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Frodi alimentari, riconoscerle per evitarle e combatterle

Adulterazione, contraffazione, sofisticazione. Sono tutte tipologie di frodi alimentari, alcune ledono la salute del consumatore, altre violano i diritti legali e commerciali. Tutte però sono soggette a sanzioni di un peso non indifferente e negli ultimi anni si sono riscontrati numerosi casi

06 febbraio 2011 | 16:36
Frodi alimentari, riconoscerle per evitarle e combatterle
Frodi alimentari, riconoscerle per evitarle e combatterle

Frodi alimentari, riconoscerle per evitarle e combatterle

Adulterazione, contraffazione, sofisticazione. Sono tutte tipologie di frodi alimentari, alcune ledono la salute del consumatore, altre violano i diritti legali e commerciali. Tutte però sono soggette a sanzioni di un peso non indifferente e negli ultimi anni si sono riscontrati numerosi casi

06 febbraio 2011 | 16:36
 



Con l'espressione frode alimentare si fa riferimento a produzione, detenzione, commercio, vendita, somministrazione di alimenti non conformi alla leggi vigenti. Le frodi alimentari si dividono in: frodi sanitarie che ledono il diritto alla salute del consumatore tramite fatti che rendono nocivi alimenti, bevande e materiali che vengono a  contatto con alimenti; frodi commerciali che ledono i diritti contrattuali e patrimoniali del consumatore tramite i seguenti fatti:

  • consegna o somministrazione di una cosa per un'altra, o diversa da quella dichiarata o pattuita per origine, provenienza, qualità o quantità (515 CP)
  • vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine (516 CP)
  • vendita di prodotti industriali con segni mendaci (517 CP)

Tipologia di frodi
Adulterazione. Messa in commercio di prodotti alimentari a cui sono stati sottratti componenti pregiati originari (latte scremato anziché latte intero; scarti di prodotti lattiero-caseari trattati e mescolati a formaggi destinati al consumo umano).
Contraffazione. Messa in commercio di prodotti alimentari con una composizione e valori differenti da quelli dichiarati, normalmente di minor qualità  (olio di semi anziché olio di oliva; commercializzazione di vini da tavola generici come vini Igt).
Sofisticazione. Messa in commercio di prodotti alimentari a cui sono stati aggiunti componenti di minor pregio (acqua aggiunta al latte = frode commerciale; metanolo aggiunto al vino = frode commerciale + frode sanitaria; miele contenente zuccheri estranei).
Alterazione. Messa in commercio di prodotti alimentari che hanno perduto le caratteristiche merceologiche, organolettiche e nutrizionali originarie (irrancidimento dell'olio; cessione di sapore e odore anomalo nell'acqua in Pet lasciata al sole).

Divieti e sanzioni penali (art. 5 Legge 283/62)
è vietato impiegare nella preparazione di alimenti o bevande, vendere, detenere per vendere o somministrare come mercede ai propri dipendenti, o comunque distribuire per il consumo, sostanze alimentari:
a) private anche in parte dei propri elementi nutritivi o mescolate a sostanze di qualità inferiore o comunque trattate in modo da variarne la composizione naturale;
b) in cattivo stato di conservazione;
c) con cariche microbiche superiori ai limiti di legge;
d) insudiciate, invase da parassiti, in stato di alterazione o comunque nocive ovvero sottoposte a lavorazioni o trattamenti diretti a mascherare uno stato di alterazione;
e), f) soppressi;
g) con aggiunta di additivi chimici di qualsiasi natura non autorizzati;
h) che contengano residui di prodotti, usati in agricoltura tossici per l''uomo.
Lettera a), b), c), g) Arresto fino a 1 anno o Ammenda da 309 a 30.987 euro.
Lettera d), h) Arresto da 3 a 12 mesi o Ammenda da 2.582 a 46.481 euro.

Frodi più frequenti negli ultimi anni

PRODOTTO

FRODI PIÙ FREQUENTI

Formaggi

  • aggiunta di grassi,  fecola, farina di patate, amidi, pectine, gomme viniliche, formaldeide, sostanze coloranti o minerali;
  • vendita di formaggi di provenienza diversa, come tipici o Dop;
  • formaggi pecorini o mozzarelle di bufala con percentuali più o meno elevate di latte vaccino;
  • formaggi ottenuti con latte in polvere ricostituito;
  • attribuzione della designazione di formaggio Doc a formaggi comuni.

