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Olio extravergine "tarocco" Stop dall'Unione europea

Gli oli di oliva deodorati che vengono spesso importati per essere spacciati per extravergini, ingannando i consumatori, saranno, dal 1° marzo, esclusi dal commercio. La norma pone fine alla concorrenza sleale nei confronti della produzione nazionale che provoca ricorrenti difficoltà di mercato

 
02 febbraio 2011 | 18:33

Olio extravergine "tarocco" Stop dall'Unione europea

Gli oli di oliva deodorati che vengono spesso importati per essere spacciati per extravergini, ingannando i consumatori, saranno, dal 1° marzo, esclusi dal commercio. La norma pone fine alla concorrenza sleale nei confronti della produzione nazionale che provoca ricorrenti difficoltà di mercato

02 febbraio 2011 | 18:33
 

Saranno finalmente esclusi dal commercio quegli oli di oliva deodorati che vengono spesso importati per essere spacciati per extravergini ingannando i consumatori e facendo concorrenza sleale con prezzi bassi ai produttori italiani impegnati nella tutela della qualità.

è quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente il varo da parte dell'Unione europea del regolamento 61/2011relativo alle caratteristiche degli oli di oliva e degli oli di sansa d'oliva, e relativi metodi di analisi che ha introdotto la valutazione il nuovo parametro dei metil esteri degli acidi grassi (MEAG) ed etil esteri degli acidi grassi (EEAG) che consentirà di svelare la presenza dei suddetti oli deodorati negli oli extravergine d'oliva.

Purtroppo il regolamento entrerà in vigore dal 1 marzo e gli oli imbottigliati entro questa data avranno una scadenza di 18 mesi. La norma pone fine alla concorrenza sleale nei confronti della produzione nazionale che provoca ricorrenti difficoltà di mercato mettendo a rischio l'uliveto italiano che può contare su 250 milioni di piante e sulla punta di diamante rappresentata da 40 oli extravergine d'oliva Dop/Igp.

«L'introduzione di nuovi parametri per bloccare la contraffazione chimica nell'olio di oliva è un importante passo avanti verso la tutela del lavoro degli olivicoltori e la sicurezza dei consumatori», ha commentato Confagricoltura. Ora grazie al nuovo parametro di indagine - spiega l'Organizzazione agricola - sarà possibile individuare questi mix di scarsa qualità che danneggiano i produttori, anche perché i bassi prezzi a cui vengono venduti, deprimono le quotazioni dell'extravergine e creano confusione tra i consumatori.

«La strada indicata dall'Unione europea è quella giusta - conclude Confagricoltura - ma bisogna insistere sia nel rigore della lotta ad ogni forma di contraffazione e concorrenza sleale, sia nella ricerca di metodi di indagine analitica sempre più efficaci per dare la totale sicurezza al mercato».

L'olio extravergine d'oliva made in Italy in cifre

  • Patrimonio olivicolo nazionale: 250 milioni di piante
  • Produzione nazionale annata: 2010/2011: 550 milioni di tonnellate
  • Posizione a livello europeo: secondo produttore Ue dopo la Spagna
  • Consumo nazionale: 13-14 kg a testa
  • Oli extravergine d'oliva: Dop/Igp: 40
  • Fatturato settore: 2 miliardi di euro
  • Impiego di manodopera: 50 milioni di giornate lavorative
Fonte: Elaborazioni Coldiretti

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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