A metà di giugno ha riaperto la 'nuova” Cà de Bè di Bertinoro (Fc) dopo una serie di significativi lavori di restauro e di riqualificazione. Lo storico locale, uno dei simboli dell'enogastronomia romagnola di qualità, sarà ancora una volta gestito dal Consorzio vini di Romagna.
Nella foto, da sinistra: il sindaco di Bertinoro Nevio Zaccarelli, il presidente del Consorzio vini di Romagna Giordano Zinzani e l'assessore regionale all'Agricoltura Tiberio Rabboni.
La gestione da parte del Consorzio vini di Romagna, che verrà affidata al sommelier Simone Rosetti e Michele Baldini, garantisce alla Cà de Bè e ai tanti ospiti che la frequenteranno quel legame indissolubile al territorio e alle sue eccellenze enogastronomiche che ne ha caratterizzato il lungo successo nei decenni passati.
«Per i prossimi vent'anni - commenta Giordano Zinzani (nella foto, al centro), presidente del Consorzio vini di Romagna - saremo nuovamente alla guida Cà de Bè che si ripresenta al pubblico con un rinnovato assetto strutturale e con un nuovo arredamento, salvaguardando l'armonia del luogo e le sue peculiarità storico-architettoniche. Con i nuovi gestori abbiamo condiviso la volontà di ampliare e qualificare ulteriormente l'offerta enogastronomia, nel rispetto delle nostre tradizioni romagnole».
Alla Cà de Bè sarà possibile degustare e acquistare tutti i vini delle aziende aderenti al Consorzio vini di Romagna che si 'sposeranno” con la gastronomia tipica. A partire, ovviamente, dall'immancabile piadina accompagnata da salumi e formaggi, ma anche primi piatti fatti a mano, dolci caserecci e altre pietanze di qualità.
«Nel corso dell'anno - spiegano i due nuovi 'condottieri” della Cà de Bè, Simone Rosetti e Michele Baldini, entrambi cervesi con alle spalle significative esperienze nel mondo del vino e della ristorazione - proporremo inoltre serate a tema con originali e gustosi abbinamenti cibo/vino, corsi di avvicinamento e di approfondimento sul vino e sulla gastronomia romagnola e molti altri appuntamenti che caratterizzeranno l'attività del locale».