Tornano inferociti: sono i turisti che hanno avuto la vacanza rovinata da una serie di disservizi. Per questo l'Aduc, l'associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori, suggerisce cosa fare per rivalersi in termini economici. Innanzitutto i rimborsi: si possono ottenere per spese effettuate e non dovute, per mancata prestazione di servizi e per giorni di vacanza non usufruiti.
Aduc ricorda che la contestazione deve essere effettuata entro 10 giorni lavorativi dalla data del rientro, deve essere indirizzata al tour operator e all'agenzia, con raccomandata con avviso di ricevimento, allegando tutta la documentazione utile: depliant illustrativo, copia del contratto, foto o filmati del luogo, ricevute di pagamenti extra, denunce per furti o danneggiamenti, certificati medici, dichiarazioni scritte, testimonianze ecc. In caso di risposta negativa si può ricorrere al Giudice di Pace.
Per quanto invece riguarda i risarcimenti la Corte di Giustizia europea ha riconosciuto (procedimento C-168/00) e ora anche la normativa italiana, il diritto al risarcimento per danno morale da vacanza rovinata, specialmente se questa è in relazione a particolari circostanze (viaggio di nozze, unico periodo di vacanze, ecc.).
La richiesta segue la stessa procedura prevista per i rimborsi. Per avere una consulenza telefonica dell'Aduc si può digitare il numero 895.96.97.997 (1), un numero a pagamento disponibile da lunedì al venerdì ore 10/18; 4.
All'indirizzo l'associazione ha predisposto un modulo che può essere scaricato, per la richiesta di rimborso e risarcimento da indirizzare al tour operator e all'agenzia; all'indirizzo del portale, si possono ottenere consigli e consulenza. Basta scrivere la domanda e lasciare la propria e-mail: entro 48/72 ore si otterrà una risposta. Il servizio è gratuito.