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Blocco pesca in Adriatico per tutelare le riserve italiane

L’obiettivo è di garantire il ripopolamento dei pesci e salvare le marinerie dal collasso, dopo un 2011 che ha visto il pescato subire un calo del 38% rispetto al 2010, con un trend comunque in costante calo. Alto il rischio soprattutto al ristorante di trovare prodotto straniero e congelato

 
06 agosto 2012 | 11:09

Blocco pesca in Adriatico per tutelare le riserve italiane

L’obiettivo è di garantire il ripopolamento dei pesci e salvare le marinerie dal collasso, dopo un 2011 che ha visto il pescato subire un calo del 38% rispetto al 2010, con un trend comunque in costante calo. Alto il rischio soprattutto al ristorante di trovare prodotto straniero e congelato

06 agosto 2012 | 11:09
 

Stop al pesce fresco a tavola da oggi, lunedì 6 agosto, per l'avvio del fermo pesca che porta al blocco delle attività della flotta da pesca italiana lungo tutto l'Adriatico. A darne notizia è Coldiretti Impresapesca nel sottolineare che il provvedimento  ha l'obiettivo di garantire il ripopolamento dei pesci nel mare e salvare cosi le marinerie dal collasso, dopo un 2011 che ha visto il pescato subire un calo del 38% rispetto al 2010, con un trend comunque in costante calo ormai da anni.

«Questo è un segnale che forse questa misura così come strutturata non funziona, non va – sottolinea Tonino Giardini, responsabile di Coldiretti Impresapesca -, tanto che da varie parti se ne chiede il mantenimento ma con modifiche radicali». Se il blocco delle attività è una necessità per salvare il settore anche se dolorosa per le vacanze, con il venir meno del pesce in tutto l'Adriatico per cittadini e turisti è alto il rischio di ritrovarsi nel piatto, soprattutto al ristorante, prodotto straniero, congelato, assieme a quello fresco Made in Italy proveniente dalle altre zone dove non è in atto il fermo pesca (Ionio, Tirreno e le Isole), dagli allevamenti nazionali o dalla seppur limitata produzione locale dovuta alle barche delle piccola pesca che possono ugualmente operare.

Tra le specie 'salva-grigliate” si potranno trovare un po' di alici e sarde, spigole e orate provenienti dall'acquacoltura tricolore mentre crostacei e molluschi arriveranno dal Tirreno, dalla Sicilia e dallo Ionio. Non mancheranno, invece, dalle tavole vongole e cozze. Il fermo della pesca in Adriatico durerà lungo la costa da Trieste a Rimini fino al 27 agosto e da Pesaro a Bari fino al 17 settembre. Nelle dieci settimane successive alla ripresa l'attività sarà limitata a tre giorni, come già lo scorso anno, ma per una durata temporale maggiore. Tra le altre misure del fermo 2012, il fatto di prevedere un'area di tutela dell'attività della pesca per i soli sistemi a traino, fino a tutto il mese di ottobre. Il provvedimento varrà fino alle 4 miglia per le barche da pesca con sistemi a traino abilitate ad operare fino o non oltre a 6 miglia dal battigia; fino alle 6 miglia per quelle abilitate ad operare oltre le 6 miglia dalla costa.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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