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Indagine Ue sulla carne di cavallo In Italia positivi 93 campioni su 454

Nell’ambito dell’indagine del ministero della Salute per conto della Commissione Ue, sono risultati positivi per presenza di carne equina superiore all’1% 93 campioni su un totale di 454 prelevati dai Carabinieri dei Nas. In nessun campione però è stata rinvenuta traccia dell’antinfiammatorio fenilbutazone

16 aprile 2013 | 15:16
Indagine Ue sulla carne di cavallo
In Italia positivi 93 campioni su 454
Indagine Ue sulla carne di cavallo
In Italia positivi 93 campioni su 454

Indagine Ue sulla carne di cavallo In Italia positivi 93 campioni su 454

Nell’ambito dell’indagine del ministero della Salute per conto della Commissione Ue, sono risultati positivi per presenza di carne equina superiore all’1% 93 campioni su un totale di 454 prelevati dai Carabinieri dei Nas. In nessun campione però è stata rinvenuta traccia dell’antinfiammatorio fenilbutazone

16 aprile 2013 | 15:16
 



Su 454 campioni prelevati dai Nas in prodotti commercializzati e/o etichettati come contenenti carni bovine (come carni macinate, prodotti a base di carne, preparazioni di carne) 93 sono risultati positivi per presenza di carne equina superiore all’1%, che doveva invece essere dichiarata. In nessun campione però è stato rinvenuto l’antinfiammatorio fenilbutazone.

Questi in estrema sintesi i dati dell’indagine trasmessa ieri sera dal Ministero della Salute alla Commissione europea secondo la Raccomandazione del 19 febbraio. «Il Ministero - si legge in una nota - è intervenuto sia tramite una capillare attività straordinaria di controllo condotta su tutto il territorio nazionale dai Carabinieri per la tutela della salute (Nas), sia attraverso la rete del Servizio sanitario nazionale con un’intensificazione dell’ordinaria attività di vigilanza e controllo sulle carni di equidi di provenienza nazionale ed estera».

Relativamente alla ricerca di fenilbutazone sono stati analizzati 323 campioni di muscolo equino e 51 campioni di sangue. La Commissione Ue oggi, 16 aprile, pubblicherà i risultati di tutti gli Stati membri.

Sergio Marini«È necessario rendere pubblici i nomi dei 93 prodotti risultati positivi per presenza di carne equina superiore all’1% non dichiarata per fare davvero chiarezza su uno scandalo senza precedenti che ha truffato circa 30 milioni di consumatori che acquistano piatti pronti, danneggiato le ditte che si sono comportate correttamente e distrutto il mercato della carne di cavallo in Italia». È quanto chiede il presidente della Coldiretti, Sergio Marini (nella foto accanto), nel sottolineare che non si deve archiviare sbrigativamente un inganno globale che ha colpito un prodotto sui 5 esaminati grazie all’attività dei Nas dei Carabinieri.

«Occorre fare immediatamente chiarezza sulle cause e i colpevoli per eliminare tutti i prodotti a rischio dal mercato, ma anche - sottolinea Marini - per prendere le precauzioni necessarie affinché questa situazione non si ripeta mai più per la carne e per tutti gli altri prodotti alimentari. Una responsabilità che riguarda anche le Autorità pubbliche a livello nazionale e comunitario che ora devono recuperare il tempo perduto con interventi strutturali come l’obbligo di indicare la provenienza e il percorso degli alimenti in etichetta per farla conoscere ai consumatori e scoraggiare il proliferare di passaggi che favoriscono le truffe».

«Siamo di fronte ad un inganno globale che - continua Marini - ha coinvolto anche le più grandi multinazionali del settore che dovrebbero seriamente interrogarsi sui propri sistemi di controllo qualità e sulle politiche di approvvigionamento delle materie prime adottate fino ad ora. È stato infatti smascherato un giro vorticoso di partite di carne che si spostano da un capo all’altro dell’Europa attraverso intermediazioni poco trasparenti che favoriscono il verificarsi di frodi ed inganni».

«Le aziende alimentari - conclude Marini - dovrebbero ora valutare seriamente l’opportunità di acquistare prodotti locali che offrono maggiori garanzie di qualità e sicurezza alimentare ed evitare lunghi, costosi ed inquinanti trasporti. Sulla base del rapporto trasmesso dal ministero della Salute alla Commissione europea sono stati prelevati dai Carabinieri per la tutela della salute (Nas), 454 campioni, di cui 93 sono risultati positivi per presenza di carne equina superiore all’1%, che doveva invece essere dichiarata. Quanto invece alla ricerca di fenilbutazone sono stati analizzati 323 campioni di muscolo equino e 51 campioni di sangue. In nessun campione e stato rinvenuto fenilbutazone».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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