«L'indiscusso successo del Veneto alla 12ª edizione della Selezione nazionale dei vini da pesce è un'ulteriore conferma dei primati che l'enologia e i produttori della nostra regione hanno saputo raggiungere, e che considero soli anticipazioni di ulteriori traguardi». Queste le parole di soddisfazione espresse dall'assessore veneto all'Agricoltura, Franco Manzato (nella foto), per il risultato ottenuto a Sirolo (An) alla Selezione nazionale dei vini da abbinare ai piatti del mare, dove 4 delle 11 medaglie d'oro assegnate per altrettante categorie sono andate appunto a vini della regione.
In particolare, il massimo riconoscimento è andato a vini veneti nelle seguenti categorie:
- Vini spumanti bianchi metodo Charmat con residuo zuccherino non superiore a 20 g/l;
- Vini spumanti bianchi metodo Classico con residuo zuccherino non superiore a 20 g/l;
- Vini spumanti rosati metodo Charmat con residuo zuccherino non superiore a 20 g/l;
- Vini spumanti rosati metodo Classico con residuo zuccherino non superiore a 20 g/l.
«Questo risultato - dice ancora Manzato - conferma il primato che il Veneto si è guadagnato nell'enologia nazionale e mondiale in generale e nella spumantistica in particolare: vertici che non arrivano per caso. Di certo i vini veneti hanno una storia tra le più antiche in assoluto, ma se pensiamo a quale era il loro posizionamento solo 30-40 anni fa, si capisce bene il grande cammino e il forte impegno del sistema produttivo, per unire al meglio innovazione e tradizione, vitigni e territorio, capacità di stare sul mercato e di affrontare orizzonti sempre nuovi pur in una situazione difficile a livello planetario».
«Siamo la prima regione italiana produttrice con oltre 8 milioni di ettolitri di vino, e siamo la maggiore realtà nell'export enologico italiano con una quota del 29,4% di tutto il vino italiano che va all'estero, per un valore che nel 2010 ha superato il miliardo 138 milione di euro. è una realtà economica che continua a crescere e dà immagine - ha concluso Manzato - e che sta riposizionando i mattoni della sua piramide di qualità. Tra questi voglio ricordare il Prosecco, spumante giovane che ha la sua anima profonda nelle Docg di Conegliano Valdobbiadene e di Asolo, nella specificazione 'Treviso” e nell'eccellenza del Cartizze, pronto a contendere allo Champagne il primato quantitativo mondiale nel settore delle bollicine».
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