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Dal Designing Gelato Cone Evolution alla cucina Pop di Davide Oldani

Pronti via. Al Sigep di Rimini Carpigiani fa scintille: dalla premiazione dei vincitori del concorso organizzato dalla Fondazione Bruto e Poerio Carpigiani per i coni del futuro alla creazione di Davide Oldani. Due momenti che vogliono sottolineare l'assoluta attenzione dell'azienda verso l'eccellenza, l'innovazione e l'arte in cucina

21 gennaio 2013 | 16:48
Dal Designing Gelato Cone Evolution
alla cucina Pop di Davide Oldani
Dal Designing Gelato Cone Evolution
alla cucina Pop di Davide Oldani

Dal Designing Gelato Cone Evolution alla cucina Pop di Davide Oldani

Pronti via. Al Sigep di Rimini Carpigiani fa scintille: dalla premiazione dei vincitori del concorso organizzato dalla Fondazione Bruto e Poerio Carpigiani per i coni del futuro alla creazione di Davide Oldani. Due momenti che vogliono sottolineare l'assoluta attenzione dell'azienda verso l'eccellenza, l'innovazione e l'arte in cucina

21 gennaio 2013 | 16:48
 

Il contest Designing Gelato Cone Evoution ha i suoi vincitori! Nel corso della cerimonia, alla presenza di varie autorità e della stampa internazionale, Valentina Righi, Vice Presidente della Fondazione Bruto e Poerio Carpigiani ha svelato i 2 progetti che si sono aggiudicati le borse di studio messe in palio da Carpigiani Gelato University e Babbi per la progettazione del cono-gelato del futuro: Matteo Memmi e Marco Forbicioni (sezione creatività) ed Enrico Ippoliti (sezione fattibilità industriale).
 
«Designing Gelato Cone Evolution, di cui il designer londinese Tom Dixon e Babbi sono stati eccezionalmente giudici, ha raggiunto l’ambizioso obiettivo di creare una connessione sempre più stretta tra mondo del design e mondo del gelato - spiega Andrea Cocchi, Direttore Generale del Carpigiani Group, co-sponsor del Premio. Nel 110° anniversario della creazione del cono gelato ad opera di Vittorio Marchioni (1903), tanti giovani designer hanno voluto disegnare un contenitore innovativo per il gelato, combinando praticità ed estetica, ma la forma originaria non è stata messa in discussione».



«Siamo andati a lavorare sullo sgocciolamento, che abbiamo riconosciuto come problema principale del cono, in sé concettualmente perfetto - spiegano Marco Forbicioni e Matteo Memmi di Santa Design Studio, vincitori del Premio Creatività-: abbiamo pensato di deviare le gocce all'interno del cono, evitando così ai mangiatori di gelato di sporcarsi mani e vestiti e rendendo il cono buono fino all'ultimo morso». Primo premio per la sezione "creatività", 3 settimane di corso alla Carpigiani Gelato University (valore premio: 2.500 €).
 
«L'idea da cui siamo partiti è stata rendere l'oggetto cono comune alle altre forme che si trovano nei bar, dal bicchiere alla tazzina di caffè - spiega Simone Mosé Boffi, collaboratore al progetto di Enrico Ippoliti, vincitore del Premio Fattibilità industriale -: abbiamo voluto renderlo “appoggiabile”. Siamo poi andati oltre l'omologazione, cercando una linea interessante e affusolata, in grado di segnalare l'importanza dell'oggetto valorizzandone allo stesso tempo il contenuto». Per la sezione “Fattibilità Industriale” l'azienda produttrice di coni gelato Babbi ha messo in palio una borsa di studio del valore di 2.500€.



«Abbiamo intenzione di realizzare questo progetto in concreto, e desidero complimentarmi con tutti i partecipanti - dice Gianni Babbi, presidente di Babbi -: purtroppo per questioni di fisica non tutti i progetti possono essere realmente prodotti, ma siamo stati onorati di vedere tanto interesse in questo settore da parte del mondo del design».

