Sul podio del Sirena d’oro, il concorso nazionale dedicato alle eccellenze olearie Dop, e per la prima volta Igp, si sono collocate rispettivamente, per le tre categorie fruttato leggero, medio e intenso, l’Azienda agricola Riva del Garda con la Dop Garda-Trentino, l’Azienda agricola Laura De Parri con la Dop Canino e la Cooperativa agricoltori Valle del Cedrino con la Dop Sardegna. Il Sirena d’argento ha premiato per le stesse tre categorie l’Azienda agricola Tommaso Masciantonio con la Dop Colline Teatine,l’Azienda Biancheri con la Dop Colline Pontine e l’Azienda biologica Titone con la Dop Valli Trapanesi. Il Sirena di bronzo ha premiato infine la Redoro Frantoi Veneti con la Dop Veneto, l’azienda agricola Marfuga con la Dop Umbria, Colli Assisi Spoleto e i Frantoi Cutretra con la Dop Monti Iblei.

Gran Menzione ai quarti e quinti classificati: per il fruttato leggero l’Azienda agricola Laino Rosa, della Dop Bruzio (Sibaritide) e Azienda Domenici di Marchionni Rita della Dop Sabina, per il fruttato medio l’Azienda Torretta srl della Dop Colline Salernitane e l’azienda biologica Cuore Verde della Dop Umbria,Colli Assisi Spoleto. Infine per il fruttato intenso hanno conseguito la Gran Menzione l’Azienda Biologica Orsini della Dop Colline Pontine e Alfredo Cetrone con la stessa Dop.
La proclamazione dei 15 vincitori, scelti tra le 178 etichette in gara in rappresentanza di 37 aree Dop e Igp, avverrà a Sorrento (Na), la città campana che ha istituito il Sirena d’oro in collaborazione con Unaprol e FederDop Olio, nel corso della Borsa Valori del Territorio (25-28 aprile). La presentazione dei risultati del concorso è avvenuta a Roma a Palazzo Marini alla presenza del presidente della commissione Agricoltura della Camera, on. Paolo Russo, della sen. Colomba Mongiello dell’Ufficio di presidenza di Palazzo Madama, del sindaco e vice sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo e Giuseppe Stinga, del consigliere delegato della Regione Campania per l’Agricoltura, Daniela Nugnes, del presidente di Unaprol, Massimo Gargano, del presidente di FederDop Olio, Silvano Ferri e per l’Aifo, l’associazione che riunisce oltre 4mila frantoi d’Italia, Giampaolo Sodano.
«Questo è un momento particolare per l’olio - ha detto Michele Bungaro dell’Unaprol, che ha coordinato gli interventi - per l’escalation di buone regola a tutela del consumatore e anche dei produttori, a cominciare dalla legge cosiddetta salva-olio. È significativo che questo concorso abbia preso il via proprio dalla Campania, una regione che produce molte delle grandi eccellenze italiane».
«E proprio da qui partirà presto - secondo quanto annunciato da Daniela Nugnes della Regione Campania - la realizzazione di una Fiera internazionale dell’olio, in collaborazione con Unaprol, con lo scopo di promuovere le nostre migliori produzioni anche all’estero. Non deve essere solo una vetrina - ha assicurato - ma un mezzo strategico e diretto per raggiungere meglio mercati in cui già è forte l’appeal del made in Italy».
Per il presidente della Commissione Agricoltura della Camera, Paolo Russo, che divide con la senatrice Colomba Mongiello il merito del difficile quanto rapido varo della legge salva olio, la città di Sorrento con questo concorso ha realizzato una proposta evocativa turistica attraverso un prodotto d’eccellenza. «Le straordinarie eccellenze del nostro Paese - ha detto - vanno sostenute perché significano lavoro, utile di impresa, turismo e molto altro. Ci sono nuove strade da affrontare, anche sul piano comunitario. Troppe volte abbiamo tenuto un atteggiamento di soggezione di fronte all’Europa, che spesso ci è stata ostile e che invece deve essere per tutti l’Europa delle opportunità».
