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Gestire la sicurezza alimentare Controlli, regole e sanzioni

Il Manuale di Controllo (o Piano Haccp) è lo strumento personalizzato che applica il metodo Haccp per garantire il governo della sicurezza alimentare sull’ambiente, le attrezzature, i processi e gli alimenti. Si tratta di una grande opportunità per difendere e promuovere l’immagine dell’impresa

di Massimo Giubilesi
01 maggio 2011 | 13:56
Gestire la sicurezza alimentare Controlli, regole e sanzioni
Gestire la sicurezza alimentare Controlli, regole e sanzioni

Gestire la sicurezza alimentare Controlli, regole e sanzioni

Il Manuale di Controllo (o Piano Haccp) è lo strumento personalizzato che applica il metodo Haccp per garantire il governo della sicurezza alimentare sull’ambiente, le attrezzature, i processi e gli alimenti. Si tratta di una grande opportunità per difendere e promuovere l’immagine dell’impresa

di Massimo Giubilesi
01 maggio 2011 | 13:56
 



Il Sistema Haccp (Hazard Analysis and Critical Control Point=Analisi dei Pericoli e Punti Critici di Controllo) è un metodo efficace e raccomandato dal Codex Alimentarius nel 1960 per: proteggere la propria attività con sicurezza, trasparenza, professionalità; assicurare le pratiche corrette nel commercio degli alimenti; prevenire/limitare i danni alla salute dei consumatori; essere in grado di sostenere i controlli dell'Autorità Competente. L'Haccp è il metodo che vale sempre perché identifica pericoli, valuta rischi e gravità e progetta azioni mirate documentali e operative.

Il Manuale di Controllo (o Piano Haccp, meglio Sistema di Gestione della Sicurezza Alimentare) è lo strumento personalizzato che applica il metodo Haccp che garantisce il governo della sicurezza alimentare sull'ambiente, le attrezzature, i processi, gli alimenti. Si tratta di una grande opportunità per difendere l'immagine dell'impresa.

Esso deve possedere le seguenti caratteristiche di efficienza ed efficacia:

  • è un vestito su misura, personalizzato sulla propria attività
  • le procedure devono essere conosciute e applicate da tutti
  • i moduli devono essere compilati secondo le frequenze stabilite
  • deve essere modificato se cambiano i sistemi di lavoro
  • deve essere modificato se cambiano le categorie di alimenti prodotti e i relativi processi.

Definizione di punto critico di controllo
Secondo il Pacchetto Igiene, il Punto Critico di Controllo (Ccp) è una fase del processo in cui può essere applicato il controllo e che è essenziale per prevenire o eliminare il pericolo per la sicurezza alimentare identificato o ridurlo a un livello accettabile. Per ogni fase oggetto di Ccp deve essere prevista adeguata procedura di gestione, il responsabile che la governa, il metodo per il controllo cartaceo e/o strumentale, i limiti critici di riferimento, la frequenza dei controlli, la tracciatura delle informazioni ottenute.
Il Punto di Controllo (Cp) invece è una fase del processo in cui non viene richiesto il controllo documentato e sistematico come nel Ccp, ma che viene gestito tramite l'applicazione delle GMP/NBF (Norme di Buona Fabbricazione) come evidenziato nei Manuali di Corretta Prassi Igienica.

Haccp e Rintracciabilità

L'Osa deve rispettare gli obblighi del Reg. CE 178/02 tenendo a disposizione dell'Autorità Competente le procedure documentate ed efficaci per garantire la sicurezza e per richiamare qualsiasi prodotto segnalato non conforme o di cui lui stesso si accorge non essere conforme.

L'Osa deve essere in grado di esibire sempre le seguenti informazioni:
  • le procedure adottate per il Sistema Haccp e la rintracciabilità
  • chi sono i fornitori che hanno fornito le varie materie prime
  • i documenti di consegna e le etichette dei prodotti acquistati
  • la data di preparazione e di scadenza degli alimenti prodotti nel locale
  • a chi è stato fornito il prodotto finito (sono esclusi i consumatori finali
è opportuno pertanto conservare per 1 anno i moduli compilati per la gestione del Sistema Haccp e rintracciabilità, con particolare riferimento alle non conformità riscontrate e gestite, altrimenti si incorre in sanzioni da 750 a 14.500 euro.

Gestire le non conformità
Ogni qual volta accade qualcosa di anomalo a livello di processi o prodotti, l'Osa deve farsi una serie di domande pratiche che peraltro gli vengono rivolte dall'Autorità Competente durante i controlli ufficiali:
  • cosa è accaduto e perchè?
  • quali misure erano state applicate per prevenire il fatto?
  • le misure erano adeguate e applicate correttamente?
  • si tratta di una non conformità che si era già presentata?
  • era stata gestita in modo temporaneo o permanente?
  • potrebbe verificarsi ancora?
  • per gestire una non conformità, bisogna applicare un'azione correttiva nel seguente modo:
  • identificare e bloccare il prodotto, l'attrezzatura o l'operazione fonte di pericolo e comunque bloccare la fonte di contaminazione evidente;
  • valutare il tipo di pericolo connesso con la contaminazione e le possibili azioni conseguenti;
  • stabilire e applicare l'azione correttiva immediata e quella permanente per ripristinare le condizioni di sicurezza del processo o del prodotto nel tempo.