DAVIDE OLDANI PROTAGONISTA AL SIGEP
CON IL GELATO “POP” D’OLCE E SALATO


“Gelato fresco e alta qualità, sempre”. Iceteam 1927 (www.iceteam1927.it) porta al Sigep il Gelato d’Autore, nel segno di tradizione, eccellenza e innovazione. Dal 19 al 23 gennaio, nell’area di Iceteam 1927 (Pad. C3 Stand 040) i gelatieri Gianni Di Simone e Andrea Soban, il pasticciere Francesco Elmi e lo chef Alessandro Procopio - volti noti nel panorama nazionale - presenteranno le loro creazioni più famose. Tutti hanno scelto gli strumenti esclusivi di Iceteam 1927 per i loro locali ed ora, eccezionalmente, sveleranno ai visitatori del Sigep alcuni segreti del loro successo.

Oggi protagonista d’eccezione, Davide Oldani (nella foto) - cuoco di fama internazionale, nominato pochi giorni fa Chef dell’Anno da Italia a Tavola per il suo progetto di vita e cucina D’O, e così pure neo Ambasciatore del Vermentino. Il cuoco “pop” - per la prima volta al Sigep - ha eseguito un Gelato al Grana servito su scaglie di sale (questo gusto accompagna la Cipolla Caramellata, antipasto simbolo del premiato Ristorante D’O di Cornaredo). Oldani, autore di diversi libri in materia di cucina e cultura sociale del cibo, ha presentato alcuni elementi della sua esperienza di imprenditore ed innovatore di successo. Sono state eseguite e rese disponibili all’assaggio alcune sue creazioni, realizzate usando la nostra tecnologia Multifunzione Multichef.

«Il gelato equilibra i contrasti, aiuta a creare nuove sensazioni degustative - anticipa Davide Oldani - In cucina amo sperimentare, ma “con i piedi per terra”. Sono sempre stato goloso del gelato buono, soprattutto se si trattava della crema: da D ’O, lavorando con la MC12 Cattabriga, offro gelato mantecato fresco, cuocio le creme, tempero…un occhio va alla tradizione, un altro all’innovazione dell’eccellenza».

Davide OldaniDavide Oldani
Quarant’anni, milanese doc, Davide Oldani ha trascorso molti anni della sua vita ad apprendere l'arte del cucinare sotto l'egida dei più grandi cuochi al mondo. Uscito dalla scuola alberghiera, Davide Oldani ha cominciato subito a lavorare da Gualtiero Marchesi, negli anni in cui il grande Chef milanese era alla ribalta delle cronache non solo gastronomiche. Passato anche attraverso la forgia di Albert Roux, al “Le Gavroche” di Londra, di Alain Ducasse al “Le Louis XV” di Montecarlo e da “Fauchon” con Pierre Herme’ a Parigi, Davide Oldani ha rifinito la sua esperienza anche come consulente e Food and Beverage Manager per un gruppo francese e ha contribuito a dare lustro alla cucina italiana di Gualtiero Marchesi sia in Giappone che negli Stati Uniti.

Nel 2003, è tornato a Milano e ha centrato il suo bersaglio più difficile. Ha vinto la scommessa personale. Ha aperto D'O la sua "trattoria", ricevendo ottimi consensi dalla critica gastronomica più autorevole. Solamente un anno dopo, ha ricevuto una stella Michelin, entrando a far parte della lista dei ristoranti più quotati. Nel Dicembre 2008 riceve l’Ambrogino D’oro dal Comune di Milano.

Scrittore, ha pubblicato tre libri: nel 2008, “Cuoco andata e ritorno” (Touring Editore) ,nel 2009 “La mia cucina pop” (Rizzoli) e nel 2010 “POP. La nuova grande cucina italiana” (Rizzoli). Esce a Settembre 2012 il suo ultimo libro “Il Giusto e il gusto” (Feltrinelli).

Disegna oggetti da tavola per l’azienda “Schonuber Franchi” e per “ Lavazza”. È testimonial Philips per la Robust Collection. A soli 44 anni, Davide Oldani è uno degli chef più quotati e interessanti del panorama internazionale.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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