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A Sölden fra sci e gourmand In alta quota nasce Pino 3000

L'Hotel Central, in collaborazione con tre cantine (italiana, tedesca e austriaca), lancia un Pinot nero nato con l'assembelaggio di vigneti diversi e affinato sul ghiaccio. Una sfida in nome del bere bene in montagna

 
22 maggio 2013 | 11:54

A Sölden fra sci e gourmand In alta quota nasce Pino 3000

L'Hotel Central, in collaborazione con tre cantine (italiana, tedesca e austriaca), lancia un Pinot nero nato con l'assembelaggio di vigneti diversi e affinato sul ghiaccio. Una sfida in nome del bere bene in montagna

22 maggio 2013 | 11:54
 

Che il Pinot nero sia il vino più celebrato e più difficile da produrre, è praticamente scontato. In troppe cantine ci si cimentano e non sempre con successo. Ma le difficoltà di realizzare un Pinot nero unico al mondo non hanno certo fermato 3 delle cantine più famose per questo vino che, anzi, hanno deciso di aumentare la posta di una sfida quasi impossibile unendo il prodotto di tre vigneti sparsi per l’Europa (quelli tedeschi della cantina Dr. Heger presso Kaiserstuhl, quelli austriaci della Paul Achs di Gols nel Burgenland e quelli altoatesini della St. Pauls di Appiano) portandolo poi ad affinare su un ghiacciaio a 3mila metri di quota. È con queste premesse che è nato “Pino 3000”, un vino assemblato in Alto Adige con 2 barrique selezionate di ogni cantina e poi messo ad affinare nel rifugio dell’Ötztal, in Tirolo.

ll progetto, quasi una scommessa anche con i “sacerdoti” del re dei vini, lo si deve tutto ad una delle albergatrici più famose dell’Austria, Angelika Falkner, titolare dell’Hotel a 5 stelle Das Central di Solden, da sempre appassionata di vino e da 12 anni animatrice di uno degli appuntamenti internazionali enogastronomici più famosi, il “Wein am Berg”, che richiama in aprile rinomati viticoltori e chef di alto livello, leggende dello sport, giornalisti e intenditori di vino da tutto il mondo.

«L’idea - dice la Falkner - mi è venuta un paio di anni fa in visita alla cantina St. Pauls degustando questo vino e pensando che viticoltori, conoscitori di vino e giornalisti hanno continuamente confermato, in occasione dei nostri incontri, che a oltre 3.000 metri sul livello del mare il vino è semplicemente più buono. Così è partito il progetto di fare evolvere e degustare questo vino in una speciale cantina che costituirà il cuore del nuovo rifugio che stiamo realizzando a 3000 metri di altezza sulla punta Gaislachkogl».

Joachim Heger, Paul Achs, Wolfgang Tratter nella cantina St. Pauls

«Pinot Noir è con certezza la star tra le varietà di vite ed è particolarmente sensibile, caratteristica che sfruttiamo a nostro vantaggio a 3.048 metri sul livello del mare», spiega Angelika Falkner. Come questo può avvenire lo sanno i viticoltori Paul Achs, il cantiniere Wolfgang Tratter di St. Pauls e Joachim Heger del vigneto Dr. Heger, esperti del settore, che amano sperimentare e lavorano con passione per creare un vino di prima classe, originario di tre regioni, che maturerà nel paesaggio di alta montagna dell’Ötztal. E proprio da questo i suoi artefici si aspettano un’eccellente qualità, completamente nuova.

Il Pinot Noir ha bisogno di temperature fresche per l’invecchiamento. L’affinamento a questa altitudine dura indubbiamente un po’ più a lungo, ma avviene senza essere influenzato dalle stagioni a temperature costantemente fresche. Il vino Pino 3000 non solo grazie a ciò sarà sensibilmente più fruttato e fresco", è convinto Achs. Solo il terzo anno dopo la vendemmia il Pino 3000 verrà venduto. Sebbene l’uva venga da territori caldi, i tre viticoltori sono d’accordo sul fatto che l'abbondanza non deve essere messa in primo piano. «Finezza ed eleganza sono più importanti per me dell’opulenza», sottolinea ad esempio Joachim Heger. Il gusto fruttato e la finezza svolgono un ruolo primario anche per la cantina St. Pauls.

