Il governo di David Cameron ha deciso di autorizzare i bar a ridurre le dimensioni di boccali e calici in cui vengono serviti birre e vino. «La decisione - ha detto il sottosegretario alla scienza David Willetts - è stata presa in risposta a esigenze di salute pubblica e alle pressioni dei pub per vendere alcolici in porzioni più adatte alla circonferenza vita dei loro clienti e, in momenti di austerity, al loro portafogli».
Dal 1698 il bicchiere che contiene 473,17 millilitri (la pinta con relativi sottomultipli) era stato lo standard di vendita per la birra e il sidro nei locali publici. Una vera e propria icona dell'arte del bere, secondo Brigid Simmons, direttrice esecutivo della British Beer and Pub Association, l'organizzazione a cui fa capo un business da 28 miliardi di sterline all'anno.
I nuovi bicchieri da 400 millilitri (in Australia noti come schooner) verranno introdotti gradualmente nei prossimi tre mesi. Oltre alla birra, verrà offerta la possibilità di servire vino in calici da 75 ml. Finora i bar non potevano servire vino in bicchieri più piccoli di 125 ml, una limitazione che impediva ai locali di proporre assaggi e degustazioni di vini "costosi".
«Le dimensioni obbligatorie di boccali e bicchieri - ha aggiunto Willetts - sono esattamente il tipo di regolamenti non necessari che questo governo vuole eliminare. Abbiamo ascoltato gestori e consumatori. Sono d'accordo a tenere misure standard, che garantiscono al pubblico uniformità di servizio, ma chiedono tutti maggiore flessibilita».