Per la senatrice Colomba Mongiello (che da oggi diventa deputato per l’esito elettorale) l’introduzione delle norme che tutelano l’italianità del prodotto e la sua origine può concretamente definire il campo di frodi e sofisticazioni, cominciando dalla pubblicità ingannevole. «La legge - ha detto - è partita dalla consapevolezza che ogni contraffazione va ad intaccare il lavoro dell’agricoltore. Deve essere tutelato e normato non solo l’olio, ma tutto il nostro agroalimentare, come dimostrano i recenti scandali, e questo quadro normativo va esteso alle altre filiere».

Grande attenzione merita anche la trasformazione dell’olio. Per Gianpaolo Sodano, vicepresidente dell’Aifo, l’associazione che riunisce 4mila aziende olearie, le bottiglie devono portare la firma del frantoio che trasforma le olive in olio. «Solo con una stretta alleanza tra i frantoi artigiani e i produttori di olive - ha sottolineato - il nostro olio può affermarsi e crescere. Ora le maglie della legge sono meno larghe, ma per decenni è stato possibile scrivere sulle etichette un “made in Italy” quando le olive venivano chissà da dove».
Anche per Silvano Ferri di Federdop questo grande prodotto, la cui biodiversità è data da 170 cultivar, deve avere un ruolo di maggiore centralità nel sistema Paese. «C’è spazio per tutti - ha detto - ma ci vuole rispetto per chi lavora e per chi produce».
«Questa è l’Italia che vogliamo, quella che ci piace - ha detto Massimo Gargano dell’Unaprol riferendosi al Sirena d’oro - questo premio che valorizza il lavoro agricolo, le componenti salutistiche del prodotto, l’economia e non solo: i nostri nuovi modelli di olivicoltura tendono a prediligere lo sviluppo di identità territoriali».
Alla migliore Italia agricola, a chi crede ancora nel valore della terra,il sindaco e il vice sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo e Giuseppe Stinga, hanno dedicato anche questa edizione del Sirena d’oro, nato qui 11 anni fa, in una Campania dove non esistono grandi tenute ma piccoli appezzamenti di terreno coltivati da nuclei familiari. In occasione della premiazione, che avverrà nel corso della Borsa Valori del Territorio, saranno in calendario anche convegni, attività didattiche e degustazioni. Alla presentazione, visibilmente orgogliosi e anche un po’ emozionati, erano presenti anche i 15 premiati, che si sono messi tutti in posa per la foto ricordo.
Vincitori 11° Premio Sirena d’oro di Sorrento
Categoria fruttato leggero
1° classificato Sirena d’Oro
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Az. Agr. Riva del Garda
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Dop Garda (Trentino)
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2° classificato Sirena d’Argento
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Az. Agr. Tommaso Masciantonio
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Dop Colline Teatine (Frentano)
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3° classificato Sirena di Bronzo
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Redoro Srl Frantoi Veneti
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Dop Veneto
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4° classificato Gran Menzione
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Az. Agr. Laino Rosa
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Dop Bruzio (Sibaritide)
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5° classificato Gran Menzione
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Az. Agr. Domenici di Marchionni Rita
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Dop Sabina
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Categoria fruttato medio
1° classificato Sirena d’Oro
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Azienda Agricola Laura De Parri
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Dop Canino
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2° classificato Sirena d’Argento
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Az. Biancheri Francesco Saverio
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Dop Colline Pontine
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3° classificato Sirena di Bronzo
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Az. Agr. Marfuga
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Dop Umbria (Colli Assisi-Spoleto)
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4° classificato Gran Menzione
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Az. Torretta srl
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Dop Colline Salernitane
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5° classificato Gran Menzione
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Az. Agr. Biologica Cuore Verde SS Soc. Agr.
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Dop Umbria (Colli Assisi-Spoleto)
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Categoria fruttato intenso
1° classificato Sirena d’Oro
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Soc. Coop. Agr. Olivicoltori Valle del Cedrino
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Dop Sardegna
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2° classificato Sirena d’Argento
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Az. Agr. Biologica Titone
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Dop Valli Trapanesi
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3° classificato Sirena di Bronzo
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Frantoi Cutrera di Cutrera G. & C. snc
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Monti Iblei (Gulfi)
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4° classificato Gran Menzione
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Az. Agr. Biologica Orsini
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Dop Colline Pontine
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5° classificato Gran Menzione
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Az. Agr. Alfredo Cetrone
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Dop Colline Pontine
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