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Il Ca’ Besina di Casali Viticultori si fa strada tra i grandi metodo Classico

Risultato record in termini di contatti per la cantina di Pratissolo di Scandiano a Vinitaly 2013. La storica annata 1984 del Ca’ Besina si è distinta tra i protagonisti della degustazione Ais sugli Champenoise italiani

 
17 aprile 2013 | 11:16

Il Ca’ Besina di Casali Viticultori si fa strada tra i grandi metodo Classico

Risultato record in termini di contatti per la cantina di Pratissolo di Scandiano a Vinitaly 2013. La storica annata 1984 del Ca’ Besina si è distinta tra i protagonisti della degustazione Ais sugli Champenoise italiani

17 aprile 2013 | 11:16
 

Quattro giornate di visite ininterrotte e degustazioni, con un risultato record in termini di contatti commerciali. Porta una ventata di ottimismo, anche di fronte alle difficoltà dei consumi sul mercato italiano, il bilancio tracciato da Casali Viticultori al termine della 47ª edizione di Vinitaly, il Salone internazione del vino e dei distillati che si è concluso mercoledì a Veronafiere.



Per la Cantina di Pratissolo di Scandiano (Re), il momento clou della kermesse è stata la presenza della storica annata 1984 del Ca’ Besina, spumante bianco metodo Classico ottenuto da uva Spergola, all’interno della degustazione Ais (Associazione italiana sommelier) “Lo stile elegante di un italiano dal taglio classico” di lunedì 8 aprile. Nell’occasione, il territorio di Scandiano e il suo vitigno autoctono hanno trovato posto accanto ad alcune delle zone di produzione di punta degli spumanti italiani, come Trentino, Alto Adige, Piemonte, Lombardia e Oltrepò Pavese.

Nel corso della degustazione guidata da Nicola Bonera, miglior sommelier italiano 2010, l’amministratore delegato di Casali Viticultori Giovanni Sidoli ha raccontato il Ca’ Besina 1984, una annata recuperata alcuni anni fa in poche centinaia di bottiglie, che si è conservata e sviluppata grazie alle particolari caratteristiche di acidità del vitigno. Il Ca’ Besina 1984 non è disponibile per la vendita, ma molti dei quasi 200 partecipanti alla degustazione si sono recati allo stand della cantina e hanno apprezzato l’annata attualmente in commercio.

Cresce l’interesse per i vini emiliani
Molto positivo per la cantina anche il bilancio dei contatti commerciali. Le presenze allo stand sono state trainate anche dalle buone performance del padiglione dell’Emilia Romagna, regione verso cui l’interesse è in costante crescita grazie a una significativa domanda da parte di molti mercati di vini frizzanti e dal contenuto alcolico relativamente basso. Casali Viticultori ha potuto così aprire nuovi contatti in numerosi paesi, tra cui Stati Uniti, Messico, Israele, Giappone, Cina, Russia, Ucraina, Repubblica Ceca, Spagna, Sud Est Asiatico e Nord Europa. Non è mancato l’interesse da parte dei professionisti italiani, in particolare dal Centro Nord.

«L’edizione 2013 del Vinitaly - ha commentato l’ad ed export manager della cantina, Giovanni Sidoli - è senz’altro stata la più importante e ricca di visitatori per noi e il successo di questi quattro giorni hanno messo in secondo piano le difficoltà della situazione economica. Un risultato che dobbiamo anche all’ottimo lavoro svolto dall’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna. Ci siamo già messi al lavoro per trasformare nei prossimi sei mesi i contatti ottenuti in concrete opportunità e relazioni commerciali».

A dare impulso alle relazioni e alla crescita dell’offerta della cantina, sono state anche alcune importanti collaborazioni avviate dalla cantina negli ultimi anni, tra cui quella con Luca Gardini, sommelier Campione del Mondo 2010 e quella con l’enologo Luca D’Attoma, che dal 2010 affianca, in veste di consulente, il direttore di produzione della cantina Iacopo Michele Giannotti.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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