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L'Italia è il miglior produttore di riso Mortara celebra il prezioso cereale

L'Italia è il maggiore produttore di riso di qualità, ma gli italiani sottovalutano questa eccellenza. A Mortara (Pv) un convengno ha illustrato l’importanza del riso nella nostra economia, con ospiti e concorsi a tema

di Armanda Capeder
 
07 giugno 2013 | 15:55

L'Italia è il miglior produttore di riso Mortara celebra il prezioso cereale

L'Italia è il maggiore produttore di riso di qualità, ma gli italiani sottovalutano questa eccellenza. A Mortara (Pv) un convengno ha illustrato l’importanza del riso nella nostra economia, con ospiti e concorsi a tema

di Armanda Capeder
07 giugno 2013 | 15:55
 

L’Italia è il miglior produttore di riso di alta qualità; è questa una qualifica indiscussa che ci dovrebbe inorgoglire, spingendoci a offrirle ampio risalto, come fanno i francesi con i loro prodotti.

Gli italiani, invece, non danno sufficiente importanza alle proprie eccellenze, con la stessa superficialità usata verso gli immensi tesori di arte che spesso lasciamo cadere nel degrado con l’indifferenza del ricco epulone, che possedendo beni immensi non si preoccupa di valorizzarli.

Consapevoli di tale spreco d’immagine, i responsabili del mondo agricolo ed economico che operano nel “Triangolo d’oro", le terre tra Po, Ticino e Sesia, dove ha luogo la più importante produzione risicola italiana, hanno organizzato il un convegno guidato dal direttore generale dell’ente nazionale Risi Roberto Magnaghi, che ha illustrato l’importanza del riso nella nostra economia e il valore alimentare del prezioso cereale.

Accanto ai politici locali erano stati coinvolti gli istituti alberghieri, per raggiungere attraverso i giovani anche le famiglie e l’opinione pubblica.

A corollario dell’incontro era stato predisposto un concorso volto a invitare gli allievi degli stessi istituti a creare nuove ricette per rendere ancora più vario e piacevole l’utilizzo del riso in cucina, dimostrando che il riso è adatto a combinarsi armoniosamente con ogni tipo d’ingrediente, dal salato al dolce.

La manifestazione si è svolta presso la società consortile - contrattazione merci di Mortara (Pv), con la partecipazione dell’ente Risi e dell’associazione lombarda femminile agraria, sotto la presidenza della signora Irene Brustia, titolare con il marito dell’azienda risicola “La Gallinella” di Velezzo Lomellina.

L’esperta imprenditrice sta svolgendo un’intensa attività organizzativa e promozionale, con un piglio manageriale sviluppato a contatto diretto con i problemi del mondo del riso, al quale si è votata da sempre.

Gualtiero MarchesiOspiti d’onore erano il maestro Gualtiero Marchesi (nella foto), lo chef Egidio Rossi Decano Fic, ex presidente Unione cuochi regione Lombardia, e Alberto Gozzi, autore di importanti libri di cultura gastronomica, che è stato a lungo sovrintendente per la tavola e la cucina del Quirinale con vari presidenti, da Scalfaro a Ciampi e a Napolitano.

Dall’esperienza profonda dei tre personaggi, che hanno conversato alla buona con il pubblico, sono state tratte interessanti notizie inedite.

Per Gualtiero Marchesi, il riso è l’ingrediente principe al quale ha dedicato studio costante per eliminare dalle ricette tutto ciò che non è indispensabile fino ad arrivare alla semplicità assoluta, la quintessenza della perfezione.

Le sue parole sono state una lezione per i giovani presenti: «Vedete, ragazzi: la cucina è una scienza che non accetta l’improvvisazione, mentre bisogna imparare a conoscere a fondo le regole di base, e gl’ingredienti nella loro composizione; solo dopo aver bene appreso tutto ciò, potrete arrivare alla creatività facendola diventare arte attraverso la ricerca continua, che è sempre una conquista alla quale si dovrebbe dedicare amore e passione, senza mai credere di avere finito d’imparare».

Interessante tra l’altro un suo consiglio che giriamo ai nostri lettori: «Per il successo di un piatto a base di riso è importante la selezione della varietà giusta, perché ciascuna possiede doti specifiche, le più adatte per valorizzare quella precisa ricetta. Se volete poi raggiungere il meglio per la riuscita del vostro risotto, fate così: al termine della cottura velate il riso con un po’ di burro e parmigiano, e copritelo con un telo di lino che gli permette di respirare, con la discesa degli aromi. È un sistema semplice ed efficace».

Al concorso hanno partecipato gli allievi del locale Istituto professionale alberghiero “Ciro Pollini” e altri giovani provenienti da istituti del circondario, con accesso inoltre a rappresentanti di associazioni e a privati cittadini appassionati di cucina del riso.

Tutti si sono presentati con i loro piatti monoporzione, allineati sulla lunga tavola predisposta allo scopo, abbinati ai vini più adatti per ciascuna ricetta.

Una giuria di esperti ha esaminato le 23 proposte ponendo domande agli autori, finché sono stati selezionati tre finalisti, tra i quali è stato eletto il vincitore, una ragazza del “Pollini”, che si è aggiudicata un set di coltelli, il più prestigioso tra quelli messi in palio per gli altri.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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