Enogastronomia, natura, avventura: sono le nuove frontiere professionali del turismo. In un momento di stasi nel mercato del lavoro, il turismo offre numerose prospettive professionali. Secondo l’Organizzazione del settore, il ritmo di crescita del turismo si manterrà tra il 3 e il 5% a livello mondiale anche nei prossimi anni. Tra i turismi tematici cresce l’attenzione per il viaggio enogastronomico: ecco dunque impennarsi la richiesta di figure specializzate legate al food & beverage.
Chef, ma non solo. Molto ricercati anche sommelier e le “identità di sala”, personale capace di offrire un servizio personalizzato di altissimo livello direttamente ai tavoli; aumenta anche la ricerca di figure professionali per la ricettività. Il requisito più ricercato? L’internazionalità, fondamentale per affrontare un mercato che vede sempre più i flussi di viaggiatori provenire dalle economie emergenti, come i Brics (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica).
E anche nell’industria turistica cresce il peso del “dietro le quinte”, il cosiddetto back office. Qui sono in particolare le figure specializzate nell’on line e nei social network a tirare la volata: esperti di tecniche di comunicazione applicate all’online tourism, manager che valorizzano in chiave business Facebook e gli altri social.
Intanto mi succede che, invitato ad una cena di gala in una villa patrizia prestata a catering di lusso, nei servizi igienici trovo tre porte, di cui una sola con la chiave per chiudersi dentro. Arriva una signora di corsa e, vista l’impossibilità di chiudersi nel bagno, appoggia la borsa davanti alla porta prima di entrare. Faccio da palo, per cortesia, ma fossi il titolare della struttura licenzierei all’istante il direttore, che non controlla questi piccoli ma importanti particolari di una location per altro splendida.