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La biodiversità che piace ai Buongustai Il progetto Pesce ritrovato by Fish Scale

Il circolo dei Buongustai di Fabio Campoli ha deciso di aiutare la tutela della biodiversità marina, secondo il progetto europeo “Pesce ritrovato by Fish Scale”, coordinato dall'acquario di Genova, finanziato dalla commissione europea col programma Life+ e supportato dalla regione Liguria

 
04 aprile 2012 | 18:28

La biodiversità che piace ai Buongustai Il progetto Pesce ritrovato by Fish Scale

Il circolo dei Buongustai di Fabio Campoli ha deciso di aiutare la tutela della biodiversità marina, secondo il progetto europeo “Pesce ritrovato by Fish Scale”, coordinato dall'acquario di Genova, finanziato dalla commissione europea col programma Life+ e supportato dalla regione Liguria

04 aprile 2012 | 18:28
 

Forse non tutti sanno che in mare esistono moltissime specie di pesce commestibili, ma poco conosciute. Come fa presente il ministero delle politiche agricole di oltre 700 specie marine commestibili solo il 10% circa è commercializzato. La conseguenza di questa 'ignoranza” è un sovrasfruttamento degli stock delle specie più conosciute, che tendono col tempo a scarseggiare nei nostri mari.

Un problema questo messo sotto la lente di ingrandimento dal progetto europeo 'Pesce Ritrovato by Fish Scale”, coordinato dall'Acquario di Genova, finanziato dalla commissione europea all'interno del programma Life+ e supportato dalla regione Liguria.

Un progetto che il circolo dei Buongustai di Fabio Campoli ha deciso di sostenere, attraverso le proprie attività culturali e i propri eventi, per sensibilizzare al consumo ittico consapevole. Un importante messaggio di corretta alimentazione e di cultura enogastronomica che lo chef Campoli condivide pienamente, considerando anche che le nostre abitudini alimentari e culturali consolidate contribuiscono a concentrare l'attenzione su un numero limitato di risorse: «Maggiore conoscenza e consapevolezza aiuterà a variare sicuramente la nostra alimentazione, ad aiutare il mare e le specie fin troppo sfruttate e ad evitare anche le frodi alimentari, diffuse soprattutto su pesci di cui c'è molta richiesta».

Il progetto in questione, ha l'obiettivo infatti di preservare la biodiversità marina, far riscoprire le specie ittiche locali, ridurre gli scarti di pesca e incrementare la domanda e il valore commerciale delle specie ritrovate. Vuole innescare, dunque, un ciclo virtuoso che incrementi la domanda e il valore commerciale delle specie oggi poco sfruttate, creando anche una rete nazionale che raggruppi gli operatori di settore, le istituzioni locali, i consumatori, la distribuzione e gli operatori turistici a livello nazionale.

Grazie al contributo di un comitato scientifico nazionale sono state individuate ben 18 specie attualmente poco note e consumate, ma altrettanto buone e che possono far parte a pieno titolo della nostra dieta: Aguglia, Alaccia, Alalunga, Barracuda, Boga, Cefalo, Lampuga, Leccia Stella, Menola, Mostella, Palamita, Pesce Sciabola, Pesce Serra, Potassolo, Sardina, Sugarello, Tombarello, Tonnetto Alletterato.

Gli altri partner italiani del progetto sono Legambiente, Lega Pesca, Agci Agrital, Coop Liguria e Softeco Sismat.

Per chi volesse saperne di più e aderire al Progetto 'Pesce Ritrovato” può visitare: www.pesceritrovato.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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