Tutto è pronto a Favignana (Tp), la più grande delle isole Egadi, per la vendemmia Firriato. Sarà la prima vera raccolta, dopo i risultati incoraggianti delle microvinificazioni dell'anno scorso, che dovrebbe premiare il sogno più ambizioso di Vinzia e Salvatore Di Gaetano (nella foto) - il Progetto Insulae - e far dimenticare il lungo e laborioso lavoro di bonifica del terreno arenario e sabbioso, con rocce tufacee affioranti, a pochi metri dalla scogliera di Calamoni da cui la Tenuta prende nome.
Questa è una viticoltura del mare, condotta in un contesto produttivo affascinante per il paesaggio ma difficile per le condizioni pedoclimatiche particolari ed estreme. Il mare avrà un ruolo fondamentale nel definire le proprietà organolettiche delle uve e quindi del vino della tenuta di Favignana, con un bagaglio di componenti saline di pregio.
Ai cinque ettari di vigneto ad alberello, divisi tra due appezzamenti contigui, è stato affidato il compito di produrre almeno 25mila bottiglie di bianchi e di rossi da vitigni autoctoni, presenti nell'isola da tempi lontani ma poi gradualmente abbandonati fino alla totale scomparsa databile ai primi del Novecento. Difficile qui allevare, vinificare, trasportare. Le uve di questa prima vendemmia saranno trasferite in cassette su un camion refrigerato e vinificate nel centro aziendale di Paceco, nei pressi di Trapani, raggiungibile con un'ora di nave da Favignana.
E come avviene per l'ultimo nato della famiglia, l'attenzione ora è tutta per questo vigneto eroico, nonostante i Firriato siamo presenti in varie aree della Sicilia. Sono altre cinque le Tenute Agricole dell'Azienda: 320 ettari di vigneti distribuiti in contesti produttivi differenti: quattro nell'agro di Trapani e una alle pendici dell'Etna. Il risultato è una produzione differenziata, risultato di un grande impegno, definitosi nel tempo, dalla selezione dei territori viticoli a quella conseguente delle varietà impiantate: quasi una mappa del patrimonio ampelografico del continente-Sicilia.
Nella Farfalla delle Egadi, com'è definita l'isola per la sua forma, si attende quindi un buon risultato anche grazie al vento di ponente - il Favonio- che difende naturalmente le uve da muffe e parassiti. Garantito anche il contributo dell'altro elemento, il sole, sempre prezioso per una produzione di qualità. Un sole che ha saputo esaltare anche i vitigni internazionali, impiantati nelle altre aree dal 1994, anno dell' innovativa svolta aziendale Firriato che dalle 400mila bottiglie ha saputo moltiplicare e commercializzare in almeno 30 Paesi la sua produzione grazie ad una strategia di marketing mirata e ad una politica corretta dei prezzi. La qualità è garantita dalla scelta di competenti agronomi ed enologi -a cominciare da quello storico, Peppe Pellegrino- e dalla bella e grintosa titolare Vinzia Di Gaetano che per prima ha inaugurato la tendenza dei produttori a divenire i testimonial del loro prodotto, offrendo il proprio volto a garanzia della qualità. Ancora qualche settimana quindi, quelle decisive per la qualità finale delle uve del mare di Favignana, e si vedranno i risultati di un impegnativo progetto di enologia pioneristica che - c'è da giurarci- sarà ulteriormente potenziato.