto), Rio De Janeiro (Francesco Carli) e Mosca (Pietro Rongoni).

L'Italian cuisine world summit si è aperto dunque all'insegna della celebrazione dell'eccellenza dei prodotti italiani e ha avuto come partner marchi e aziende leader del Made in Italy agroalimentare come Grana Padano, Academia Barilla, Ferrarelle, Fabbri e Rana. Anche prestigiose cantine hanno deciso di accompagnare questa iniziativa.

Dieci anni di vita per il Gvci
Il Gvci - Gruppo virtuale cuochi italiani compie dieci anni. Nacque nel 2000, in seguito all'incontro in Australia tra il capo cuoco Mario Caramella (presidente) e il giornalista Rosario Scarpato, che promossero il primo scambio di email tra cuochi e culinary professional italiani all'estero. Ben presto la mole di corrispondenza fu tale che nel 2001 iniziarono il Forum Yahoo online, aperto a tutti coloro che condividono le problematiche dei cuochi e degli operatori dell'enogastronomia italiana nel mondo. Da poche decine di iscritti di allora, il Forum oggi conta 1.200 associati che lavorano in 70 Paesi: un formidabile network spontaneo, senza scopo di lucro, che ha portato una ventata di modernità e freschezza tra chi fa cucina e ristorazione italiana nel mondo. Il Forum Gvci sì è ormai consolidato come canale di discussione permanente e di confronto di idee tra gli iscritti, ma anche di promozione di conoscenze e solidarietà tra i cuochi italiani all'estero e, infine, di contributo allo sviluppo dei prodotti e delle tecniche della cucina italiana. Dal 2006, attraverso il sito in inglese itchefs-gvci.com il network è stato protagonista di iniziative di promozione e difesa della cultura enogastronomica italiana nel mondo di grande respiro, a cominciare dalla Giornata internazionale delle Cucine italiane (International day of italian Cuisines).


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