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L’Italia è il primo Paese in Europa per numero di bambini obesi

Le cause sono soprattutto cibi troppo calorici consumati magari davanti alla televisione oppure dati come “premio” dai genitori. L’approccio corretto è invece abituare i bambini a mangiare un po’ di salute ogni giorno. I genitori hanno il ruolo fondamentale di insegnare i principi base di una corretta alimentazione

30 dicembre 2012 | 16:00
L’Italia è il primo Paese in Europa 
per numero di bambini obesi
L’Italia è il primo Paese in Europa 
per numero di bambini obesi

L’Italia è il primo Paese in Europa per numero di bambini obesi

Le cause sono soprattutto cibi troppo calorici consumati magari davanti alla televisione oppure dati come “premio” dai genitori. L’approccio corretto è invece abituare i bambini a mangiare un po’ di salute ogni giorno. I genitori hanno il ruolo fondamentale di insegnare i principi base di una corretta alimentazione

30 dicembre 2012 | 16:00
 

Merendine ipercaloriche, cibi fritti e, più in generale, un approccio sbagliato con il cibo. Sono questi gli ingredienti principali di una cattiva alimentazione, che portano l’Italia a essere il primo Paese in Europa per numero di bambini obesi. Per combattere all’origine il problema Amc, azienda della vendita diretta leader della sana alimentazione, si è alleata con l’Ospedale dei Bambini Buzzi di Milano lanciando “L’Abc dell’alimentazione”, una campagna mirata a migliorare il rapporto con il cibo fin da piccoli.

«Ogni anno migliaia di famiglie si rivolgono all’ospedale Buzzi per avere consigli su come gestire problematiche legate al peso dei bambini e, nel 30% dei casi, si tratta di stranieri - afferma Cinzia Baldo, nutrizionista dell’ospedale Buzzi - le cause sono soprattutto cibi troppo calorici consumati magari davanti alla televisione oppure dati come “premio” dai genitori. Troppe volte si sente dire: “Se fai il bravo ti compro le patatine” oppure “Oggi sei stato proprio bravo, ti meriti una caramella”».



Il cibo, insomma, è utilizzato come gratifica o come ricatto. L’approccio corretto è invece abituare i bambini a mangiare un po’ di salute ogni giorno e per riuscirci è importante iniziare fin dai piccoli: «Un ruolo fondamentale lo rivestono i genitori, che sono i primi a dover insegnare ai bimbi i principi base di una corretta alimentazione – afferma Paolo Petris, responsabile marketing di Amc - per questo abbiamo voluto collaborare con il Buzzi in questa campagna di educazione alimentare rivolta alle famiglie».

Amc Italia, che dal 1970 sostiene questa filosofia attraverso il suo innovativo sistema di cottura, ha voluto partecipare al progetto “L’Abc dell’alimentazione”, dedicando ai genitori una guida pratica, facile ed utile per imparare a mangiare bene con i propri bimbi, a partire dalla gravidanza fino ad arrivare all’adolescenza, con libretti multilingue mirati per fasce d’età.

Recenti ricerche stabiliscono che i bambini cicciottelli hanno maggiore possibilità di diventare adulti con problemi di peso, con conseguenze importanti sulla salute. Le maggiori percentuali di sovrappeso e obesità si evidenziano nella fascia di età prescolare, per cui è importante intervenire fin dalla più tenera età. «Alcuni consigli sono fare tanto movimento, ridurre le porzioni e le dimensioni dei piatti, in modo che non sia evidente anche alla vista la minor quantità di cibo, e ancora scegliere cibi con minor apporto energetico, variare molto la dieta, mangiare tanta frutta e verdura, abolire le merendine o scegliere quelle che hanno un minor contenuto di lipidi» afferma la nutrizionista.

Una delle obiezioni più frequenti che viene fatta dai genitori a questi suggerimenti, è la mancanza di tempo per cucinare, che porta ad acquistare cibi già pronti o prodotti confezionati, ricchi di calorie. «Per mangiare bene - afferma Petris - in realtà, non serve passare ore ai fornelli. Il nostro Premium System pensa proprio a chi ha poco tempo da dedicare alla cucina, ma non vuole rinunciare a mangiare sano. Grazie all’innovativa tecnologia delle nostre unità, è possibile preparare tantissimi piatti in poco tempo e con pochi grassi. Ad esempio per merenda si può proporre una torta preparata in casa in 10 minuti, mentre a pasto si riescono a proporre pietanze diverse senza troppo sforzo. L’alternanza stimola il metabolismo, contrastando il sovrappeso. In questo modo si ha un approccio al cibo meno abitudinario e più piacevole, portando alla maggiore consapevolezza di ciò che viene cucinato e portato in tavola»

Nell’opuscolo, che sarà tradotto in 3 lingue (inglese, cinese e arabo) e che sarà distribuito alle famiglie che accedono all’Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi di Milano, si trovano tanti consigli pratici per gestire l’alimentazione di tutta la famiglia. Il momento del pasto deve diventare un rituale, dove la famiglia si siede a tavola per condividere quanto fatto durante la giornata.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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