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L’articolo 62 resta in vigore Gardini: Evitiamo equivoci interprativi

Il Mipaaf ha fatto chiarezza sull’articolo 62, relativo ai termini di pagamento dei prodotti agricoli nelle relazioni commerciali. L’Alleanza delle cooperative agroalimentari chiede di evitare equivoci interpretativi

 
03 aprile 2013 | 10:57

L’articolo 62 resta in vigore Gardini: Evitiamo equivoci interprativi

Il Mipaaf ha fatto chiarezza sull’articolo 62, relativo ai termini di pagamento dei prodotti agricoli nelle relazioni commerciali. L’Alleanza delle cooperative agroalimentari chiede di evitare equivoci interpretativi

03 aprile 2013 | 10:57
 

Dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali è giunta la conferma: l’articolo 62, il provvedimento il cui compito è quello di definire i tempi dei pagamenti per i prodotti alimentari freschi e trasformati, è «vitale e in vigore», contrariamente a quanto affermato nei gironi scorsi dal dicastero dello Sviluppo economico, che lo aveva considerato «tacitamente abrogato» in virtù della Direttiva europea 2011/7/Ue. Secondo una nota del ministero delle Politiche agricole, l’articolo 62 si pone in un «rapporto di evidente specialità» rispetto alla previsione di carattere generale della normativa europea, specificando la natura delle transazioni «del prodotto agricolo ed agroalimentare» rispetto alle altre transazioni commerciali. «La disposizione contenuta dell’articolo 62 del D.L. n.1/2012 non può ritenersi abrogata dalla successiva normativa di carattere generale di cui al D.Lgs 192/2012».

«Siamo pienamente d’accordo con quanto espresso nella nota dell’Ufficio legislativo del ministero delle Politiche agricole - ha dichiarato il presidente dell’Alleanza delle cooperative agroalimentari, Maurizio Gardini (nella foto) - che di fatto smentisce il parere del ministero dello Sviluppo economico reso noto la scorsa settimana, secondo il quale l’art. 62 sui termini di pagamento dei prodotti agricoli sarebbe tacitamente abrogato».

«Riteniamo che in un momento così difficile e delicato sia a livello politico che economico - ha aggiunto Gardini - le amministrazioni dello Stato dovrebbero agire in maniera collegiale imparziale ed oggettiva al fine di evitare equivoci interpretativi che di fatto disorientano le imprese che ogni giorno lavorano ed operano nel pieno rispetto delle regole e che nei mesi scorsi si sono già attrezzate, sostenendo i relativi costi, per far fronte ai nuovi adempimenti (redazione contratti scritti, invio fatture via posta elettronica certificata, formazione per gli uffici amministrativi e commerciali, ecc.)».

Maurizio Gardini«Le argomentazioni utilizzate dal Mipaaf per ribadire che l’art. 62 è da considerarsi in vigore - ha sottolineato l’Alleanza - sono tutte condivisibili, in particolare laddove si specifica che l’art. 62 non è in contrasto con la direttiva europea in quanto trattasi di una norma che è di maggior tutela nei confronti del creditore. Condividiamo infine quanto il Mipaaf sostiene circa il fatto che l’art. 62, in quanto legge speciale, deroga alla disciplina generale prevista per tutte le transazioni commerciali che è stata recepita con il decreto legislativo 192/2012».

Da parte sua, la Confederazione italiana agricoltori (Cia) chiede ora chiarezza ai ministri dell’Agricoltura, Mario Catania, e dello Sviluppo economico, Corrado Passera, in merito all’art. 62 sui termini di pagamento dei prodotti agricoli nelle relazioni commerciali: «Sull’articolo 62 attendiamo al più presto un pronunciamento chiaro da parte dei ministri dello Sviluppo economico e delle Politiche agricole che confermi una volta per tutte la validità della normativa».

«Gli agricoltori - ha affermato la Cia in una nota - hanno bisogno di certezze e di punti fermi. I ministri Corrado Passera e Mario Catania devono mettere al più presto fine ad una situazione confusa su un provvedimento, appunto la norma relativa all’articolo 62 sui termini di pagamento nelle relazioni commerciali, indispensabile per garantire la trasparenza dei rapporti all’interno della filiera e rafforzare il potere contrattuale del mondo agricolo». La Cia, quindi, «riafferma l’esigenza che i ministri competenti si attivino celermente per far funzionare al meglio, e senza più intoppi di carattere tecnico e interpretativo, una legge approvata dal parlamento che rafforza le relazioni di filiera agroalimentare e che tutto il mondo agricolo da tempo aveva sollecitato».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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