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Vacanze sicure in Egitto Nuova offerta turistica per il rilancio

Italia ed Egitto sempre più vicini grazie alle nuove offerte turistiche presentate a Roma dal ministro del turismo egiziano Mounir Fakhry Abd El Nour dopo l'accordo con il ministro Brambilla. La sinergia tra le due nazioni rappresenta uno snodo cruciale per la rinascita turistica del Paese africano

di Mariella Morosi
 
10 giugno 2011 | 11:22

Vacanze sicure in Egitto Nuova offerta turistica per il rilancio

Italia ed Egitto sempre più vicini grazie alle nuove offerte turistiche presentate a Roma dal ministro del turismo egiziano Mounir Fakhry Abd El Nour dopo l'accordo con il ministro Brambilla. La sinergia tra le due nazioni rappresenta uno snodo cruciale per la rinascita turistica del Paese africano

di Mariella Morosi
10 giugno 2011 | 11:22
 

Mounir Fakhry Abd El Nour e Michela Vittoria BrambillaNon solo piramidi, ma affascinanti deserti e coste inesplorate, nuove scoperte archeologiche, resort di lusso con ottima cucina internazionale a prezzi competitivi e soprattutto sicurezza. E' la nuova l'offerta turistica presentata alla stampa e ai tour operators italiani dal ministro del Turismo d'Egitto, Mounir Fakhry Abd El Nour (nella foto), subito dopo aver sottoscritto a Palazzo Chigi con il ministro Michela Vittoria Brambilla (nella foto) una dichiarazione congiunta sulle attività da svolgere per risportare alla normalità i flussi turistici drasticamente ridotti dopo la rivolta che ha provocato l'uscita di scena del presidente Mubarak.

L'incontro svoltosi a Roma, all'Hotel Parco dei Principi, per iniziativa di Mohamed Abd El Gabbar, direttore dell'Ufficio turistico egiziano in Italia. L'accordo, in attuazione del memorandum d'intesa firmato al Cairo nel 2005, sarà valido per i prossimi due anni in previsione di una sempre più intensa collaborazione culturale ed economica all'interno dell'Organizzazione mondiale del turismo di cui la Brambilla è presidente, e in particolare prevede un'attiva collaborazione nel settore alberghiero e scambi di know how tra i tour operators.

«Abbiamo bisogno dell'amicizia e della solidarietà dell'Italia, ha detto Mounir Fakhry Abd El Nour, ora che l'Egitto, paese di democrazia e libertà, è nella via della ripresa dopo la crisi che aveva cancellato l'80% degli arrivi turistici internazionali nel nostro paese. Partirà tra pochi giorni sulle emittenti italiane una campagna pubblicitaria aggressiva per far conoscere la nostra offerta potenziata e ampliata. Non ci rivolgiamo solo al consolidato turismo culturale di Giza, Luxor, Assuan o Abu Simbel, ma a chi ama la natura, le nostre coste, i deserti. L'ecoturismo è la nostra nuova scommessa, appoggiata anche da alcuni investitori italiani che hanno costruito lodge e strutture in aree desertiche».

Sulla base dei dati diffusi dall'Organizzazione mondiale del turismo, l'Egitto aveva registrato solo nel 2010 ben 14,1 milioni di arrivi internazionali con introiti pari a 12,5 miliardi di dollari, ma nei primi tre mesi del 2011 il dato era crollato. Ora i flussi dall'Italia, come quelli di altri paesi, hanno segnalato una certa ripresa. Ad aprile, specialmente a Sharm El Sheikh, Hurgada e Marsa Alam, tradizionali mete marine, è tornato il 35 per cento dei vacanzieri del 2010. Si sta promuovendo anche la costa mediterranea con hotel de luxe ed aumento voli charter ma rispetto alle zone del Mar Rosso, dove il sole splende tutto l'anno, la stagione turistica sarà limitata a 7-8 mesi.

Resta forte il fascino dei Faraoni e dei loro grandiosi siti archeologici. Grande interesse ha recentemente suscitato in tutto il mondo la scoperta di 17 nuove piramidi nell'area di Saqqara, 30 km aq sud del Cairo, grazie alle rilevazioni satellitari della Nasa. A queste si aggiungono mille tombe e tremila insediamenti abitativi rimasti sepolti sotto la sabbia.«In Egitto il sottosuolo è ancora pieno di importanti reperti  - ha precisato il ministro - e si calcola che solo il 25 per cento di essi sia finora venuto alla luce con gli scavi. Ci impegneremo al massimo a tutti i livelli per arricchire e rendere fruibile il nostro immenso patrimonio archeologico. Le nostre offerte turistiche verranno promosse con campagne pubblicitarie anche sul web e attraverso i social network. Sono strumenti strategici, in grado di mobilitare milioni di persone. Basti pensare a quanti attraverso di essi sono venute in Piazza Tahrir ad esprimere la loro voglia di democrazia e di cambiamento».


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