La prima pietra è stata posta già con la vendemmia del 2011, in tutte e tre le regioni un'annata molto speciale. Fra poco i vini verranno travasati, per proseguire poi il loro affinamento in bottiglia a Gaislach-kogl. La prova di botte è stata presentata per la prima volta al “Wein am Berg 2013” a fine aprile. Le aspettative sono alte, tanto che chi vuole imparare a conoscere e ad amare questo nuovo piacere, dovrebbe tuttavia affrettarsi: solo 33 confezioni di “Pino 3000” possono essere acquistate quest’anno al prezzo di sottoscrizione. Un’esperienza molto speciale, perché oltre al vino nobile è incluso anche un soggiorno nell’hotel Central a Sölden e una personale consegna del vino da parte dei viticoltori nell’anno a venire.

Wein am Berg, ancora una volta un successo



E proprio al Central il Pino 3000 è stato tenuto a battesimo in occasione della dodicesima edizione di “Wein am Berg” Vino in quota 2013. Un evento aperto agli estimatori dei vini, della buona tavola e dello sci e del wellness, che hanno celebrato cultura enogastronomica e massime altitudini in un contesto lifestyle e trendy come nelle precedenti edizioni di successo, con la partecipazione di chef rinomati.

Quest’anno le nazioni partner sono state l'Italia e la Germania, che si sono presentate insieme alle eccellenze austriache. L’Associazione delle aziende vitivinicole del Burgenland si è confrontata con alcuni rinomati produttori di vini tedeschi e italiani, come Feudi di San Gregorio, Cantina Produttori San Paolo di Appiano e le toscane Duemani e Le Macchiole. C’erano anche alcuni famosi chef italiani e tedeschi, che con i loro piatti hanno trasformato questa quattro giorni in un evento gastronomico di altissimo livello, nel quale cucina e vini di alta qualità sono stati gli ingredienti principali.

A fare gli onori di casa, Gottfried Prantl, 2 cappelli Gault Millau chef di cucina del Central, la struttura alberghiera a 5 stelle nel centro di Sölden, che organizza l’evento. Tra gli chef ospiti Norbert Niederkofler del St. Hubertus del Rosa Alpina di S. Cassiano (2 stelle Michelin), Paolo Barrale del Marennà (1 stella), l’affinatore di formaggio Hansi Baumgartner, Joachim Gradwohl di Vienna e il campione mondiale di pasticceria, lo svizzero Rolf Mürner.

Il programma era esclusivo e ricco di appuntamenti durante tutte le giornate. La mattina iniziava sugli sci, in compagnia di famosi campioni, tra i quali Marc Girardelli, Günther Mader e Frank Wörndl, che hanno accompagnato i partecipanti in un’avventurosa escursione con degustazione vini a 3000 metri, mentre la sera c’erano cene dove cucinavano i prestigiosi chef presenti. E per finire la “Big Bottle Party” a 2.200 metri di quota nel cuore dell’area sciistica di Sölden conclusasi con fuochi d'artificio e degustazioni fondo a notte inoltrata.

I produttori del Pino 3000
  • Il vitigno del Baden Dr. Heger ha la sua sede a Ihringen (ca. 25 km a est di Colmar). La superficie per la viticoltura di circa 20 ettari si trova a Kaiserstuhl, dove il pinot nero è la varietà di vite più importante. I vitigni di vent’anni per il Pino 3000 si estendono su terrazze ripide a Winklerberg, che è classificato Erste Lage (territorio di prima categoria). Il terreno vulcanico pietroso procura delle note leggermente salate ai vini. Sebbene si tratti del territorio più caldo della Germania, nascono vini estremamente eleganti. Il vigneto è tuttavia conosciuto anche per i suoi eccellenti vini bianchi, riesling, nonché pinot bianco e grigio.
  • Il vigneto austriaco Paul Achs sulla sponda nord est del lago di Neusiedl è un’azienda produttrice di vino rosso di 25 ettari, le cui varietà più importanti sono Zweigelt, Blaufränkisch e Pinot Noir. I vitigni Pinot Noir hanno fino a 23 anni e crescono su terreni ghiaiosi calcarei, che sono orientati a ovest o a nord. Per il Pino 3000 Achs ha selezionato le due migliori barrique. Non utilizza più legno nuovo per il Pinot. Drastiche limitazioni di raccolto garantiscono ancora più qualità.
  • Nel 2007 la cantina altoatesina St. Pauls ad Appiano ha festeggiato il suo 100° anniversario. Fa parte dell’ampia gamma di varietà coltivate su 175 ettari anche il pinot nero. Questi vitigni hanno fino a 35 anni e si trovano su ripide colline moreniche calcaree a circa 450 metri di altezza, quindi condizioni ottimali per la varietà. Nella cantina St. Pauls viene imbottigliato il Pino 3000.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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