Si è aperta la settimana di degustazione dei vini toscani, dalla Vernaccia di San Giminiano al Chianti, fino al Vino Nobile di Montepuliano e al Brunello di Montalcino (Si). I giornalisti che sono giunti da ogni parte, come di consueto, partecipano alle degustazioni ed esprimono i loro giudizi, ma stavolta (e non è la prima volta) per qualche stupida iniziativa del Consorzio che dovrebbe essere più attento ad evitare stupidaggini (visto il recente passato) rischia di creare non pochi problemi ad un vino che, come il Brunello, meriterebbe un po' più di attenzione e meno promozione 'pelosa”. Un'agenzia di comunicazioni di Montalcino dice in particolare di aver già degustato l'80% dei vini e domenica ha stilato la sua classifica, dando anche i giudizi sull'annata 2006, che sarebbe buona ma non eccezionale. Paolo Massobrio (nella foto, a destra) ha duramente contestato questa iniziativa che non può essere avvenuta senza il beneplacito del Consorzio. Sottoscriviamo punto per punto quanto scritto dall'amico Paolo (di cui riportiamo per intero la il testo scritto su Papillon) ed invitiamo il presidente del consorzio Ezio Rivella (nella foto, a sinistra) a fornire qualche giustificazione per questa caduta di stile. E ciò per evitare che molti colleghi (e noi fra questi) disertino questa anteprima farlocca.
a.l.
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CARTOLINA...
AL CONSORZIO DEL BRUNELLO
Mi sono perso qualcosa e da oggi, dove già si fa un gran parlare di Brunello di Montalcino su Corriere della Sera e Repubblica (sono i Frescobaldi – curiosamente - ad avere gli onori delle cronache e buona stampa), apprendo che esiste anche 'l'anteprima delle anteprime”. E rimango basito. Anche perché posso capire che ci sia una considerazione dei giornalisti come meri pubblicatori di veline aziendali (i cosiddetti 'marchettari”), ma ciò che non capisco è il senso di questa iniziativa di Wine News, un'agenzia che fa giornalismo ma che mi pare – a vedere gli sponsor del sito - abbia rapporti professionali con diverse aziende locali. Ebbene, ieri ha avuto la preoccupazione di precipitarsi a dettare la linea. A che pro? E chi gli ha permesso di assaggiare i campioni del 2006 prima della degustazione ufficiale in programma? Si sono procurati i campioni loro oppure hanno attinto dalle bottiglie pronte per l'assaggio dei prossimi giorni? Il Consorzio cosa dice? Va bene così? Avalla i degustatori di serie A... e quelli di serie B (che siamo noi)? Non è la prima volta che si parte per Montalcino accompagnati da queste fughe in avanti che lasciano più di un dubbio sulla comunicazione, nel senso che danno l'idea di un qualcosa di blindato di un 'diciamo la nostra e occupiamo spazi sui giornali prima che qualche stronzo che ha assaggiato i vini ci rovini il gioco”. Fu ridicolo quando si volle anticipare la degustazione del 2003 dicendo che gran parte delle bottiglie erano già state vendute. Allora non andai a Montalcino, per protesta. Poi scoppiò lo scandalo de L'espresso proprio su quell'annata e la battuta era sul piatto d'argento. 'Ma se le bottiglie erano già state vendute, che problema c'è?”. Ecco, il Brunello di Montalcino è una cosa seria, non facciamolo precipitare nel ridicolo con fughe in avanti che credo gli facciano soltanto male.
Paolo Massobrio
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