La famiglia Bava coltiva vigne in questo territorio fin dal 1600 e nel 1911 costruì proprio qui la sua prima cantina. Dalla creazione della cantina di Cocconato sono ormai trascorse più di cento vendemmie e si sono avvicendate quattro generazioni. Le migliori Barbere Bava, nel tempo, si sono fatte conoscere in molti Paesi del mondo grazie all'alta qualità di questa produzione e ad una presentazione che da tempo è diventata un must puntando sull'abbinamento fra storia e cultura, valorizzando in particolare la musica e le sinfonie quali elemnto distintivo del mondo del vino.
Oggi la proprietà della famiglia si estende in Monferrato e Langa, con venti ettari di prati e boschi spontanei e cinquantacinque di vigneti, coltivati con la stessa sensibilità di un tempo e la cura e l'attenzione di una volta, per un'agricoltura sostenibile con un impatto ridotto sull'ambiente. In Cocconato possiede uno degli appezzzamenti più unitari del luogo, circa 20 ettari attorno alla chiesetta della madonna della neve, dove coi reimpianti nel 2000 si è dato il via alla ripresa della Barbera.
Passando accanto ai vigneti Bava, chiunque può notare gli sfalci di erba e i resti della potatura usati come concimi naturali, i pali utilizzati, tutti rigorosamente in legno proveniente da foreste rinnovabili o l'inerbimento tra i filari, che non solo consente di prevenire l'erosione del terreno ma attesta l'esclusione dei diserbanti.
La sfida vinta dall'azienda è quella di creare un vino Barbera capace di durare nel tempo a livello di gusto, di consistenza, di tenuta e soprattutto di qualità. L'azienda ha tre uve principali: Barbera, Nebbiolo da Barolo e Malvasia. Ma la produzione da uve Barbera riguarda circa il 50% del totale, il che rende Bava un'azienda di veri "barberisti".
Ottimi, e di assoluta personalità peraltro i Baroli o gli altri vini rossi piemontesi, nonchè i bianchi che, grazie in particolare ad uno studio clonale dovuto all'enologo di sempre, Donato Lanati, stanno dando grandi soddisfazione. E' il caso di un blend fra Chardonnay e Cortese che dimostra come anche in Piemonte si possano fare grandi bianchi sull'esempio francese. Vini fatti in ogni caso per durare nel tempo. E questo vale anche per le Barbere, di cui il Piano alto è uno degli esempi più riusciti per la sua eleganza e raffinatezza anche quando supera i dieci anni di età e si presenta ancora assolutamente fresco e ricco di glicerina.
Alla famiglia Bava fa capo anche la contigua azienda Cocchi che vanta una delle più antiche tradizioni spumantistiche in Italia (metodo classico), a cui abbina quello del vermuth in versione americano.