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Sui pizzoccheri Igp continua lo scontro Sondrio-Bergamo

L’ascia di guerra l’ha dissotterrata il Pastificio Annoni di Fara Gera d’Adda (Bg) che, dopo anni di silenzio sia del ministero delle Politiche agricole sia del “Comitato per la valorizzazione dei pizzoccheri di Valtellina” ha convocato giornalisti da mezza Italia per cercare di smuovere le acque

 
25 novembre 2010 | 10:29

Sui pizzoccheri Igp continua lo scontro Sondrio-Bergamo

L’ascia di guerra l’ha dissotterrata il Pastificio Annoni di Fara Gera d’Adda (Bg) che, dopo anni di silenzio sia del ministero delle Politiche agricole sia del “Comitato per la valorizzazione dei pizzoccheri di Valtellina” ha convocato giornalisti da mezza Italia per cercare di smuovere le acque

25 novembre 2010 | 10:29
 

Torna alla ribalta la polemica tra Sondrio e Bergamo sul tema della assegnazione della Igp ai 'pizzoccheri di Valtellina”. L'ascia di guerra l'ha dissotterrata il Pastificio Annoni di Fara Gera d'Adda, in provincia di Bergamo (produttore di pizzoccheri sin dagli Anni Sessanta del secolo scorso), che, dopo anni di silenzio da parte sia del ministero delle Politiche agricole sia del 'Comitato per la valorizzazione dei pizzoccheri di Valtellina”, ha convocato a Fara d'Adda giornalisti da mezza Italia per cercare di smuovere le acque.

Il Comitato di Sondrio, che fa capo a un produttore di pizzoccheri a Chiavenna, Fabio Moro, ha avanzato già nel 2003 al ministero delle Politiche agricole la richiesta di Igp (Indicazione geografica protetta) per i pizzoccheri, limitandone il territorio di produzione alla provincia di Sondrio.

L'iter è tutt'ora bloccato, perché la documentazione presentata dal pastificio Annoni «testimonia la produzione storica di pizzoccheri nei Comuni rivieraschi dell'Adda, lungo il tratto che attraversa l'alta pianura a valle del lago di Como». Di qui la richiesta di Annoni di allargare la zona di produzione Igp.

«Siamo ancora fermi a quel punto - affermano Alberto (nella foto, a destra) e Antonio Annoni - perché il Comitato non ha presentato altre documentazioni. La nostra è una richiesta legittima. Ci sono documenti storici che dicono come una pasta 'rostida” a base di grano saraceno, che gli studiosi considerano progenitrice dei pizzoccheri, venisse confezionata già nel 1560 lungo la Martesana, in Comune di Cernusco sul Naviglio (Mi). Nostro padre cominciò a produrre pizzoccheri nel 1965 con la formula innovativa del pizzocchero secco a lunga conservazione, tirato a barrette e non più nella tradizionale matassa. Da allora siamo i primi produttori di pizzoccheri in Italia e quindi nel mondo. Ci sono tutte le condizioni per cui l'area di produzione Igp possa venire allargata al corso dell'Adda».

«Stiamo parlando - aggiunge il direttore commerciale Giancarlo Fermo (nella foto, a sinistra) - di un prodotto tipico che va difeso al più presto da possibili imitazioni. Non vorremo che altri approfittino della nostra inattività per rubarci un prodotto così tipico della Lombardia».

Un asso dalla manica il Pastificio Annoni l'ha tirato fuori: una lettera del Ministero datata aprile 2005, in cui si legge testualmente: «Qualora codesto Comitato non sia in grado di produrre altra documentazione storica idonea a provare che la documentazione presentata dal Pastificio Annoni non rifletta la realtà, questa amministrazione provvederà d'ufficio ad ampliare l'areale di produzione a parte del territorio della Provincia di Bergamo, in cui ad oggi risulta provata la produzione storica dei Pizzoccheri della Valtellina».

Sono passati cinque anni e nulla si è mosso, ma ora gli Annoni vogliono valersi di questa presa di posizione del Ministero. Al convegno di Fara è intervenuta Emanuela Zecca, addetta stampa del Comitato presieduto da Fabio Moro, che riferirà dei propositi bellici dei fratelli Annoni, ma sarà anche annunciatrice di una nuova mano tesa per cerca di trovare un accordo nell'interesse generale.

Il convegno è servito anche per la visita allo stabilimento, ampliato quest'anno da 5 a 8mila metri quadri coperti. Il fatturato arriverà a fine anno a 11 milioni di euro, contro i 7,8 del 2007. Una nuova linea di produzione affianca quella gemella, portando la capacità giornaliera a 45 tonnellate di prodotto finito nelle 24 ore. Basterebbero queste cifre per dire che il 2010 non è un anno di crisi per il Pastificio Annoni spa.

Giancarlo Fermo e Alberto Annoni«Tutti questi investimenti produttivi - afferma il presidente Alberto Annoni - si sono resi necessari grazie allo sviluppo progressivo dei fatturati, che negli ultimi cinque anni si sono sostanzialmente raddoppiati. Gli impianti produttivi, di cui Annoni spa si è dotata, si devono considerare tecnologicamente molto avanzati, con una elevatissima capacità produttiva oraria, unica nel suo genere. Tali caratteristiche altamente tecnologiche consentono all'azienda di produrre con standard quantitativi ma al tempo stesso qualitativi che sono elevatissimi, lasciando inalterato il sapore ed i profumi del grano e delle uova, tipico del prodotto artigianale. Gli standard qualitativi sono attestati anche da istituti di certificazione importanti come Ifs Higher Level Versione 5 o Gsfs Versione 5 Grado A».

Attivo dal 1891 (oggi al timone dell'azienda è la quarta generazione), il pastificio è al primo posto in Italia per la produzione di cannelloni, all'uovo e di semola; al secondo posto, dietro il leader del mercato Barilla, nel comparto delle lasagne all'uovo e di semola, nella versione trafilata e laminata. Annoni è anche produttore di riferimento dei pizzoccheri, cui si aggiungono altri prodotti come la farina di grano saraceno, la polenta taragna, il grano saraceno decorticato in chicchi.

Attualmente la produzione è destinata per il 65% all'estero, distribuita in circa 25 paesi, tra cui l'Australia, gli Usa, il Sudafrica e quasi tutti gli stati europei.

Annoni è sicuramente uno dei maggiori produttori di 'private label”. In Italia l'azienda di Fara Gera d'Adda produce per i più importanti gruppi della grande distribuzione: Coop Italia, Conad, Auchan, Sma, Pam, Billa-Standa, Penny Market, Finiper, Unes, Crai, Bennet, Carrefour, Sun, Eurospin, Esselunga. Anche sul mercato estero gran parte del lavoro avviene con 'private label” per i gruppi Metro, Aldi, Wall-Mart, Dia, Edeka, Markant, Continente, Modelo, Milaneza, Panzani, Plus, Mitsides, Carrefour.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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