Luoghi ed errori che provocano malattie alimentari (USA FDA 2009)


LUOGHI

% CASI

Ristorazione

35%

Casa

15%

Laboratori

3%

Grande Distribuzione

4%

Aziende agricole

1%

Altri

1%

Sconosciuti

41%


ERRORI

% CASI

Raffreddamento inadeguato

64%

Preparazione troppo anticipata

39%

Personale portatore di Mta

34%

Riscaldamento inadeguato

24%

Inadeguato mantenimento caldo

21%

Inadeguata pulizia

10%

Contaminazione crociata

10%




Autorizzazioni e certificati per gestire l''attività

Per il regolare svolgimento dell'attività e durante un'ispezione igienico-sanitaria da parte dell'Autorità Competente, il titolare dell'attività deve tenere sempre a disposizione all'interno del laboratorio/cucina i seguenti documenti:
  • Dichiarazione Inizio Attività Produttiva (Dia o Diap protocollata in autocertificazione presso il Comune e che sostituisce l'Aut. Sanitaria);
  • Planimetria reale in scala 1:100 (destinazione uso locali, attrezzature, RAI);
  • Certificazioni di conformità impianti (idraulico, elettrico, termomeccanico, canna fumaria, emergenza);
  • Manuali d'uso e manutenzione impianti, attrezzature/macchine;
  • Piano Haccp (manuale di gestione della sicurezza alimentare);
  • Programma di formazione per il titolare/dirigenti e di formazione-addestramento per gli addetti (dispensa, test di valutazione, certificato delle competenze acquisite);
  • Piano di prevenzione/lotta agli animali indesiderati e rapporti tecnici;
  • Piano di manutenzione impianti, attrezzature/macchine;
  • Registro delle non conformità/azioni correttive intraprese.

Responsabilità per gli operatori (Osa)
L'Osa è responsabile della sicurezza alimentare di fronte ai cittadini e all'Autorità Competente e deve sempre garantire che:
  • le strutture e gli impianti siano a norma e sottoposti a manutenzione
  • le macchine e le attrezzature siano a norma e sanificate
  • gli addetti siano consapevoli, formati e addestrati
  • le fasi della produzione soddisfino i nuovi requisiti d'igiene e sicurezza
  • le fasi della sanificazione soddisfino i nuovi requisiti d'igiene e sicurezza
  • tutte le non conformità siano evidenziate e gestite in modo corretto.
L'Autorità Competente prende le opportune misure nei confronti dell'Osa, considerando la sua storia e competenza, al fine di:
  • obbligarlo ad adottare le misure correttive
  • prevenire danni alla salute dei consumatori
  • bloccare i prodotti non conformi
  • limitare o chiudere la sua attività

Sintesi delle Sanzioni amministrative

MANCATO RISPETTO DEI REQUISITI IGIENICI

SANZIONE €

Strutture destinate agli alimenti

da 500 a 3.000

Locali in cui gli alimenti vengono preparati, trattati o trasformati

da 500 a 3.000

Mancata notifica all''Autorità Competente di un laboratorio che esegue una qualsiasi delle fasi di produzione, trasformazione e distribuzione di alimenti, oppure le effettua quando la registrazione é sospesa o revocata

da 1.500 a 9.000

Mancata o non corretta applicazione dei sistemi e/o delle procedure del Sistema HACCP predisposte per garantire la sicurezza alimentare

da 1000 a 6.000

Mancato rispetto del termine di tempo entro il quale tali inadeguatezze devono essere eliminate

da 1.000 a 6.000


Bisogna fare molta attenzione a non ripetere le violazioni amministrative per 3 volte, altrimenti avviene:
  • la chiusura da 5 giorni a 3 mesi;
  • la sospensione temporanea della Dia/Diap con notifica al Comune;
  • la revoca definitiva della Dia/Diap con notifica all'Autorità Giudiziaria per fatti pericolosi per la salute pubblica.

Chiusura per motivi igienico-sanitari
La chiusura di un'attività alimentare per motivi igienico-sanitari rappresenta un fatto grave che lede l'immagine dell'impresa e avvia un iter amministrativo che a volte sfocia anche nel penale:
  • per mancanza dei requisiti igienico-sanitari necessari ai fini del rilascio dell''autorizzazione sanitaria oggi Dia o Diap (D.Lgs. 507/99);
  • fino a 6 mesi e nei casi di recidiva o di maggiore gravità per la salute pubblica anche la chiusura definitiva del laboratorio o dell''esercizio (Legge 283/62);
  • sospensione delle operazioni o chiusura in toto o in parte per un appropriato periodo di tempo in caso di non conformità (Reg. CE 882/04).
Il provvedimento viene revocato quando la situazione viene regolarizzata concretamente e documentata anche con prove fotografiche.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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