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Hong Kong, L’Altro fra i best 100 in Cina Un successo la cucina italiana di Léveillé

Il locale aperto in Asia dal cuoco bretone-bresciano, dopo avee avuto una stella Michelin è stato inserito fra i 100 migliori ristoranti cinesi. La proposta si rifà a quella del Miramonti l'altro di Concesio (Bs)

 
18 aprile 2013 | 12:04

Hong Kong, L’Altro fra i best 100 in Cina Un successo la cucina italiana di Léveillé

Il locale aperto in Asia dal cuoco bretone-bresciano, dopo avee avuto una stella Michelin è stato inserito fra i 100 migliori ristoranti cinesi. La proposta si rifà a quella del Miramonti l'altro di Concesio (Bs)

18 aprile 2013 | 12:04
 

Philippe LéveilléChe il locale fosse un successo annunciato lo si sapeva da tempo. Aperto ad agosto, già a dicembre aveva avuto la prima sorprendente stella Michelin. Ma ora «L'Altro», di Hong Kong, il ristorante gemello del «Miramonti l'altro» di Concesio (Bs), aperto da Philippe Léveillé (nella foto) e i Piscini, è stato inserito fra i primi cento locali in assoluto della Cina nella guida del prestigioso South Cina Morning Post. Un riconoscimento che premia la capacità, ed il coraggio, del cuoco bretone che, già fra i grandi interpreti della cucina italiana, ha portato il suo stile nella metropoli asiatica.

Nato da un’esperienza di qualche anno, quando Philippe Léveillé aveva sperimentato il successo di un grande ristoratore italiano come Umberto Bombana che col suo Otto e mezzo di Hong Kong aveva ottenuto tre stelle Michelin (unico italiano all’estero) ed era il maggiore importatore unico di tartufi bianchi che costituiscono una delle sue proposte di base. E proprio dia tartufi, e da una ricca cantina di vini, è partita anche la proposta de L’Altro, dove a farla da padrone è però la coerenza e lo stile della cucina di Philippe, ottimamente sostenuta dal suo aiuto chef fisso in Cina, il napoletano Antimo Mariua  Meron. Tutto di Hong King, invece, lo staff.

Una stella Michelin e il riconoscimento fra i best 100 cinesi non sono certo frutto di un caso, ma solo la conferma di un valore che in Italia è del resto da tempo riconosciuto. Con la modestia che lo caratterizza Philippe dice di essere il primo a sorprendersi. «Pareva solo un sogno, dice, e il locale invece è sempre pieno, a pranzo ed a cena», cosa che non si può dire dei ristoranti in Italia … «L'idea era insieme semplice e difficilissima, aggiunge, portare ad Hong Kong la proposta del Miramonti l'altro, quella che negli ultimi 20 anni abbiamo realizzato a Concesio prendendo le mosse dalla cucina di mia suocera, la mamma di Mauro e Daniela, e facendola poi evolvere attraverso la nostra sensibilità». E a leggere la stampa cinese il pendolare franco-bresciano è ormai considerato uno dei migliori cuochi al mondo.

Il locale, anche solo perché recente, è fra i più innovativi di Hong Kong ed è in Queen 's Road, zona Central. La sala da pranzo di 64 posti si presenta con le sfumature del grigio. I piatti sono servito con quella raffinatezza che già caratterizza il locale bresciano. C’è una sensazione di lusso, dato caratterizzante dei locali della città, ma con un tocco di calore e accoglienza che fa la differenza.



Nella proposta media ci sono due menu degustazione disponibili ($ 880 e $ 1.080), ma la maggior parte dei clienti preferisce mangiare alla carta. Molti dei piatti sono quelli in carta al Miramonti (c’è persino il famosissimo gelato senza il quale non si può concludere una cena da Philippe), ma ci sono ovviamente anche contaminazioni asiatiche che Léveillé sa gestire con’arte fatta di esperienza, ricerca e attenzione e alla materia prima di qualità (cosa che a Hong Kong non è difficile da recuperare).

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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