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Il Fojaneghe compie 50 anni A Rovereto la festa per il nobile vino

L'11 giugno si sono celebrerati i 50 anni del Fojaneghe, vino arrivato nel 2007 con la partnership tra Bossi Fedrigotti e la Masi Agricola di Verona. A celebrare il Fojaneghe c’era un folto pubblico di tecnici, clienti storici, produttori locali come i Marchesi Guerrieri Gonzaga e numerose autorità

 
13 giugno 2011 | 12:05

Il Fojaneghe compie 50 anni A Rovereto la festa per il nobile vino

L'11 giugno si sono celebrerati i 50 anni del Fojaneghe, vino arrivato nel 2007 con la partnership tra Bossi Fedrigotti e la Masi Agricola di Verona. A celebrare il Fojaneghe c’era un folto pubblico di tecnici, clienti storici, produttori locali come i Marchesi Guerrieri Gonzaga e numerose autorità

13 giugno 2011 | 12:05
 


Nella foto, da sinistra: Conte Maurizio Bossi Fedrigotti; Erica Rigotti, sindaco di Isera; Sandro Boscaini, presidente Masi Agricola; Contressa Maria José Bossi Fedrigotti; Conte Luca Visconti di Modrone.

Si è celebrata a Rovereto (Tn) l'11 giugno scorso la festa per i 50 anni del Fojaneghe, il vino nato dall'intuizione del Conte Federico Bossi Fedrigotti, che per primo comprese le potenzialità in Trentino delle uve di Merlot e Cabernet. Era il 1961 quando nacque il Fojaneghe, primo taglio bordolese italiano. Fu sicuramente una svolta nell'enologia italiana, che suscitò interesse ed ebbe grande successo, anche perché rappresentava un deciso passo avanti, che tanto avrebbe influito sul futuro del vino del nostro Paese, anticipando la grande tradizione Toscana, anch'essa ispirata a Bordeaux.

Un nuovo slancio per il Fojaneghe è arrivato nel 2007, con la partnership tra Bossi Fedrigotti e la Masi Agricola di Verona. Il Gruppo tecnico Masi ha voluto rafforzare nel Fojaneghe, con l'aggiunta nel suo uvaggio di una percentuale di Teroldego, l'identità di territorio, e ne ha riconosciuto la grande potenzialità da esprimere in tutto il mondo, attraverso forza commerciale e supporto tecnico. Da allora si è consolidata un'altra collaborazione fondata sullo 'scambio di cultura del vino”, dove l'innovazione si sposa con il rispetto della tradizione e con la valorizzazione del grande patrimonio enologico trentino.


Nella foto, da sinistra: Sandro Boscaini, presidente Masi Agricola; Raffaele Boscaini, coordinatore Gruppo tecnico e direttore marketing; Contressa Maria José Bossi Fedrigotti; Conte Gian Paolo Bossi Fedrigotti; Contressa Isabella Bossi Fedrigotti, presidente Fondazione Masi.

Insieme, i Conti Bossi Fedrigotti e Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola, hanno voluto celebrare il cinquantenario di questo grande vino. La festa è cominciata in cantina, a Maso San Giorgio, per poi continuare in vigneto a Fojaneghe dove, con la benedizione dell'unico raggio di sole della giornata, gli ospiti hanno messo a dimora cinquanta barbatelle di Merlot, Cabernet e Teroldego, a simboleggiare la continuità per questo grande vino che ha fatto la storia. A conclusione, il pranzo nello storico Palazzo Bossi Fedrigotti a Rovereto.

A celebrare il Fojaneghe c'era un folto pubblico di tecnici, clienti storici, produttori locali come i Marchesi Guerrieri Gonzaga e numerose autorità, tra cui il commissario del Governo in Trentino, Francesco Squarcina, l'Assessore all'Agricoltura della Provincia autonoma di Trento, Tiziano Mellarini, il sindaco di Rovereto, Paolo Miorandi e il sindaco di Isera, Enrica Rigotti.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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