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Sviluppo e sostenibilità Nuova legge per il turismo veneto

La normativa attualmente in vigore risale al 2002 ed è unanimemente ritenuta ormai inadeguata. Nel nuovo testo sono state mantenute le fondamenta del progetto di legge presentato alla fine della scorsa legislatura, affossato da centinaia di emendamenti, ma sono stati introdotti alcuni cambiamenti

 
15 dicembre 2010 | 17:33

Sviluppo e sostenibilità Nuova legge per il turismo veneto

La normativa attualmente in vigore risale al 2002 ed è unanimemente ritenuta ormai inadeguata. Nel nuovo testo sono state mantenute le fondamenta del progetto di legge presentato alla fine della scorsa legislatura, affossato da centinaia di emendamenti, ma sono stati introdotti alcuni cambiamenti

15 dicembre 2010 | 17:33
 

Sviluppo e sostenibilità del turismo veneto: intorno a questi due capisaldi ruota il testo di base del nuovo disegno di legge di settore che è stato presentato a Palazzo Balbi dall'assessore regionale al Turismo Marino Finozzi ai rappresentanti delle associazioni di categoria (Confturismo, Federturismo e Assoturismo).

La normativa attualmente in vigore (la legge 33) risale al 2002 ed è unanimemente ritenuta ormai inadeguata. Nel nuovo testo sono state mantenute le fondamenta del progetto di legge presentato alla fine della scorsa legislatura affossato da centinaia di emendamenti ma sono stati introdotti cambiamenti che ne hanno modificato completamente l'impostazione, facendo tesoro delle numerose osservazioni pervenute.

L'assessore, in particolare, ha fatto rilevare che il testo proposto ora per la discussione fissa i principi guida per il settore, affidando poi a provvedimenti amministrativi gli aspetti applicativi. «La scelta di avviare su questo documento di lavoro un momento di confronto – ha spiegato Finozzi alle associazioni di categoria - ha lo scopo di trovare da subito un percorso condiviso, in modo che anche i tempi per l'approvazione della legge siano il più possibile brevi». Primo obiettivo, ha aggiunto Finozzi, è la semplificazione.

La proposta legislativa si ispira ad un turismo sostenibile, che vede un protagonismo dei soggetti privati, una forte spinta all'imprenditorialità, all'aggregazione tra imprese, alle modalità di riavvio moderno e sostenibile del ciclo di investimenti. L'orizzonte a cui si tende è quello di un'industria turistica moderna che metta i soggetti pubblici e privati in grado di cooperare, attivando tutti gli strumenti (finanziari, conoscitivi, innovativi) per l'innalzamento della competitività e del Pil turistico regionale.



Il Veneto - è stato detto durante la presentazione - è la prima regione turistica d'Italia e deve continuare ad esserlo grazie alla qualità della sua offerta. Ma le novità previste dal nuovo testo legislativo richiederanno un cambiamento forte per tutti: per le imprese e le loro associazioni di rappresentanza che avranno un ruolo nuovo e di maggiore responsabilità; per le Province che dovranno innovare il modo di svolgere le attività; per i Consorzi che adegueranno le proprie funzioni alle pressanti esigenze delle imprese e della commercializzazione; per la Regione che deve affrontare la sfida di essere di indirizzo sul fronte della programmazione e del coordinamento dell'intero sistema turistico veneto. Entro dicembre sono previsti altri due appuntamenti di presentazione con le Province e i Consorzi per poi fare sintesi di tutte le osservazioni nel testo finale che sarà presentato alla giunta regionale per avviare l'iter di approvazione da concludere in consiglio.

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