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Casina Valadier torna a splendere con i piatti di Massimo D'Innocenti

La Casina Valadier offre un'importante esperienza gastronomica a un prezzo medio-alto, 70-80 euro, ma è davvero unica, sia per il cibo che per la location. L'offerta è articolata: oltre al panoramico ristorante alla carta c'è nel giardino una caffetteria ideale per colazioni, degustazioni e buffet

di Mariella Morosi
 
09 ottobre 2011 | 15:42

Casina Valadier torna a splendere con i piatti di Massimo D'Innocenti

La Casina Valadier offre un'importante esperienza gastronomica a un prezzo medio-alto, 70-80 euro, ma è davvero unica, sia per il cibo che per la location. L'offerta è articolata: oltre al panoramico ristorante alla carta c'è nel giardino una caffetteria ideale per colazioni, degustazioni e buffet

di Mariella Morosi
09 ottobre 2011 | 15:42
 

Dopo anni di restauro a cura delle Soprintendenze, è stato ampiamente realizzato l'obiettivo di riportare agli splendori di un tempo la Casina Valadier. Nel verde del Pincio, tra i busti dei Grandi di Villa Borghese, è tornata a essere una destinazione d'eccellenza per chi vuole gustare la migliore cucina italiana sulle terrazze su uno degli scorci più belli della città.

Se i gourmet sono tornati, molto del merito va a Massimo D'Innocenti (nella foto che mostra i paccheri all'astice e il maiale con fichi e semi di senape), chef senza maestri formatosi alla scuola dei piatti della grande tradizione italiana e romana, quella cucina dagli ingredienti genuini da trasformare il meno possibile. Pur attento e rispettoso delle novità - spesso rivoluzionarie - proposte da colleghi-star italiani e internazionali, D'Innocenti ha affinato dopo 20 anni ai fornelli una proposta gustativa tutta sua, con una formula che prevede cotture non invasive, pochi ingredienti per ogni piatto, riconoscibilità ed esaltazione dei sapori. Composizioni da ammirare ma soprattutto da gustare, private da tutto ciò che possa essere d'effetto ma non finalizzato al gusto. Il futuro della cucina? «Forse dobbiamo fare tutti un passo indietro - dice - perchè quello che conta davvero è la materia prima, la base di tutto, poi viene il resto, amore, passione e anche tecniche o tendenze».

E lo dimostra sul campo: per fare un esempio, per il filetto di manzo ha un fornitore mentre per il controfiletto e altri tagli si rivolge ad altri. Stessa cosa per il pescato, i crostacei e per tutto il resto che va a formare il menu, strettamente legato alle stagioni. L'autunno, qui alla Casina Valadier, è anche in menu con il Risotto radicchio e castagne, con i Paccheri con porcini e straccetti d'anatra, con il Filetto di maiale con fichi e semi di senape.Ampia l'offerta di antipasti: dall'Astice alla catalana alla vera Bufala con Pachino, dalla Tartare di tonno con songino e agretto di pesche, al Culatello con indivia belga e mostarda di fichi.

Tra i primi segnaliamo i Maltagliati ripieni con ricotta di pecora, il Bauletto di melanzane con gnocchetti sardi al bianco di vitella e i Paccheri all'astice. Romanissimi la Pasta e broccoli al brodo di Arzilla, il Baccalà alla trasteverina e le crocchette di coda alla vaccinara. A seguire, Fritto antico di calamari con salsa tartara, Carrè di agnello alla cacciatora, Involtino di Rombo e zucchine con salsa al limone e infine Entrecote, Tagliata e Misto mare alla griglia. Anche i formaggi qui sono d'autore: dalle Tome delle Langhe al Gorgonzola affinato nelle vinacce. Irresistibile la carta dei dolci con Millefoglie di fragole glassate al Balsamico, Cupola cremosa al cioccolato, Fagottino croccante di albicocche e zabaione al Moscato.

Di livello la carta dei vini e dei distillati con oltre 200 etichette. La Casina Valadier offre un'importante esperienza gastronomica al un prezzo medio-alto, 70-80 euro, ma è davvero unica, sia per il cibo che per la location. Qui è passata la storia, vi hanno mangiato persone come Gandhi, Re Farouk, Strauss, Pirandello. Nelle sale c'è ancora l'opus reticulatum dell'antica cisterna romana del Collis Hortulorum su cui tra il 1816 e il 1837 l'architetto e urbanista Giuseppe Valadier rielaborò in stile neoclassico il precedente Casino Della Rota, un fabbricato a sua volta edificato sui resti del sito archeologico. Dopo la Prima Guerra Mondiale la Casina divenne il ritrovo di artisti, intellettuali e uomini politici di tutto il mondo. Poi nel secondo dopoguerra, il declino a fasi alterne.

Oggi finalmente, per la scelta intelligente della nuova proprietà, è in pieno Rinascimento. L'offerta è articolata: oltre al panoramico ristorante alla carta c'è nel giardino una caffetteria, nella Sala Impero e nella Crociera possono svolgersi colazioni di lavoro e ricevimenti, degustazione di vini e ligth lunch anche a buffet.


Casina Valadier
Al Pincio, Villa Borghese
Piazza Bucarest - 00187 Roma
Tel 06 69922090
info@casinavaladier.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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