Il Tribunale di Parigi ha condannato nei giorni scorsi Expedia, TripAdvisor e Hotels.com a pagare una multa da 430mila euro per aver messo in atto pratiche sleali e ingannevoli.
Expedia è stata accusata di aver generato confusione tra siti d'opinione (Tripadvisor, di proprietà dello stesso Expedia) e siti commerciali, fornendo informazioni sbagliate sulla disponibilità di posti in certi alberghi e indirizzando gli utenti verso altri hotel, partner commerciali del sito stesso.
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La sentenza del Tribunale di Parigi, emanata su istanza di Synhorcat (l'associazione francese degli albergatori), costituisce un importante successo dell'azione che Hotrec (l'organizzazione europea degli alberghi, ristoranti e bar), insieme a Federalberghi e alle altre associazioni nazionali, sta promuovendo in tutti i paesi europei per contrastare le pratiche commerciali scorrette.
Nello stesso solco si muove la comunicazione che Federalberghi ha recentemente indirizzato al ministro del Turismo e a tutte le forze politiche, per richiedere l'adozione di un provvedimento contro le recensioni anonime.
«Sino a quando il comportamento dei siti di recensione alberghiera e di quelli di prenotazione online - sostiene la nota di Federalberghi - continuerà a non assicurare trasparenza ed efficienza al mercato, gli albergatori continueranno la propria battaglia, utilizzando tutti gli strumenti disponibili per la tutela dei propri diritti, nell'interesse primario dei consumatori».