Con l'espressione frode alimentare si fa riferimento a produzione, detenzione, commercio, vendita, somministrazione di alimenti non conformi alla leggi vigenti. Le frodi alimentari si dividono in: frodi sanitarie che ledono il diritto alla salute del consumatore tramite fatti che rendono nocivi alimenti, bevande e materiali che vengono a contatto con alimenti; frodi commerciali che ledono i diritti contrattuali e patrimoniali del consumatore tramite i seguenti fatti:
- consegna o somministrazione di una cosa per un'altra, o diversa da quella dichiarata o pattuita per origine, provenienza, qualità o quantità (515 CP)
- vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine (516 CP)
- vendita di prodotti industriali con segni mendaci (517 CP)
Tipologia di frodiAdulterazione. Messa in commercio di prodotti alimentari a cui sono stati sottratti componenti pregiati originari (latte scremato anziché latte intero; scarti di prodotti lattiero-caseari trattati e mescolati a formaggi destinati al consumo umano).
Contraffazione. Messa in commercio di prodotti alimentari con una composizione e valori differenti da quelli dichiarati, normalmente di minor qualità (olio di semi anziché olio di oliva; commercializzazione di vini da tavola generici come vini Igt).
Sofisticazione. Messa in commercio di prodotti alimentari a cui sono stati aggiunti componenti di minor pregio (acqua aggiunta al latte = frode commerciale; metanolo aggiunto al vino = frode commerciale + frode sanitaria; miele contenente zuccheri estranei).
Alterazione. Messa in commercio di prodotti alimentari che hanno perduto le caratteristiche merceologiche, organolettiche e nutrizionali originarie (irrancidimento dell'olio; cessione di sapore e odore anomalo nell'acqua in Pet lasciata al sole).
Divieti e sanzioni penali (art. 5 Legge 283/62)è vietato impiegare nella preparazione di alimenti o bevande, vendere, detenere per vendere o somministrare come mercede ai propri dipendenti, o comunque distribuire per il consumo, sostanze alimentari:
a) private anche in parte dei propri elementi nutritivi o mescolate a sostanze di qualità inferiore o comunque trattate in modo da variarne la composizione naturale;
b) in cattivo stato di conservazione;
c) con cariche microbiche superiori ai limiti di legge;
d) insudiciate, invase da parassiti, in stato di alterazione o comunque nocive ovvero sottoposte a lavorazioni o trattamenti diretti a mascherare uno stato di alterazione;
e), f) soppressi;
g) con aggiunta di additivi chimici di qualsiasi natura non autorizzati;
h) che contengano residui di prodotti, usati in agricoltura tossici per l''uomo.
Lettera a), b), c), g) Arresto fino a 1 anno o Ammenda da 309 a 30.987 euro.
Lettera d), h) Arresto da 3 a 12 mesi o Ammenda da 2.582 a 46.481 euro.
Frodi più frequenti negli ultimi anniPRODOTTO | FRODI PIÙ FREQUENTI |
Formaggi | - aggiunta di grassi, fecola, farina di patate, amidi, pectine, gomme viniliche, formaldeide, sostanze coloranti o minerali;
- vendita di formaggi di provenienza diversa, come tipici o Dop;
- formaggi pecorini o mozzarelle di bufala con percentuali più o meno elevate di latte vaccino;
- formaggi ottenuti con latte in polvere ricostituito;
- attribuzione della designazione di formaggio Doc a formaggi comuni.
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Latte | - annacquamento o aggiunta di acqua ossigenata per ridurre una carica batterica elevata;
- tenore di grasso differente rispetto a quello dichiarato in etichetta;
- commercializzazione di latte per neonati contenente proteine di soia geneticamente modificata;
- trattamenti di risanamento non consentiti;
- utilizzo di latte inacidito neutralizzato con l''aggiunta di alcali;
- latte fresco ottenuto da latte precedentemente pastorizzato;
- utilizzo di latte in polvere ricostituito
- utilizzo improprio di diciture come "naturale", "bio", "eco";
- presenza di colostro o latte mastitico.
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Miele | - aggiunta di zuccheri di altra origine;
- vendita di un miele di origine botanica diversa da quella dichiarata;
- vendita di mieli extracomunitari per mieli italiani.
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Olio | - olio extravergine contenente oli raffinati, sia di oliva che di semi;
- oli con tenori analitici non previsti dai regolamenti comunitari;
- oli di semi variamente colorati che possono venire spacciati per oli di oliva.
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Pasta | - uso di farine di grano tenero;
- impiego di altri cereali meno costosi, uso di semole di qualità scadente o avariate;
- aggiunta di coloranti o di additivi chimici per imitare le paste speciali o le paste all''uovo o per mascherare il tipo di sfarinato usato.
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Pesce | - insufflamento di aria per fare sembrare i pesci più nutriti;
- impregnazione con acqua per farli aumentare di peso;
- trattamento con nitrato di potassio per ravvivarne il colore;
- uso di coloranti artificiali;
- pesce venduto con nome non rispondente alla qualità reale;
- trattamento con perossido di idrogeno (acqua ossigenata) per ottenere un effetto conservante e donare al pesce un bell''aspetto chiaro e brillante;
- utilizzo di conservanti illegali.
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Riso | - varietà di pregio minore a quella indicata;
- miscela di diverse varietà;
- vendita di riso proveniente dall''estero come se fosse prodotto nazionale;
- riso mal selezionato con aggiunta di chicchi rotti e elementi estranei mal conservati.
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Uova | - uova riportanti una data di preferibile consumo superiore ai 28 giorni consentiti;
- uova differenti per categoria di peso;
- uova conservate in frigo e vendute come fresche.
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Vini | - vini ottenuti dalla fermentazione di zuccheri di natura diversa da quelli dell'uva
- aggiunta di coloranti, alcol metilico, conservanti i illegali, aromatizzanti, antigelo;
- qualità inferiore a quella dichiarata in etichetta;
- eccesso di anidride solforosa o gradazione alcolica inferiore a quella
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Reati, responsabilità e rischi per l''aziendaIl reato di frode è stato inserito nel D.Lgs 231/2001 (insieme ad altri reati di natura industriale) tra i presupposti atti a determinare la concorrente responsabilità amministrativa dipendente da reato, della persona giuridica. Tale decreto ha messo in discussione il principio di incapacità a delinquere della società, prevedendo che determinati reati, se commessi da soggetti che agiscono solo per interesse o vantaggio dell'azienda, determinano di conseguenza la diretta responsabilità dell'ente in questione. A carico dell'azienda sono previste onerose sanzioni pecuniarie e provvedimenti interdittivi.
La responsabilità dell'ente presuppone la presenza contemporanea di tre elementi:
- che il reato commesso sia incluso tra quelli indicati nel D.Lgs 231/2001;
- che il reato venga commesso da soggetti che ricoprono ruoli di rappresentanza, amministrazione, direzione dell'ente, o che possiedono un'unità organizzativa dotata di autonomia, o da persone sottoposte alla loro direzione o vigilanza;
- che la commissione del reato non miri ad un vantaggio esclusivo per il soggetto agente ma, contrariamente, sia parte di un più ampio interesse o vantaggio aziendale.
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