Prossimi all'esaurimento, il mondo del turismo si chiede cosa sarà dei 'buoni vacanza' dal 9 settembre prossimo. Introdotti dalla legge 135/2001 e volti a favorire il cosiddetto "turismo sociale" ovvero il turismo delle categorie più deboli, dopo due anni di erogazione, sono finiti, anche loro, sotto la scure del Governo Monti che con decreto legge "Semplificazione e Sviluppo", li ha abrogati.
Il ministro del Turismo, Piero Gnudi, ha disposto che l'emanazione dei buoni vacanza, già prevista per tutto il 2012, dovrà cessare dal 9 settembre e che, per la stessa data, tutti quelli ancora in circolazione dovranno essere utilizzati o restituiti. Lo scorso 28 luglio, in epoca quindi 'non sospetta', un gruppo di parlamentari appartenenti a quasi tutte le forze politiche, aveva però presentato una proposta di legge (depositata in Parlamento con il n. C4558) per una riforma totale della disciplina nell'intento di adeguarla alle altre più avanzate in Europa e, in particolare, a quella francese.
Il modello transalpino, oltre a stimolare la domanda interna e la destagionalizzazione, consente anche una parziale defiscalizzazione tributaria e degli oneri sociali. L'importanza per il settore turismo, per il quale i 'buoni vacanza' potrebbero rappresentare una potente leva di ripresa, soprattutto in presenza di interventi strutturali e decisivi come questo, è, per gli operatori del turismo, fondamentale.
Di tutta questa materia di parlerà nel corso del convegno "I Buoni Vacanza per un rilancio del Turismo" che si terrà a Viterbo, presso la Sala Regia del Palazzo Comunale, il 29 maggio.
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