Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
mercoledì 08 maggio 2024  | aggiornato alle 20:01 | 105051 articoli pubblicati

Roero
Salomon FoodWorld
Roero

Il turismo perde lo stile. Che fa il Ministro?

In un clima di crisi le Istituzioni pensano all'Expo, e in tempo di vacanze a perderci è il turismo, privo di soluzioni che migliorino l'accoglienza. Alla ristorazione invece manca un piano di salvaguardia della qualità

di Alberto Lupini
direttore
 
26 luglio 2013 | 15:42

Il turismo perde lo stile. Che fa il Ministro?

In un clima di crisi le Istituzioni pensano all'Expo, e in tempo di vacanze a perderci è il turismo, privo di soluzioni che migliorino l'accoglienza. Alla ristorazione invece manca un piano di salvaguardia della qualità

di Alberto Lupini
direttore
26 luglio 2013 | 15:42
 

La crisi economica e la demagogia spicciola non vanno in vacanza. E a pagarne le spese é tutto il Paese, compresi quei comparti che, come il sistema turistico, potrebbero costituire la vera opportunitá di un nuovo sviluppo dell'Italia.

Il Governo si preoccupa giustamente dell'Expo, garantendo (tardivamente) un po' di elasticitá a livello occupazionale, ma sembra dimenticare che l'ospitalitá che possiamo offrire é, per essere buoni, inadeguata. Non ci sono piani per migliorare l'accoglienza né a livello alberghiero, né per quanto riguarda i siti turistici piú importanti. Le vergogne del Colosseo, di Pompei o della reggia di Caserta, hanno sollevato un po' di indignazione... ma tutto é finito lí.

La ristorazione aspetta ancora un progetto organico di salvaguardia della tipicitá e della qualitá, mentre a Milano si presenta ormai quasi maggioritaria con gli occhi a mandorla e pochi cuochi famosi si illudono di poter salvare l'immagine del Paese.
Del resto l'Italia é un Paese quasi alla deriva e un po' schizofrenico che fra stampa e web si permette il lusso di stracciarsi le vesti sul prezzo troppo alto (ma presente in menu!) di caffé o acqua minerale.

Ma possibile che non si valuti che un conto é pagare quei prezzi in un anonimo locale di Mestre ed un altro ai tavoli di uno dei caffé piú famosi al mondo in quella piazza San Marco che di Venezia é un simbolo? Forse troppi critici improvvisati dimenticano che il valore aggiunto che c'é in un piatto o in bicchiere non é dato solo dal contenuto (che dovrebbe essere buono a prescindere), ma anche dal contesto, dal luogo, dall'ambiente e dal servizio.

Insomma in mezzo c'é quello stile che in Italia - fra extracomunitari, fast food e recensioni stupide - rischiamo di perdere.
E tutto ció mentre il sistema turistico perde i pezzi, come i duemila dipendenti in meno denunciati da Confcommercio in Toscana.

Ministro dei Beni culturali e del Turismo, se ci sei batti un colpo!

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali

27/07/2013 21:38:16
1) In Italia si parla troppo e non c'é spirito di corpo
Caro Direttore, da qualche mese per motive personali non ho seguito molto I dibattiti del comparto, fronte anche di un caos politico Italiano che mi ha stufato.Questo suo editoriale però mi ha fatto riflettere molto su moti aspetti e problematiche, é vero che il turismo Italiano sta perdendo molto, forse anche un po' del suo fascino, la colpa è della politica, in parte, che non ha saputo o meglio non ha voluto puntare su questo settore, in alcuni Paesi é la fonte maggioritaria delle entrate di uno Stato, noi Italiani non siamo stati mai bravi a valorizzare le nostre bellezze, basti vedere i nostri monumenti, la colpa però é anche, ed egual misura, di tutte quelle associazioni, enti che ruotano intorno al turismo.
I metalmeccanici, benzinai, medici, insegnati scendono in piazza, giustamente, il mondo del turismo ( il personale ristoranti o e alberghiero) no continuano a lavorare, lamentandosi, forse in fondo la colpa non é solo dei Ministri, che vanno e vengono, ma la colpa forse siamo noi che non siamo capaci di farci valere in fondo chi siamo noi e che importanza ha un dipendente di un ristorante o albego? L'Italia sta muorendo ogni giorno e noi cerchiamo sempre alibi per gli errori di decenni, colpa del governo, ma non facciamo mai autocritica, cerchiamo di essere un po' più umili e onesti, non mi riferisco a LEI, ma a tutto il comparto, credo fermamente che se non ci sia UNITÀ in progetti comuni e a lungo termine possiamo dire addio al nostro ORO, il turismo. Quando il troppo parlare non conduce a nulla, si passa ai fatti, se vogliamo rilanciare il settore abbiamo l'obbligo morale e civile di far sentire la nostra voce, in maniera assordante e incisiva, nei palazzi romani il turismo é l'ultimo dei problemi, noi dobbiamo invertitire la rotta non inseguire la politica ma che sia la politica a inseguire noi, quando siamo riusciti in questo compito, arduo, allora forse il turismo italiano si vestirà dei panni Made in Italy.
EMANUELE Esposito



Molino Grassi
Senna
Cosi Com'è
Bergader

Molino Grassi
Senna
Cosi Com'è

Bergader
Molino Spadoni
Festival Brodetto 2024