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Qualivita, il meglio del Made in Italy e i ristoranti con prodotti Dop

L'Atlante Qualivita è stato presentato al ministero delle Politiche agricole e forestali in allegato a “Qualiguida-itinerario dei ristoranti Dop, una novità editoriale che partendo dall'impiego dei prodotti Dop e Igp indica 537 ristoranti che ne fanno uso e propone un calendario di 140 vere sagre

di Mariella Morosi
 
24 maggio 2011 | 16:26

Qualivita, il meglio del Made in Italy e i ristoranti con prodotti Dop

L'Atlante Qualivita è stato presentato al ministero delle Politiche agricole e forestali in allegato a “Qualiguida-itinerario dei ristoranti Dop, una novità editoriale che partendo dall'impiego dei prodotti Dop e Igp indica 537 ristoranti che ne fanno uso e propone un calendario di 140 vere sagre

di Mariella Morosi
24 maggio 2011 | 16:26
 

ROMA - Il monumentale Atlante Qualivita 2011 (1.005 pagine, 45 euro), presentato a Roma nella Sala Cavour del Mipaaf, celebra il successo delle eccellenze agroalimentare italiane Dop, Igp e Stg. Realizzato dalla Fondazione Qualivita in collaborazione con Aicig (Associazione dei Consorzi di tutela dei prodotti Dop e Igp) e con il patrocinio del Ministero, è completamente rinnovato sia nella grafica che nei contenuti e arricchito da annotazioni storiche. I 227 prodotti italiani Dop, Igp e Stg sono raccontati da altrettante schede con foto, informazioni storiche, caratteristiche del prodotto, metodo di produzione, aggiornamento dei dati legislativi, modifiche ai disciplinari e persino curiosità.

L'altro volume presentato, Qualiguida-Itinerario Dei Ristoranti Dop, distribuito in allegato all'Atlante, contiene oltre agli 537 indirizzi di locali che usano prodotti certificati un calendario di 140 manifestazioni fra autentiche sagre, fiere ed eventi dedicati ai prodotti di eccellenza nei diversi territori di produzione. Alla data del 16 aprile sono stati 227 i prodotti certificati dall'Unione europea, e tra questi ben 22 (14 Dop e 8 Igp) soltanto nell'ultimo anno.

Molti formaggi tra le nuove registrazioni, dal Canestrato di Moliterno al Piacentinu Ennese fino alla Vastedda di pecora della Valle del Belice, tra i pochi a pasta filata, e tra gli ortofrutticoli, l'Aglio di Voghiera, il Carciofo Spinoso di Sardegna, il Fagiolo Cannellino di Attina la Farina di Castagne della Lunigiana e il Limone di Siracusa.

Sono numeri confermano come il paniere Italia continui ad imporsi sulla Francia, che vanta 183 prodotti, e sui 148 della Spagna. è un primato che premia la politica della qualità dei nostri produttori ma che dovrebbe garantire agli agricoltori e alle aziende nuove opportunità di reddito anche con l'aumento dell'export, oggi al 12%,nonostante il successo planetario del Made in Italy.

«Sulla qualità, sulla riconoscibiltà e sulla sicurezza alimentare si gioca il futuro del settore -scrive il ministro Francesco Saverio Romano nella prefazione del volume - ed è quindi importante investire anche sulla promozione attraverso un piano ad ampio respiro che preveda anche l'avvio di una collaborazione con il Ministero del Turismo» .

Nell'anno dei 150 anni dell'Unità d'Italia nell'Atlante Qualivita non poteva non entrare anche la Storia. «In questa edizione - spiega l'autore Mauro Rosati - abbiamo inserito anche alcune curiosità e aneddoti storici relativi a 70 prodotti italiani. è una sorta di fil rouge della trasformazione del nostro Paese dove il cibo ha avuto davvero un ruolo nel contribuire all'unificazione».

Un esempio evidente di questa osmosi è il Provolone Valpadana, tradizione tipica del Sud che si è stesa anche al Nord proprio negli anni dell'unificazione, all'incirca nel 1870, quando due fratelli casari da Potenza si trasferirono nel Bresciano.

Sulle sfide del mercato globale si è soffermato Giuseppe Liberatore, presidente  dei Consorzi di tutela (Aigig). «Siamo di fronte ad un'ulteriore conferma che tramite il lavoro e la professionalità si raggiungono grandi risultati - ha detto - la nostra è un'associazione trasversale perché rappresenta tutte le filiere dell'agroalimentare. Ma non dobbiamo abbassare la guardia: a Bruxelles si sta combattendo una battaglia fondamentale per la vita futura delle denominazioni.I rapporti con il ministero delle Politiche agricole e con il Parlamento europeo sono ottimi, ma è necessario ora convincere gli altri ministri dell'agricoltura per l'accoglimento delle nostre istanze, prima tra tutte la possibilità per i Consorzi di tutela di regolare i volumi delle produzioni che non devono essere trattate come qualsiasi prodotto commerciale. C'è un mondo dietro il nostro pacchetto qualità. Dobbiamo mirare ad una rete di consensi, ad un compattamento con gli altri Paesi Ue».



L'altro volume presentato, 'Qualiguida 2011 - Itinerario dei ristoranti Dop” è dello stesso autore, Mauro Rosati, che ha precisato che si tratta di una guida senza stelle o forchette, né toque bianche o punteggi. «Questo libro – dice - nasce da una semplice considerazione: che ruolo hanno i prodotti, ovvero la materia prima, in tutte le altre guide? Si parla di chef, di carta dei vini, di location. Manca l'attenzione sul vero protagonista, il prodotto da degustare che va un po' oltre le formule di rito. Tra l'altro una recente inchiesta ci dice che almeno l'80% dei clienti di un ristorante chiede di conoscere l'origine dei prodotti».

Alcune eccellenze non sono state citate perché il loro utilizzo è molto diffuso (vedi Parmigiano Reggiano o Grana Padano), mentre altre sono troppo di nicchia per essere conosciute sia al grande pubblico che alla ristretta cerchia degli chef. «Vogliamo sollecitare con Qualiguida un più stretto rapporto tra operatori delle filiere agroalimentari e la ristorazione - dice ancora Rosati - pur consapevoli che questo è un lavoro ancora parziale, migliorabile, ma è il segnale di una voglia di cambiamento».

Oltre a 500 indirizzi di locali, italiani e anche stranieri, la guida elenca 150 manifestazioni tra vere sagre, fiere ed eventi  che si svolgono da nord a sud nell'arco dell'intero anno. è un circuito spontaneo di promozione che coinvolge un numero elevatissimo di persone. Solo tre di queste manifestazioni segnalate dal volume - Aria di Festa dedicata al San Daniele Dop, il Festival del Proscioutto di Parma e la Festa del Prosciutto di Sauris - riescono a coinvolgere da sole circa 450 mila persone.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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