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Genova, presenza di botulino nel pesto Circa 30 ricoveri da intossicazione

Pesto contaminato a Genova; scoperto un quantitativo di botulino nelle confezioni del condimento. Si tratta del pesto della ditta Bruzzone e Ferrari, che ha dato subito l'allarme e ritirato il prodotto dal mercato

 
22 luglio 2013 | 10:11

Genova, presenza di botulino nel pesto Circa 30 ricoveri da intossicazione

Pesto contaminato a Genova; scoperto un quantitativo di botulino nelle confezioni del condimento. Si tratta del pesto della ditta Bruzzone e Ferrari, che ha dato subito l'allarme e ritirato il prodotto dal mercato

22 luglio 2013 | 10:11
 

A Genova è allarme pesto, dopo che si è scoperto che delle confezioni in vetro del noto condimento contenessero botulino. Il pesto a rischio appartiene alla ditta produttrice Bruzzone e Ferrari di Genova-Pra'; i dirigenti della ditta hanno dato l'allarme e provveduto, insieme con gli operatori sanitari, a ritirare subito il prodotto dal mercato; i vasetti sospetti hanno scadenza 9 agosto 2013 e numero del lotto 13G03.

Tutte le strutture sanitarie della regione Liguria sono state attivate per rimediare al danno. «Dal primo momento, stiamo seguendo con la massima attenzione questo possibile rischio botulino - spiega l'assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo - emerso dalle procedure di autocontrollo su una partita di pesto distribuita in Piemonte. Le procedure sono state eseguite dalla stessa ditta produttrice Bruzzone e Ferrari di Genova-Pra', alla quale va il nostro apprezzamento per aver provveduto, insieme con gli operatori sanitari, a ritirare subito il prodotto dal mercato che appartiene al lotto 13 G03 con scadenza 9 agosto 2013».

I campioni sono ora all'Istituto superiore di sanità per essere analizzati. L'assessorato alla Sanità della regione Liguria fa appello i cittadini di controllare eventuali confezioni di pesto della ditta Bruzzone e Ferrari in loro possesso che appartengono alla partita “incriminata” e di non consumarle e di consegnarle alla Asl o al negozio o supermercato di acquisto.

La maggior parte delle persone che hanno consumato il pesto sono ora ricoverati, dopo aver denunciato dolori addominali.
Per la precisione circa venti persone sono state ricoverate all'ospedale Galliera, due al Gaslini e due al San Martino per sospetta intossicazione da botulino.

Secondo un’analisi di Coldiretti dopo l’annuncio del pesto sospetto aumentano in Italia gli allarmi alimentari, che nel primo semestre dell'anno sono stati ben 268, in netto aumento rispetto al 2012. L’Italia risulterebbe essere il Paese che ha inviato il maggior numero di segnalazioni di rischi alimentari alle autorità comunitarie nel primo semestre del 2013, ma da precisare che in circa 8 casi su dieci gli allarmi rilevati a livello nazionale hanno riguardato in realtà prodotti alimentari di provenienza straniera.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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