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Vino, produzione 2011 in calo Lavoro delle aziende a rischio

Una riduzione riconducibile in parte a fattori meteorologici: l’eccessivo caldo e la siccità hanno provocato una resa di trasformazione più bassa della media in alcune regioni. Per il presidente del Settore Vitivinicolo di Fedagri è colpa anche di una politica miope di sostegno alla non produzione

29 settembre 2011 | 12:22
Vino, produzione 2011 in calo Lavoro delle aziende a rischio
Vino, produzione 2011 in calo Lavoro delle aziende a rischio

Vino, produzione 2011 in calo Lavoro delle aziende a rischio

Una riduzione riconducibile in parte a fattori meteorologici: l’eccessivo caldo e la siccità hanno provocato una resa di trasformazione più bassa della media in alcune regioni. Per il presidente del Settore Vitivinicolo di Fedagri è colpa anche di una politica miope di sostegno alla non produzione

29 settembre 2011 | 12:22
 

Scende per la prima volta sotto la soglia dei 41 milioni di ettolitri la produzione di vino italiana nel 2011, con un calo del 13% rispetto ai volumi dello scorso anno. Una riduzione produttiva riconducibile in parte a fattori meteorologici: l'eccessivo caldo e la siccità hanno provocato una resa di trasformazione più bassa della media in Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Sicilia, grandinate a macchia di leopardo hanno invece colpito alcune zone viticole della Lombardia e dell'Alto Adige.



Discorso a parte merita la Sicilia, che vede il suo potenziale produttivo ridursi quest'anno di un ulteriore 20% rispetto al 2010, in virtù del ricorso alle misure di estirpazione e alla vendemmia verde. «Non possiamo non ribadire a riguardo - commenta Adriano Orsi, presidente del Settore Vitivinicolo di Fedagri Confcooperative – la nostra forte contrarietà ad una politica miope che continua a dare sostegno alla non produzione».

«Il calo quantitativo della vendemmia di quest'anno è preoccupante – prosegue Orsi – rischia di esporre tutto il settore a fenomeni di contraffazione gia largamente diffuse per altri prodotti agroalimentari italiani e questo soprattutto in ambito internazionale, dove la domanda di vino italiano è in continua crescita».

«Temiamo inoltre che le nostre aziende possano veder minata la loro competitività – prosegue Orsi – a causa dei maggiori costi che dovranno fronteggiare. Il minor prodotto conferito dai soci provocherà infatti una maggiore incidenza dei costi di produzione sul confezionato. Se a ciò aggiungiamo anche gli aumenti sui costi di forniture (acquisti di materiale per il confezionamento, macchinari, manutenzioni, trasporti, servizi) derivanti dall'incremento dell'IVA al 21% e che sono stimabili in circa 11 milioni di euro l'anno, è evidente come, nonostante le cantine cooperative producano vini di grande qualità, non riusciranno ad arrivare sul mercato con dei prodotti competitivi anche nel prezzo».

RegioniVino e Mosto Produzione 2010 (.000 Hl) Dati ISTAT+/- % previste rispetto al 2011Stime* Vino e Mosto (.000 Hl) Produzione 2011
Piemonte3.006-8%2.770
Lombardia1.349-12%1.190
Trentino Alto Adige1.161-10%1.050
Veneto8.351-10%7.520
Friuli Venezia Giulia1.334-12%1.170
Emilia Romagna6.601-15%5.610
Toscana2.854-12%2.520
Umbria875-20%710
Marche927-15%800
Lazio1.259-5%1.200
Abruzzo3.028-25%2.270
Campania1.869-5%1.790
Puglia7.169-15%6.090
Sicilia5.676-20%4.540
Sardegna47510%520
Altre**8115%850
Totale46.745-13%40.600

Fonte: Fedagri Confcooperative
* Medie produttive arrotondate e ipotizzate per ciascuna Regione
** Valle d'Aosta, Liguria, Molise, Basilicata, Calabria.



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