Adua Villa (nelle foto) è splendida, la sua bellissima presenza è nota a tutti: nove anni a “La prova del cuoco” e prima ancora tre anni a “Uno Mattina” insieme a Gianfranco Vissani e per tre stagioni a “Uno Mattina Estate” su RaiUno hanno portato la luce dei suoi occhi verdi nelle case di milioni di italiani.
Ma la sua bellezza è tutta interiore, quando inizia a parlare come un fiume in piena si sente l’amore per il suo lavoro, la sua attenzione per quello che succede nel mondo dell’enogastronomia e in quello della comunicazione e la sua grande preparazione: Sommelier Master Class, docente Ais (Associazione italiana sommelier) ed esperta in degustazioni di vini, birre, oli, distillati, sigari e formaggi. Inoltre ha una vasta conoscenza del mercato vinicolo italiano e internazionale e, parlando, mi elenca una serie di numeri su andamento dei mercati, Pil, export, congiuntura economica...
Nel sondaggio di Italia a Tavola sul Personaggio dell’anno 2012 Adua Villa, dopo avere strappato la guida della categoria “Maitre e sommelier” al sommelier romano Gianni De Bellis, è riuscita a mantenersi in testa fino alla fine vincendo con 8.259 voti. In attesa di consegnarle il meritato premio a Firenze, il 23 marzo prossimo, l'abbiamo incontrata per un'intervista.
Adua, che entusiasmo!
Certo! Questo premio non mi rende felice... di più! Per tre motivi: il primo è perché arriva dalla comunità web che è la strada professionale che ho intrapreso da due anni, spostandomi dal mondo televisivo a quello di internet sul quale sto puntando e al quale credo molto, perché a differenza della televisione, che raggiunge gli utenti sul territorio nazionale con poche eccezione all’estero, il web è un linguaggio internazionale che arriva in tutto il mondo a tutte le ore e molto più velocemente. Ho vissuto in Canada per un periodo e lì la maggior parte delle persone non possiede o non accende la tv ma sono tutti informatissimi. Ti faccio anche un altro esempio: ho degli amici che seguono una nota serie televisiva arrivata alla seconda stagione... io in streaming sto guardando la decima!
Raccontaci allora la tua presenza in rete.
Propongo delle video-degustazioni per alcuni siti, sia italiani che inglesi e, visto il grande successo, è in partenza anche il progetto con la Cina. In questi spazi tutti miei posso finalmente parlare di vino nella maniera in cui ho sempre creduto: non parlo di aziende ma di vitigni e di territori, di emozioni e tantissimo dalle sensazioni che derivano dagli abbinamenti, mettendo le mie conoscenze a disposizione di ognuno, che poi sarà libero di fare le sue scelte, seguendo il proprio gusto, la propria indole. Per il mercato anglosassone, ad esempio, ho inventato un modo originale per far comprendere le sensazioni olfattive dei vini, una chiave di lettura vicina alla loro cultura: utilizzo come paragone i nomi e i profumi delle rose.
Il secondo significato di questo sondaggio?
La grande sorpresa: quando ho saputo di essere tra i candidati non l’ho detto a nessuno, credimi, non ho chiesto voti, non volevo crearmi aspettative, sono arrivati tutti da soli.
Dicci il terzo motivo di soddisfazione.
Sono contenta di essere stata affiancata ad altri due professionisti che come me sono preparati ma semplici, vedermi insieme a loro è un successo che non è singolo ma di un movimento che ha scelto la comunicazione diretta e immediata, quella che arriva a tutti. Il mondo del vino in particolare ha usato per tanto tempo una comunicazione fatta di paroloni e di tecnicismi, che a mio parere tendono ad allontanare chi non è addetto ai lavori anziché interessare e avvicinare, ma questo mio modo di porgermi ha attirato su di me anche parecchie critiche... Ti lascio immaginare quello che ho scatenato quando ho detto che le guide (che Adua conosce bene perché vi ha collaborato per dieci anni, ndr) se non adegueranno il linguaggio per poter diventare delle App resteranno dei bei libri poco pratici! Ma il Premio di “Italia a Tavola” è una bella rivincita.
Adua, hai qualche altro sassolino che vuoi toglierti dalla scarpa?
No, sono una persona positiva, sono felice anche perché il mio terzo libro (il primo tutto mio, gli altri due erano collaborazioni) sta andando benissimo, quindi ringrazio tutti e... brindo alla vittoria!