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Il Carapace di Arnaldo Pomodoro scrigno del Sagrantino dei Lunelli

di Mariella Morosi
16 giugno 2012 | 19:57
Il Carapace di Arnaldo Pomodoro scrigno del Sagrantino dei Lunelli
Il Carapace di Arnaldo Pomodoro scrigno del Sagrantino dei Lunelli

Il Carapace di Arnaldo Pomodoro scrigno del Sagrantino dei Lunelli

di Mariella Morosi
16 giugno 2012 | 19:57
 



Immobile, o forse solo prigioniera della sua lentezza, cova preziose barriques di Sagrantino di Montefalco tra le dolci colline di Bevagna (Pg). è il Carapace, la cantina realizzata da Arnaldo Pomodoro (nella foto, secondo da destra) per la Tenuta Castelbuono della famiglia Lunelli. L'imponente tartaruga che col dorso sembra uscire dalle viscere della terra scompone la luce con la sua copertura di rame. Lo scultore l'ha sognata,immaginata, costruita e smantellata più volte nella sua mente. E alla fine il Carapace si è concretizzato in una scultura funzionale, o se si vuole in una struttura scultorea in grado di emozionare.

la nuoca cantina

L'idea di realizzare una cantina per i Lunelli, da tre generazioni alla guida delle Cantine Ferrari, era nata quasi per gioco, da una battuta tra Gino Lunelli e lo scultore, amici da trent'anni. Poi, dopo una visita in Umbria, Pomodoro accettò l'incarico, sfidando il confine tra scultura e architettura, impegnandosi in un'esperienza completamente nuova. Non si trattava di realizzare una spettacolare creazione artistica fine a se stessa ma una struttura funzionale per la produzione e la conservazione del vino. Il Carapace si presenta come una grande cupola di rame, lavorata lastra per lastra e incisa esternamente da crepe che ricordano i solchi della terra che l'abbraccia. Internamente, a coprire l'area di degustazione e, ancora più sotto, l'accesso alla barricaia, un'impalcatura, quasi uno scheletro con materiali innovativi, mai utilizzati prima in edilizia, con l'inconfondibile segno artistico dello scultore.

Accanto al Carapace un enorme dardo rosso fuoco, conficcato nel terreno, segna l'ubicazione della cantina rendendola visibile senza ulteriori indicazioni. Una grande vetrata che circonda le pareti consente di ammirare il paesaggio a 360 gradi. Alla presentatazione dell'opera, di difficile progettazione e di complessa realizzazione, non hanno nascosto la propria emozione sia l'artista ed i suoi collaboratori che la nuova generazione dei Lunelli: Camilla (nella foto), Marcello (nella foto a sinistra) e Alessandro (nella foto a destra).

Arnaldo Pomododo fra Marcello (a sinistra), Camilla e Alessandro Lunelli«In questo paesaggio suggestivo che ricorda quelli raffigurati dagli artisti del Rinascimento - ha detto Pomodoro - il mio intervento doveva integrarsi con l'ambiente, senza avere la fallace ambizione di mimetizzarsi. Qui sono numerosi i reperti etruschi ancora sepolti,e così ho pensato ad un animale preistorico che esce dal sottosuolo. La tartaruga, simbolo di stabilità e di longevità, con il suo carapace rappresenta l'unione tra la terra e il cielo. è stata per me un'esperienza completamente nuova, da un lato per l'esigenza della funzionalità alla produzione e alla conservazione del vino, dall'altro per l'ideazione di una forma di forte impatto visivo per il pubblico che viene a visitare la cantina e a degustarlo».

Marcello Lunelli, presidente della Tenuta Castelbuono, ha seguito dall'inizio il progetto. «Questa è una scultura in cui si lavora in maniera scientifica - ha detto - con un matrimonio meraviglioso tra l'aspetto aziendale e quello artistico. Non condiziona e non limita il nostro principale obiettivo che è quello della produzione di vino che è ciò che sappiamo e vogliamo fare. Dopo oltre 100 anni di lavoro in Trentino con le Cantine Ferrari abbiamo scelto di venire anche qui, dopo aver spinto i nostri orizzonti produttivi fino in Toscana con la Tenuta Podernovo di Terricciola (Pi). Siamo rimasti folgorati dall'Umbria, terra antica e mistica, e da un vino di grande unicità, potenza e longevità come il Sagrantino».

Dal 2001, quando furono acquisiti 30 ettari tra Bevagna e Montefalco, l'attenzione è stata rivolta ai vigneti, con nuovi impianti e con la valorizzazione di quelli esistenti, ora tutti in conversione al biologico. A condurre nel «ventre» della tartaruga c'è una scala elicoidale che permette una graduale suggestiva scoperta della barricaia, illuminata da una luce azzurra che piove dal soffitto ma che sembra parte integrante della materia. è un cielo - secondo le intenzioni dell'artista - che incredibilmente si scopre scendendo anzichè salendo. A potenziare la suggestione dell'insieme c'è una porta magica che conduce allo ziggurat, una costruzione templare caratteristica delle religioni dell'area mesopotamica.

Arnaldo Pomodoro ha voluto concludere il suo intervento con la frase di Leonardo da Vinci che sembra pensata apposta per questa terra e questo vino: «E però credo che molta felicità sia agli homini che nascono dove si trovano i vini buoni». Commosso,ha ringraziato i suoi collaboratori. «Ognuno di loro - ha detto - si è impegnato al massimo con la propria professionalità e sensibilità, come in una vera bottega rinascimentale».

Sulle fasi della sua complessa costruzione durata circa cinque anni, è stato realizzato un volume a cura di Aldo Colonetti. «Il mio sogno - scrive Gino Lunelli nella prefazione - era quello di far realizzare ad Arnaldo uno scrigno per il vino, una cantina che fosse scultura e architettura insieme».

Da domenica 17 quest'opera, regalata al territorio nel segno della contemporaneità, è visibile al pubblico. Chiusura il lunedì.

Degustazioni su pretonazione: tel 0742 361670 - info@tenutacastelbuono.it


Tenuta Castelbuono
Vocabolo Castellaccio, 9 - 06031 Bevagna (Pg)
Tel 0742 361670
info@tenutacastelbuono.it

Si apre al pubblico la nuova cantina della Tenuta Castelbuono firmata da Arnaldo Pomodoro per la famiglia Lunelli. Trenta ettari a Perugia fra Bevagna e Montefalco per la produzione del vino Sagrantino. Una scultura funzionale, o se si vuole, una struttura scultorea in grado di emozionare

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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20/06/2012 12:40:00
1) Complimenti a Pomodoro e alla famiglia Lunelli
1) Il Tempio di Bacco. Polmone del turismo in Umbria e a Bevagna. Complimenti alla famiglia Lunelli, ad Arnaldo Pomodoro e a tutto lo staff.




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