SUTRIO (UD) - Sulle pendici del monte Zoncolan, la mitica tappa recentemente vista in tv al Giro ciclistico d'Italia, un tempo le donne di Sutrio (Ud), il paese carnico degli artigiani del legno, salivano di prima mattina per sparpagliare nei prati l'erba falciata dai loro uomini e farla essiccare al sole, raccoglierla in covoni per poi riportarla la sera a valle in pesanti gerle che si caricavano sulle spalle.
Un lavoro faticoso, ritmato da canti che rendevano meno dura la fatica, interrotto allo scoccare del mezzogiorno quando si riparavano all'ombra degli alberi per rifocillarsi con le 'cjacule”, il rustico pranzo al sacco racchiuso in una grande fazzoletto di tela a mo' di sacchetto che si portavano da casa.
Lavori di un tempo, che vengono riproposti il 3 luglio in 'Fasjn la mede”, ovvero 'Facciamo i covoni di fieno”. Un invito per una grande festa nei prati di Sutrio, all'aria aperta, con cibi, vino, musica e balli.
Sullo Zoncolan si susseguiranno le varie fasi della fienagione: gli uomini che falciano l'erba, le donne in costume che rastrellano il fieno, i bambini che si arrampicano sugli altissimi covoni con agilità.
A fare da contorno a 'Fasjn la mede” passeggiate naturalistiche alla scoperta delle erbe di montagna, biciclettate, passeggiate a dorso d'asino, giochi, esibizione di gruppi folkloristici e un originale percorso gastronomico negli 'stavoli” (le caratteristiche baite col tetto spiovente della Carnia) dello Zoncolan.
In ciascuno di essi si degusterà un piatto tradizionale preparato seguendo le ricette dell'indimenticabile chef Gianni Cosetti: vari tipi di 'cjalzons”, sia dolci che salati, 'gnocs cu la scuete”, frico con polenta, selvaggina, 'polenta e luagne”, i classici orzo e fagioli, 'toc in braide”, gnocchi con le susine,” fregoloz cun las ierbes”, 'cjapus cu las frices” senza contare i vari tipi di dolci, dallo sciroppo al sambuco ai frutti di bosco, al tè alle erbe carniche.