Prende forma il nuovo progetto enologico dell'editore Paolo Panerai (nella foto), che allarga i 'Domini di Castellare di Castellina” fino al territorio siculo. Dopo i 'Feudi del Pisciotto” (Niscemi, Cl), 'Castellare di Castellina” (Chianti Classico) e 'Rocca di Frassinello” (Maremma), è ora la volta di 'Gurra di Mare”, nei pressi dell'antico porto di Selinunte (Castelvetrano, Tp), una tenuta il cui nome allude a un piccolo corso d'acqua che sfocia in mare ('gurra”).
Il primo vino prodotto a Gurra di Mare, intorno alle 6mila bottiglie, sarà un blend di Chardonnay e Viognier. Il suo nome è 'Tirsat”, che, in arabo, significa 'scoglio”, in omaggio all'antico nome di Porto Palo: 'Tirsat Abi Tawr” (lo scoglio di Abi Tawr, probabile signore del luogo nel IX secolo).
L'estensione complessiva degli ettari a vigneto dell'azienda di Porto Palo non è stata ancora resa nota dai Domini di Castellare di Castellina.
I Domini di Castellare di Castellina
Fu alla fine degli anni '70 che Paolo Panerai iniziò la sua avventura nel mondo del vino italiano, acquistando l'azienda Castellare di Castellina, nel cuore del Chianti Classico, 24 ettari a vigneto. Nel 2007 entrano, invece, sul mercato le prime bottiglie prodotte del progetto enologico Rocca di Frassinello, l'azienda maremmana situata nei pressi di Giuncarico, 80 ettari coltivati a vigneto, la cui cantina è stata progettata dall'architetto Renzo Piano. è del 2004 la prima produzione dell'azienda siciliana Feudi del Pisciotto, 40 ettari di vigneto posti fra Caltagirone e Piazza Armerina. Nella tenuta, oltre alla nuova cantina, un resort edificato recuperando gli antichi spazi del feudo risalenti al ‘700.