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In Franciacorta la vendemmia si avvicina Ottimismo dopo la pioggia primaverile

È quasi tempo di vendemmia in Franciacorta: rassicurano le previsioni della vicepresidente del Consorzio e di tre tecnici che lavorano sul territorio, che parlano di un'annata difficile e in ritardo, ma l’uva è sana

di Roberto Vitali
 
02 agosto 2013 | 16:55

In Franciacorta la vendemmia si avvicina Ottimismo dopo la pioggia primaverile

È quasi tempo di vendemmia in Franciacorta: rassicurano le previsioni della vicepresidente del Consorzio e di tre tecnici che lavorano sul territorio, che parlano di un'annata difficile e in ritardo, ma l’uva è sana

di Roberto Vitali
02 agosto 2013 | 16:55
 

In Franciacorta fervono i preparativi per la vendemmia, il cui inizio è previsto dopo il 20 agosto. La quantità di raccolta si preannuncia buona: 80-90 quintali d’uva per ettaro. «Il 2013, come il 2012, sarà ricordato come un anno faticoso per noi produttori di Franciacorta. Ma posso affermare che la nostra passione, il nostro impegno e la nostra perseveranza hanno vinto sull’instabilità metereologica della primavera e di parte dell’estate: le uve sono in ottimo stato e si prevede - dichiara Maddalena Bersi Serlini (nella foto, a sinistra), vice presidente del Consorzio Franciacorta - che per il Franciacorta sarà un’annata interessante. La vendemmia sarà ritardata rispetto agli ultimi anni, i vigneti in pianura raggiungeranno per primi la giusta maturazione delle uve e quindi di lì partirà l’attività di raccolta. Lascio però la parola a tre figure che rivestono un ruolo decisivo per la Franciacorta: l’agronomo Luigi Reghenzi, l’enologo Andrea Buccella e il vignaiolo Cristina Peroni».

Luigi Reghenzi (nella foto, a destra), agronomo: «Per giocare un po' con le parole direi che ci aspettiamo una vendemmia contraddittoria e liberatoria. Lungo tutta la stagione vegetativa, il meteo ha ostacolato il nostro lavoro e quello delle viti: le principali fasi del ciclo (germogliamento-fioritura-allegagione) sono decorse con tempo freddo e piovoso. Ora, come nel 2012, arrivano temperature estreme, nel senso del caldo. In vigna ciò si è tradotto in una grande eterogeneità: abbiamo tutte le variazioni possibili sulla quantità dell'uva, sulla qualità e sull'avanzamento fenologico».

«A volte è la macrozona a fare la differenza - continua Reghenzi - in altri circostanze è coinvolta la varietà, in altri casi ancora la fonte di variazione è la forma di allevamento. Insomma abbiamo visto e vedremo di tutto, con risultati di vendemmia che potranno sorprendere e contraddire - appunto - le evidenze consolidate nelle scorse annate. Gli agronomi saranno quindi molto contenti di terminare questo 2013: alla fine il senso di liberazione prenderà il sopravvento sulle valutazioni quantitative e qualitative e la palla passerà agli enologi».

da sinistra: Andrea Buccella, Maddalena Bersi Serlini, Cristina Peroni e Luigi ReghenziAndrea Buccella (nella foto, a sinistra), enologo, afferma a sua volta: «Confermo che Il 2013 si sta delineando un’annata altrettanto difficile come il 2012 che fu caratterizzato da abbondanti piogge primaverili e siccità estiva. L’andamento iniziale fortemente piovoso dell’annata in corso ha determinato una forte pressione delle crittogame, peronospora in particolare. L’allegagione irregolare ha portato a produzioni che si prevedono non abbondanti, sicuramente a favore della qualità. Nonostante tutto questo, oggi le uve si presentano in uno stato sanitario molto buono, ma in ritardo di maturazione rispetto allo scorso anno. Sulla qualità della vendemmia, che è prevista a fine agosto, determinante sarà l’andamento climatico di quest’ultimo periodo per consentire un’adeguata maturazione e garantire uve sane, fattori fondamentale per la qualità del Franciacorta».

Ecco ora il parere di una vignaiola, Cristina Peroni (nella foto, a destra): «In merito alla prossima vendemmia è necessario premettere che è stato un inizio di annata difficile, causa le continue piogge e le basse temperature nel delicato momento della fioritura. Nonostante queste premesse siamo riusciti a mantenere sana l’uva che si presenta con grappoli consistenti e pieni. Le previsioni di vendemmia si ipotizzano dopo il 20 di agosto per vigneti siti in pianura, mentre per quelli collinari fine agosto, inizi di settembre».

Il consorzio per la Tutela del Franciacorta è l’organismo che garantisce e controlla il rispetto della disciplina di produzione del Franciacorta, primo vino italiano ad avere ottenuto nel 1995 la Denominazione di origine controllata e garantita, prodotto esclusivamente con il metodo della rifermentazione in bottiglia, detto anche metodo classico. Il lavoro del consorzio si articola in diverse attività: dalla tutela del marchio e del territorio, alla valorizzazione attraverso un continuo lavoro sul disciplinare e sul regolamento di produzione; dall’informazione al consumatore fino alla promozione del Franciacorta, quale espressione di un territorio, un vino e un metodo di produzione. Fondato il 5 marzo del 1990 ha sede a Erbusco, nel cuore della Franciacorta. Il consorzio è presieduto da Maurizio Zanella e conta 108 cantine.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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