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Il turista natalizio boicotta il panettone A Milano meglio brunch e happy hour

Se un tempo i simboli di Milano a Natale erano il Duomo, il panettone e il vecchio tram, oggi le parole d’ordine tra i turisti sono via Monte Napoleone e i food-fenomeni come il brunch, etnico o all’italiana, e l’happy hour, l’oramai tradizionale appuntamento dopo-lavoro o pre-serata milanese

 
12 dicembre 2011 | 17:11

Il turista natalizio boicotta il panettone A Milano meglio brunch e happy hour

Se un tempo i simboli di Milano a Natale erano il Duomo, il panettone e il vecchio tram, oggi le parole d’ordine tra i turisti sono via Monte Napoleone e i food-fenomeni come il brunch, etnico o all’italiana, e l’happy hour, l’oramai tradizionale appuntamento dopo-lavoro o pre-serata milanese

12 dicembre 2011 | 17:11
 

Milano durante il periodo natalizio rappresenta un vero e proprio crocevia di viaggiatori. Ma cosa cerca il 'visitatore natalizio” nel capoluogo lombardo? Piuttosto che il valore storico-culturale (18%), ad attrarre e a colpire il turista sono le vie dello shopping (57%) e le nuove tendenze da provare (45%). Ed ecco che, dunque, la 'giornata del turista natalizio” al mattino si trascorre tra negozi e boutique (59%) e locali trendy (51%), mentre nel pomeriggio spiccano i tipici mercatini da un lato (45%) e le occasioni di shopping dall'altro (43%). Se un tempo, infatti, i simboli di Milano a Natale erano il Duomo (58%), il panettone (44%) e il caratteristico tram (17%), oggi le parole d'ordine tra i turisti sono via Monte Napoleone (62%) e i food-fenomeni come il brunch (49%), il pranzo-colazione conviviale in stile americano, etnico o all'italiana con gli immancabili pancakes, le cesar's salad e il Nescafé, e l'happy hour (47%), l'oramai tradizionale appuntamento dopo-lavoro o pre-serata milanese.



è quanto emerge da uno studio realizzato da Meta Comunicazione, dal titolo 'Natale a Milano”, condotto su 3.900 visitatori milanesi, tra gente di passaggio, turisti e lavoratori (italiani e stranieri), attraverso un monitoraggio on-line sui più importanti social network e blog sul turismo, cui è stato chiesto cosa mettono in valigia alla fine del loro natale milanese e quali sono i simboli della città.

Da luogo senza anima dopo poche ore dall'arrivo, Milano si trasforma in città piena di sorprese, fino a divenire alla fine del soggiorno il posto in cui i visitatori si trasferirebbero per tutta la vita

Ma i turisti quanto tempo si fermano e per quale motivo scelgono Milano? Da chi preferisce la toccata e fuga trascorrendo nella capitale meneghina appena due giorni, magari un fine settimana (25%), a chi al contrario decide di soffermarsi per 3/4 giorni (39%), fino ai più convinti che organizzano una settimana completa per 'scoprire tutto quello che c'è da fare” (17%). In generale, a emergere è un turista a Milano incuriosito dalle mille iniziative offerte dalla città, sempre alla ricerca di 'cose particolari da fare” (45%) che vadano fuori dagli standard abitudinari.
   
A primo impatto, però, Milano tradisce le aspettative dei turisti che la giudicano invivibile (19%) e senza anima (21%). Non mancano, infine, gli 'innamoramenti”: sono infatti ben tre su dieci a dichiarare con entusiasmo 'mi trasferirei immediatamente a Milano” (27%).

Mattina shopping, pranzo brunch, pomeriggio tra mercatini e happy hour: ecco la giornata del turista a Milano. E tra i simboli della città via Monte Napoleone batte il Duomo, mentre il brunch e l'happy hour sono più ricercati del panettone

La giornata tipo del 'turista natalizio” a Milano comincia al mattino tra le vie del centro al grido di 'devo saccheggiare i negozi alla moda” (57%) o 'non vedo l'ora di andare in Via Monte Napoleone” (48%), mentre i monumenti rappresentano una priorità solo per il 16%: se il 39% degli intervistati ammette di guardarli di sfuggita 'durante il passeggio”, sono molti coloro che affermano 'non voglio perdere troppo tempo per visitarli” (41%). Anche il momento del pranzo si rivela essere l'occasione ideale per provare qualcosa di 'davvero milanese”: a spiccare sono dunque i locali più 'alternativi e innovatori” che propongono il 'brunch all'italiana” (57%), il nuovo modo di intendere la tavola portato in città nei primi anni ‘90 da Nescafé, e che hanno la meglio sulle classiche trattorie (37%) o i ristoranti/pizzerie (49%). Appena uno su cinque, invece, preferisce 'prendere quello che capita prima” (12%) magari in una rosticceria o in un fast-food.

Nel pomeriggio, poi, trovano molto più spazio le iniziative in giro per la città: dai mercatini in centro (39%) alle fiere nei padiglioni milanesi (37%). Il tutto senza tralasciare lo shopping che, in ogni occasione, rende speciale il soggiorno a Milano (43%). In serata, infine, a spopolare è l'happy hour (48%), scelto da molti in quanto 'si beve qualcosa e poi si continua la serata in qualche altro locale” (29%) e 'si cena e si beve in un clima tranquillo e festoso” (33%), anche se non manca chi poi conclude la giornata in un ristorante (41%) o in una discoteca (23%).

Per i turisti a Milano l'emblema della città sono via Monte Napoleone, il Duomo e i fenomeni di tendenza come il brunch e l'happy hour che battono il panettone, storico simbolo cittadino.Ma quali sono i simboli indimenticabili del soggiorno milanese? Nonostante la sontuosità e la bellezza del Duomo permanga tra i luoghi emblematici della città (58%), i turisti sembrano preferire le vie della moda come l'eccezionale via Monte Napoleone (58%) mentre 'La Scala del Calcio”, lo stadio Giuseppe Meazza (46%), riscuote più successo del teatro alla scala (43%). Tra le curiosità più ricercate dai turisti e in grado di rendere unica la propria vacanza nel capoluogo lombardo a sorpresa spiccano i fenomeni gastronomici come il 'Brunch Nescafé” (49%), e l'happy hour (47%) che, rimanendo in tema cibo, battono uno degli storici simboli di Milano, ovvero il panettone (44%). Agli ultimi posti della top ten degli emblemi meneghini i tram (17%), in queste festività natalizie adornati di luci che li rendono ancor più caratteristici, 'La Rinascente” (15%), lo store più storico e modaiolo, e il caratteristico 'ghisa”, il vigile urbano milanese (11%).

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