Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 26 aprile 2024  | aggiornato alle 20:48 | 104823 articoli pubblicati

Il vino in tempo di crisi Obiettivi: razionalizzare e tagliare i costi

Abbattere i costi in vigna e in cantina, senza compromettere la qualità del vino ma anzi migliorandola, è possibile. La parola d'ordine è razionalizzare. Favorire l'introduzione di macchine, per esempio, consente di abbattere le ore di lavoro manuale passando dalle 300 ore per ettaro alle 20-30 ore

 
08 giugno 2012 | 10:43

Il vino in tempo di crisi Obiettivi: razionalizzare e tagliare i costi

Abbattere i costi in vigna e in cantina, senza compromettere la qualità del vino ma anzi migliorandola, è possibile. La parola d'ordine è razionalizzare. Favorire l'introduzione di macchine, per esempio, consente di abbattere le ore di lavoro manuale passando dalle 300 ore per ettaro alle 20-30 ore

08 giugno 2012 | 10:43
 

La strada tracciata dai tecnici del settore vitivinicolo in tempo di crisi: meccanizzare le attività colturali per abbattere i costi di produzione e sburocratizzare ricorrendo sempre di più all'autocertificazione.
 
Tagliare i costi in vigna e in cantina, senza compromettere la qualità del vino, ma anzi migliorandola è possibile. In un momento in cui la crisi non risparmia nessun comparto economico, il settore vitivinicolo non può permettersi sprechi. La parola d'ordine è razionalizzare. è questo il messaggio lanciato dal 67° Congresso di Assoenologi, l'organizzazione dei tecnici del settore vitivinicolo italiano, che si è concluso oggi a Savona.



«Razionalizzare - sostiene il direttore generale di Assoenologi, Giuseppe Martelli - significa innanzitutto abbattere i tempi di lavorazione, potenziando la meccanizzazione delle operazioni colturali».

Favorire l'introduzione di macchine, per esempio, consente di abbattere le ore di lavoro manuale, passando dalle 300 ore per ettaro alle 20-30 ore.

«Grazie a macchine sempre più affidabili, calibrate e sofisticate, e a strumenti basati sul Gps che consentono interventi precisi e mirati in ogni fase, dall'impianto alla vendemmia, passando per la potatura e i trattamenti, con dati puntuali su ogni pezzo di vigneto, si riesce anche a condurre il vigneto e a raccogliere l'uva in situazioni ottimali», ha spiegato nel corso del suo intervento Luigi Bonato, direttore di Evoluzione Ambiente. Prestazioni, queste, valide per aziende di grandi, medie e anche piccole dimensioni.

In questo contesto, malgrado l'evidente vantaggio economico, i produttori vitivinicoli italiani si muovono ancora troppo lentamente. Se in Francia, per esempio, esistono 20mila vendemmiatrici meccaniche, in Italia ve ne sono soltanto 2mila.
 
I costi si abbattono anche riducendo i passaggi burocratici, ribadiscono gli enologi. Carte e bolli, ricorda Martelli, costringono un direttore di cantina a dedicare oltre il 20% del proprio tempo ad adempiere agli obblighi burocratici, sottraendo tempo prezioso alla sua attività professionale. Per questo motivo, Assoenologi si batte ormai da diverso tempo affinché si possa sempre più ricorrere all'autocertificazione, che prevede la responsabilità civile e penale dell'enologo. Aspetto, questo, rimarca il direttore Martelli, che agevolerebbe di più i piccoli produttori.
 
Il 67° Congresso nazionale di Assoenologi si svolge con il patrocinio del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali italiano. Sponsor ufficiali alcune delle aziende leader di macchinari, prodotti e accessori per la viticoltura e l'enologia: Amorim Cork Italia, Baukos, Bayer Cropscience, Colombin & Figlio, Della Toffola Group, Eiqs Informatica, Enò, Enoplastic, Gruppo Apra Informatica, Mas Pack Packaging, Milano Assicurazioni, Nomacorc, Tonutti, Vason Group, Vetri Speciali.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Fratelli Castellan
Cosi Com'è
Torresella
Siggi
Union Camere

Fratelli Castellan
Cosi Com'è
Torresella

Siggi
Fonte Margherita
Giordana Talamona