Arriva dall’Australia l’ultima ricerca in fatto di sport e alimentazione. L’International Journal of Obesity ha pubblicato lo studio dei ricercatori dell’Università del Western Australia, che conferma la diminuzione dell’appetito in seguito ad un esercizio fisico sostenuto.
La ricerca ha coinvolto 17 volontari, affetti da obesità, in quattro sedute di attività fisica, ciascuna della durata di trenta minuti, ad intensità crescente. È risultato che, durante il pranzo, coloro i quali avessero svolto gli esercizi ad intensità elevata, scegliessero di assumere meno calorie, rispetto agli altri volontari che avevano lavorato con meno fatica.
Daniela Lucini (nella foto), dell’Università degli studi di Milano, responsabile della Sezione di Medicina dell’esercizio e patologie funzionali in Humanitas, intervistata da www.humanitasalute.it, conferma questa tendenza: «Il legame tra attività fisica e alimentazione è fondamentale, occorre però sempre definire il tipo di attività fisica, la durata dell’allenamento, lo stato di salute del soggetto e l’obiettivo che una persona si pone».
Non sono però da sottovalutare le condizioni cliniche e fisiche di partenza, infatti, continua la Lucini: « Un atleta che svolge tantissima attività fisica e non ha bisogno di dimagrire è diverso da un soggetto che vuole perdere peso e che cammina per trenta minuti. Bruciare calorie con l’attività fisica non comporta sempre la necessità di reintegrare quanto consumato».
È sbagliato pensare di potersi abbuffare anche dopo aver svolto un’attività fisica, soprattutto se questa fosse di breve durata. Non si può pensare dunque di perdere peso pur concedendosi alimenti poco sani e in quantità fuori dalla norma.
«L’attività fisica aiuta a perdere peso perché consente di consumare le calorie e perché può ridurre il senso di fame, ma questo non basta se non è affiancato da un’alimentazione corretta e se l’attività svolta non è di tipo adatto», conferma Daniela Lucini.
Humanitas propone dei programmi specifici di esercizio fisico e rieducazione alimentare, per aiutare il paziente ad adottare uno stile di vita sano. «I pazienti possono, se vogliono, anche usufruire di dieci lezioni in palestra con i nostri fisioterapisti. Un percorso guidato il cui obiettivo è proprio fornire gli strumenti, a chi lo desidera, per in futuro gestire da soli il proprio allenamento».
Praticare sport quindi, educa il nostro corpo e la nostra mente ad un regime più sano, ma è necessario che ad una corretta e costante attività fisica si associ una giusta ed equilibrata dieta alimentare. La somma di queste due componenti ci porterà ad avere un aspetto più giovane e salutare, ma soprattutto un organismo più resistente.