Latte

  • annacquamento o aggiunta di acqua ossigenata per ridurre una carica batterica elevata;
  • tenore di grasso differente rispetto a quello dichiarato in etichetta;
  • commercializzazione di latte per neonati contenente proteine di soia geneticamente modificata;
  • trattamenti di risanamento non consentiti;
  • utilizzo di latte inacidito neutralizzato con l''aggiunta di alcali;
  • latte fresco ottenuto da latte precedentemente pastorizzato;
  • utilizzo di latte in polvere ricostituito
  • utilizzo improprio di diciture come "naturale", "bio", "eco";
  • presenza di colostro o latte mastitico.

Miele

  • aggiunta di zuccheri di altra origine;
  • vendita di un miele di origine botanica diversa da quella dichiarata;
  • vendita di mieli extracomunitari per mieli italiani.

Olio

  • olio extravergine contenente oli raffinati, sia di oliva che di semi;
  • oli con tenori analitici non previsti dai regolamenti comunitari;
  • oli di semi variamente colorati che possono venire spacciati per oli di oliva.

Pasta

  • uso di farine di grano tenero;
  • impiego di altri cereali meno costosi, uso di semole di qualità scadente o avariate;
  • aggiunta di coloranti o di additivi chimici per imitare le paste speciali o le paste all''uovo o per mascherare il tipo di sfarinato usato.

Pesce

  • insufflamento di aria per fare sembrare i pesci più nutriti;
  • impregnazione con acqua per farli aumentare di peso;
  • trattamento con nitrato di potassio per ravvivarne il colore;
  • uso di coloranti artificiali;
  • pesce venduto con nome non rispondente alla qualità reale;
  • trattamento con perossido di idrogeno (acqua ossigenata) per ottenere un effetto conservante e donare al pesce un bell''aspetto chiaro e brillante;
  • utilizzo di conservanti illegali.

    Riso

    • varietà di pregio minore a quella indicata;
    • miscela di diverse varietà;
    • vendita di riso proveniente dall''estero come se fosse prodotto nazionale;
    •  riso mal selezionato con aggiunta di chicchi rotti e elementi estranei mal conservati.

    Uova

    • uova riportanti una data di preferibile consumo superiore ai 28 giorni consentiti;
    • uova differenti per categoria di peso;
    • uova conservate in frigo e vendute come fresche.

    Vini

    • vini ottenuti dalla fermentazione di zuccheri di natura diversa da quelli dell'uva
    • aggiunta di coloranti, alcol metilico, conservanti i illegali, aromatizzanti, antigelo;
    • qualità inferiore a quella dichiarata in etichetta;
    • eccesso di anidride solforosa o gradazione alcolica inferiore a quella

    Reati, responsabilità e rischi per l''azienda
    Il reato di frode è stato inserito nel D.Lgs 231/2001 (insieme ad altri reati di natura industriale) tra i presupposti atti a determinare la concorrente responsabilità amministrativa dipendente da reato, della persona giuridica. Tale decreto ha messo in discussione il principio di incapacità a delinquere della società, prevedendo che determinati reati, se commessi da soggetti che agiscono solo per interesse o vantaggio dell'azienda, determinano di conseguenza la diretta responsabilità dell'ente in questione. A carico dell'azienda sono previste onerose sanzioni pecuniarie e provvedimenti interdittivi.

    La responsabilità dell'ente presuppone la presenza contemporanea di tre elementi:
    • che il reato commesso sia incluso tra quelli indicati nel D.Lgs 231/2001;
    • che il reato venga commesso da soggetti che ricoprono ruoli di rappresentanza, amministrazione, direzione dell'ente, o che possiedono un'unità organizzativa dotata di autonomia, o da persone sottoposte alla loro direzione o vigilanza;
    • che la commissione del reato non miri ad un vantaggio esclusivo per il soggetto agente ma, contrariamente, sia parte di un più ampio interesse o vantaggio aziendale.

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