Anche a giugno il "carrello della spesa", il raggruppamento dei prodotti acquistati con maggiore frequenza, dal cibo ai carburanti, ha registrato un aumento di prezzi superiore alla media. La crescita è stata del 3,5% su base annua, contro un tasso di inflazione al 2,7%. Così l''indice dei prezzi della lista dei beni che rientrano nella spesa quotidiana è rimasto stabile a confronto con maggio, al livello massimo dall''ottobre del 2008. Lo comunica l''Istat, aggiungendo che, però, su base mensile l''indice ha segnato un calo dello 0,1%.
Costa sempre più cara la tazzina di caffè, per non parlare della frutta fresca di stagione: secondo gli ultimi dati Istat sull''inflazione, si sono registrati a giugno aumenti record a due cifre. Ad esempio, per il caffè l''incremento è su base mensile del 2,1% ma su base annua, e cioè rispetto a giugno 2010, schizza all''11,5%.
Stesso rialzo congiunturale per la frutta, ma su base tendenziale l''aumento arriva finanche al 13,9%. Anche lo zucchero diventa sempre più... salato (+1,3% su base mensile e 9,4% annuale) mentre il prezzo del riso cresce di meno (+0,9% mensile e 3,9% annuale) così pure quello della farina e altri cereali (rispettivamente 0,6% e 6,2%).
Sorpresa: la verdura, e cioè la voce 'vegetali freschi”, costa di meno. Su base mensile, è calata del 5,6% mentre su base annua del 2,5%. L''Istat segnala che nel settore dei beni, i prezzi degli alimentari (incluse le bevande alcoliche) aumentano rispetto a maggio dello 0,1%, il che determina una lieve accelerazione del tasso tendenziale (+3,0% dal +2,9% del mese precedente). Si tratta del livello più alto dal marzo del 2009, ovvero da oltre due anni.
In particolare, i prezzi dei prodotti lavorati crescono dello 0,4% sul piano congiunturale e del 2,6% su quello tendenziale (+2,2% a maggio); quelli dei prodotti non lavorati diminuiscono dello 0,3% su base mensile e aumentano del 3,8% rispetto a giugno 2010 (in decelerazione dal 4,2% di maggio).
Carburanti
A giugno, l''Istat rileva diminuzioni congiunturali dei prezzi di tutti i carburanti, anche se su base annua si registrano ancora crescite a doppia cifra sia per la verde che per il diesel. La benzina è aumentata dell''11,9% (+11,0% a maggio) su base annua, mentre è scesa del''1,1% su base mensile. Sempre secondo l''Istat, confermando le stime provvisorie, a giugno il prezzo del gasolio per i mezzi di trasporto è salito del 14,0% (15,1% a maggio) ed è, invece, calato del 2% sul piano congiunturale.
Trasporti
A giugno, impennata dei prezzi dei biglietti per aerei, traghetti e treni. L''Istat registra aumenti congiunturali "consistenti" per i prezzi del trasporto aereo passeggeri (+6,9%), che crescono su base annua del 13,8%. Un aumento più marcato si rileva per i prezzi del trasporto marittimo e per vie di acque interne (+10,8%), che segnano una crescita rispetto a giugno 2010 del 52,8% (+62,3% a maggio). Anche i prezzi del trasporto ferroviario passeggeri risultano in aumento rispetto a maggio (+2,0%) e salgono dell''8,4% su base annua. Si segnala, inoltre, il rialzo mensile (+0,3%) dei prezzi delle assicurazioni sui mezzi di trasporto, cresciuti su base tendenziale del 5,3%.
Vacanze
Anche l''Istat sottolinea i rincari in corrispondenza con le partenze per le vacanze estive. In particolare, si segnala l''aumento dello 0,9% su base mensile dei prezzi dei servizi di alloggio (+3,9% su base annua), l''incremento congiunturale dei prezzi dei campeggi (+14,4%) e delle pensioni e simili (+2,0%). Infine, nell''ambito dei ricreativi, si rileva il rialzo su base mensile dei prezzi degli stabilimenti balneari (+3,5%), che crescono del 4,3% su base annua.
La tazzina di caffè conviene… al bar
I dati sui prezzi al consumo diffusi stamattina dall'Istat segnalano forti tensioni sui prezzi degli alimentari, in particolare caffè e zucchero aumentati rispettivamente dell'11,5% e del 9,4% rispetto ad un anno fa. Al contrario, la tazzina consumata al bar continua a mantenere un profilo virtuoso nonostante i forti incrementi di prezzo subiti principalmente dalle miscele più pregiate destinate al canale. Nell'ultimo anno la variazione del prezzo della tazzina si è assestata intorno al 2,5%, ben al di sotto del tasso di inflazione generale. Nessuno è in grado di dire se questo atteggiamento di prudenza da parte delle imprese proseguirà nei prossimi mesi ma è certo che la tazzina al bar resterà lontana dagli incrementi a due cifre registrati dal caffè consumato in casa. «Ancora una volta – commenta il presidente Fipe, Lino Enrico Stoppani - il bar si rivela in grado di assorbire gli aumenti delle materie prime a difesa del potere di acquisto dei consumatori». Bolzano è la città più cara in cui bere un caffè al bar con 1,02 euro. Con 0,72 centesimi, Reggio Calabria e Caserta sono le più economiche.
Il prezzo della tazzina di caffè al bar
CITTA'' | EURO |
Alessandria | 0,98 |
Ancona | 0,9 |
Aosta | 0,98 |
Arezzo | 0,9 |
Ascoli Piceno | 0,81 |
Asti | 0,88 |
Bari | 0,73 |
Belluno | 1 |
Bergamo | 0,94 |
Biella | 0,92 |
Bologna | 1 |
Bolzano | 1,02 |
Brescia | 0,96 |
Cagliari | 0,8 |
Campobasso | 0,76 |
Caserta | 0,72 |
Como | 0,84 |
Cremona | 1 |
Cuneo | 0,99 |
Ferrara | 1 |
Firenze | 0,96 |
Forlì | 1 |
Genova | 0,89 |
Gorizia | 0,91 |
Grosseto | 0,88 |
La Spezia | 1 |
L''Aquila | 0,8 |
Lecco | 0,97 |
Lodi | 0,99 |
Milano | 0,9 |
Modena | 0,99 |
Napoli | 0,82 |
Novara | 0,89 |
Padova | 0,93 |
Palermo | 0,82 |
Parma | 0,98 |
Pavia | 0,97 |
Perugia | 0,83 |
Piacenza | 1 |
Pisa | 0,94 |
Pistoia | 0,87 |
Pordenone | 0,97 |
Potenza | 0,78 |
Ravenna | 1,06 |
Reggio Calabria | 0,72 |
Rimini | 1 |
Roma | 0,8 |
Rovigo | 1 |
Siena | - |
Terni | 0,86 |
Torino | 1 |
Trento | 1 |
Treviso | 0,91 |
Trieste | 0,98 |
Udine | 0,96 |
Varese | 0,91 |
Venezia | 0,94 |
Verbania - Cuneo - Ossola | 0,96 |
Vercelli | 0,94 |
Verona | 0,93 |
Vicenza | 0,93 |
Fonte: elaborazioni Osservatorio Prezzi su dati Istat