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Steinbier Original di Leikeim Una birra nata dal fuoco e dalla pietra

Fondata nel 1887, la birreria bavarese Leikeim ha mantenuto una produzione tradizionale: la Steinbier Original. Come il nome suggerisce, nella produzione vengono utilizzate le pietre che, gettate roventi nella birra in fermentazione, fanno caramellare lo zucchero e le conferiscono un gusto unico

di Enrico Rota
Presidente Strada del Vino Valcalepio e dei Sapori della Bergamasca
 
01 luglio 2012 | 10:25

Steinbier Original di Leikeim Una birra nata dal fuoco e dalla pietra

Fondata nel 1887, la birreria bavarese Leikeim ha mantenuto una produzione tradizionale: la Steinbier Original. Come il nome suggerisce, nella produzione vengono utilizzate le pietre che, gettate roventi nella birra in fermentazione, fanno caramellare lo zucchero e le conferiscono un gusto unico

di Enrico Rota
Presidente Strada del Vino Valcalepio e dei Sapori della Bergamasca
01 luglio 2012 | 10:25
 

Fondata nel 1887 dal locandiere Johann Leikeim, la birreria Leikeim ha sede nel comune di Altenkunstadt nel land della Baviera in Germania. Da allora molte cose sono cambiate, ma due cose sono rimaste sempre le stesse: la passione per la produzione della buona birra e la proprietà, giunta alla quinta generazione.

Oggi è Dieter Leikeim, insieme alla figlia, a dirigere la fabbrica di birra e fa della propria passione per la buona birra una sfida sostenuta da un profondo impegno. Dal 1992, tutte le birre sono imbottigliate esclusivamente in bottiglie con il tappo meccanico che regalano un caratteristico suono invitante al momento dell'apertura.

Tra le birre prodotte, spicca la Steinbier Original. è prodotta con un particolare metodo antico che prevede l'utilizzo di pietre roventi gettate nel mosto che fanno caramellare lo zucchero sulla rocce che vengono poi rimesse nella birra in fase di fermentazione.

La tecnica consiste nell'immergere pietre riscaldate a milleduecento gradi su un rogo di legno di faggio (da qui le note dolci e affumicate che caratterizzano questo tipo di birra) nell'infuso di malto fino a farlo bollire. Poiché il calore rilasciato da ogni pietra è relativamente basso, ne occorrono un gran numero che, a contatto con il malto, ne caramellano lo zucchero, lasciando quindi anche un gusto affumicato.

Tra gli ingredienti troviamo anche il malto di frumento. è quindi una birra che nasce dal fuoco e dalla pietra secondo un ancestrale procedimento usato in Carinzia. Al naso l'impatto è importante, tra un susseguirsi di aromi fragranti e invitanti. Il fruttato è maturo con note di frutta candita e frutta secca (nocciola); il malto è ben presente, arricchito da sfumature calde di caramello e una delicata affumicatura. Complessità che si ritrova in bocca, bilanciata dall'amaro del luppolo e arricchita da una piacevole freschezza. Schiuma fine e compatta, aderente e persistente. L'aspetto è chiaro poiché la birra non è filtrata. Il colore è ambra abbastanza carico con dei riflessi aranciati. La sua elevata intensità olfattiva e la sua attraente finezza sprigionano un ventaglio di profumi che ne delineano da subito il suo carattere speciale. Di corpo rotondo e di frizzantezza media, in bocca è di corpo pieno e rotondo. La sua delicata freschezza è bilanciata da un amaro presente. Dopo la bevuta, tutti gli aromi sentiti al naso si ripresentano offrendo un'articolata ricchezza che persiste abbastanza a lungo.

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