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Il caro benzina colpisce il Ferragosto Vacanze a “chilometro zero”

Un pieno di benzina per un’auto di media cilindrata con 50 litri di serbatoio sfiora i cento euro ed ha addirittura superato la spesa preventivata in media dalle famiglie italiane per il giorno di Ferragosto. La scelta di evitare lunghi tragitti è quindi dettata dalla necessità di risparmiare

 
14 agosto 2012 | 09:25

Il caro benzina colpisce il Ferragosto Vacanze a “chilometro zero”

Un pieno di benzina per un’auto di media cilindrata con 50 litri di serbatoio sfiora i cento euro ed ha addirittura superato la spesa preventivata in media dalle famiglie italiane per il giorno di Ferragosto. La scelta di evitare lunghi tragitti è quindi dettata dalla necessità di risparmiare

14 agosto 2012 | 09:25
 

Quasi un italiano su quattro (22%) quest'anno rispetto al passato ha accorciato la meta delle vacanze scegliendo di andare in luoghi abbastanza vicini a casa per effetto della crisi e del caro benzina che hanno anche costretto tanti a rinunciare o a ridurre il tempo di permanenza fuori casa. è quanto emerge da una indagine Coldiretti/Swg sulle vacanze degli italiani. Un pieno di benzina per un'automobile di media cilindrata con 50 litri di serbatoio sfiora i cento euro ed ha addirittura superato la spesa preventivata in media dalle famiglie italiane per il giorno di Ferragosto. La scelta di evitare lunghi tragitti e di scegliere una vacanza a 'chilometri zero” è quindi dettata dalla necessità di risparmiare sui costi dei trasporti per effetto del caro benzina ma anche di ottimizzare il minor tempo a disposizione.
 


Gli italiani che quest'anno non rinunciano alle ferie le fanno comunque nel segno della 'microvacanza” che trova nella sinergia tra enogastronomia, cultura e ambiente i suoi punti di forza. La scoperta delle bellezze ambientali, culturali ed enogastronomiche del territorio circostante rispetto alle località più rinomate con appeal turistico ha spesso anche il vantaggio di far risparmiare notevolmente sui costi per il pernottamento, la ristorazione e gli svaghi. La vacanza breve in un posto vicino, conserva peraltro il suo valore di 'cessare con il quotidiano”. «L'obiettivo è lo stacco, mentre la destinazione è un optional…», sostiene Eurisko, e si tende a valutare «… più l'esperienza che l'unicità del luogo». Ma perché si realizzi appieno l'esperienza è necessario un cambiamento sostanziale: in primo luogo 'cambiare letto”, addormentandosi e svegliandosi fuori casa per almeno una notte. E certamente anche 'cambiare tavola”, perché se si mangia sempre la stessa cosa è come se si restasse sempre nello posto.
 
La possibilità di trascorrere una microvacanza gratificante è favorita in Italia dalle molteplici opportunità dell'offerta turistica territoriale con la più ampia varietà di patrimoni culturali, artistici, ambientali ed enogastronomici. Non mancano in Italia i percorsi turistici legati all'enogastronomia con decine di strade dei vini e dei sapori” lungo le quali assaporare le molteplici tipicità del territorio. Non è un caso che in controtendenza all'andamento generale salgono a 2,1 milioni le presenze degli ospiti negli agriturismi italiani in agosto con un leggero aumento rispetto allo scorso anno (+2,5%), secondo la Coldiretti. E se i ventimila agriturismi presenti lungo tutta la penisola sono i luoghi ideali dove riposare e riscoprire i sapori delle tradizioni, in Italia sono 'aperti al pubblico” per acquistare prodotti enogastronomici migliaia di mercati, botteghe, frantoi, cantine, malghe e cascine di Campagna Amica. Senza dimenticare che lungo tutta la penisola si susseguono da 17-18 mila sagre alimentari pari a una media di 250 appuntamenti al giorno, cifra che sale a quasi mille nel periodo estivo.
 
L'Italia secondo la Coldiretti può contare su 871 parchi e aree protette che coprono il 10% del territorio nazionale, sulla leadership europea nella produzione biologica e nell'offerta di prodotti tipici con ben 242 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4671 specialità tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 517 i vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (316 vini Doc, 41 Docg e 120 Igt).

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