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La migliore pizza? Lontano da Napoli! La città contesta il Gambero Rosso

Non è andata giù ai pizzaioli di Napoli la scelta della celebre guida di non inserire tra i ristoranti eccellenti nemmeno una pizzeria della città. Le migliori sarebbero a Roma, nel Veronese e nel Casertano. A sostegno dei pizzaioli napoletani le associazioni, dall'Unc alla Confcommercio Napoli

 
11 ottobre 2012 | 16:34

La migliore pizza? Lontano da Napoli! La città contesta il Gambero Rosso

Non è andata giù ai pizzaioli di Napoli la scelta della celebre guida di non inserire tra i ristoranti eccellenti nemmeno una pizzeria della città. Le migliori sarebbero a Roma, nel Veronese e nel Casertano. A sostegno dei pizzaioli napoletani le associazioni, dall'Unc alla Confcommercio Napoli

11 ottobre 2012 | 16:34
 

La pizza napoletana retrocessa in serie B; almeno a dar retta alla Guida del Gambero Rosso che ha assegnato i "3 spicchi" (il massimo riconoscimento assegnato alle pizzerie d'eccellenza) del 2013 a due pizzerie di Roma, una di San Bonifacio (Vr) e una di Caiazzo (Ce). Ma nessuna pizzeria di Napoli è stata insignita del riconoscimento della prestigiosa guida. Un vero e proprio affronto per i pizzaioli napoletani, che rivendicano la primogenitura della pizza e proprio non ci stanno ad arrivare secondi. Ma anche delle associazioni, dall'Unione nazionale consumatori alla Confcommercio fino al delegato del presidente della Provincia al settore Agricoltura, Rosario Lopa. Intanto i vertici del Gambero, sentiti da Italia a Tavola, hanno detto di voler mantenere una linea di silenzio stampa.

La scelta del Gambero Rosso ha scatenato la rivolta dei pizzaioli napoletani, che al grido di 'Gambero Rosso vergogna”, 'Vogliono rubarci anche la pizza”, fino a un borbonico '151 anni dopo la pizza andò a ingrassare la refurtiva nordica risorgimenta”, si sono riuniti per protestare contro l'esclusione, invitando i redattori della guida in città per assaggiare gratis una vera pizza napoletana.

«Tutta Europa ci ride dietro per la storia della pizza napoletana che secondo il Gambero Rosso è più buona a Roma e a Verona». è quanto dichiara Massimiliano Dona, segretario generale dell'Unione nazionale consumatori (Unc).

«Stavolta il Gambero Rosso – ha commentato Pietro Russo, presidente della Confcommercio della Provincia di Napoli - ha fatto un autogol clamoroso. Come si può pensare che la pizza napoletana - ormai riconosciuta anche dalla Comunità europea - non trovi i suoi migliori interpreti nella sua patria, a Napoli? Certamente, anche altrove, in Italia e nel mondo, esistono ottime pizzerie che preparano la pizza secondo le migliori tradizioni. Ma sostenere che nessuna delle migliori pizzerie d'Italia si trovi a Napoli è segno di scarsa conoscenza del prodotto e del territorio e forse anche di snobismo: insomma, una caduta di credibilità che mai ci saremmo aspettati da una guida di tale fama».

Sulla polemica è intervenuto il delegato del presidente della Provincia al settore Agricoltura, già presidente del Comitato di promozione e valorizzazione della Pizza Napoletana, Rosario Lopa: «Voglio sottolineare la mia perplessità sulla totale assenza di pizzerie napoletane, nella categoria riservata alla pizza. Credo che il metodo di valutazione per quest'ultime vada rivisto dalla guida del Gambero Rosso, alla luce della tutela della tradizione valorizzazione della ricetta che si è avuto con il riconoscimento europeo del Stg (specialità tradizionale garantita) che promuove proprio le metodiche di preparazione attuate dai nostri pizzaiuoli. Tutti parlano di territorio, noi invece puntiamo a valorizzarlo al meglio, attraverso, appena le condizioni istituzionali ce lo consentiranno, ha concluso Lopa, la formazione della Consulta provinciale dei pizzaiuoli della provincia di Napoli che avvierà processi di messa a sistema della filiera con la creazione di una banca dati, del Distretto della pizza e del Premio Città delle pizzerie».


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12/10/2012 10:52:00
1) Pizza sì, focaccia no...
1) Premetto che ammiro (commercialmente) Simone Padoan per la scelta fatta di proporre prodotti di qualita' presentati sopra un'ottima "focaccia". Nulla da ridire. Ma da cio' a diventare "la miglior pizza d'Italia" secondo me si e' perso il senno della ragione. E' come proporre i Tortelli di Zucca con cioccolato (per altro gia' visto anche questo). I Tortelli si propongono o con burro fuso e salvia oppure con salsiccia mantovana e pomodoro... Cosi' secondo il mio modesto punto di vista la Pizza deve essere Pizza, sicuramente cercando di usare i migliori ingredienti e le tecniche piu' adatte, ma sicuramente Pizza e non focaccia... e neppure piatto di "fantomatica alta ristorazione"...




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